𝐑𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚

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𝐔𝐧𝐤𝐧𝐨𝐰'𝐬 𝐏𝐨𝐯

‹‹Aleksander, porta qui Angus e poi sparisci. Ti chiamo io›› comando sbattendo la portiera del Suv. Accendo una sigaretta ed aspiro guardando il panorama che ho davanti; un vasto prato vuoto attorniato da cespugli. Nel mezzo di esso si trova un capannone, che uso solitamente per addestrare Angus.

‹‹Ecco a lei Boss.›› Mi allunga gentilmente il guinzaglio in catena mentre io continuo a bearmi della vista in completa spensieratezza. Faccio un respiro profondo preparandomi mentalmente.

Una volta finito afferro il guinzaglio e cammino verso il capannone. ‹‹Al passo›› ordino, mentre Aleksander sale in macchina e sparisce come gli è stato imposto, aspettando la mia chiamata di ritorno.

Arrivato al capannone mi appoggio alla trave continuando a fumare la sigaretta precedentemente accesa. Noto Angus alzare le orecchie fissando la fine del prato. In lontananza riesco a vedere Denis trascinare dal braccio una ragazza con forza.

Giusto in tempo.

Aspiro l'ultimo tiro di sigaretta e la spengo buttandola nel prato umido. Mi sposto dalla trave, dov'ero appoggiato tenendo stretta la catena ed avvicinandomi alla ragazza, la quale viene spinta in avanti da Denis liberandola dalla sua presa ferrea. I suoi occhi mi fissano spaventati ma la sua bocca mostra un ghigno di disgusto.

Disgustata da me? Dovrebbe ringraziarmi. Potevo rimanere della mia idea invece le ho dato un motivo per lasciarla in vita.

Passo il guinzaglio al ragazzo che ho difronte e gli do un cenno di approvazione. ‹‹È così che mostri gratitudine principessa? Mi aspettavo almeno un grazie da parte tua.›› Fa due passi indietro stringendo i pugni con forza. ‹‹Cosa vuoi ancora da me?›› La sua domanda mi fa alterare.

Ha dimenticato che mi deve la vita?

Stringo i denti afferrandola dal polso e tirandola a me. Invano si strattona provando a liberarsi tirandomi un pugno con la mano libera, la quale viene fermata in anticipo.

‹‹Ti ho risparmiato la vita principessa e tu ora farai una cosa per me.›› Detto deciso lasciandole apparire un espressione interrogativa sul suo viso minuto.

Un forte abbaio mi fa voltare lo sguardo verso Angus, il quale sembra aver sentito qualcosa provenire poco più lontano da noi.

Lancio un cenno a Denis di proseguire verso il rumore e afferro con forza il viso della ragazza stringendolo. ‹‹Ti ha seguito qualcuno?›› Domando a denti stretti scrutandola attentamente.

‹‹No nessuno sa che sono qui›› risponde con voce tremante. Deglutisce subito dopo ed io mollo la presa dal suo viso facendoglielo spostare da un lato.

Fa un passo indietro mantenendo il contatto visivo, cercando invano di non mostrare debolezza. Il che porta a farmi uscire una mezza risata.

Una ragazzina, con un corpicino esile come il suo, che prova a non mostrare paura davanti ad un uomo doppiamente più grosso di lei, fa alquanto ridere. Potrei smuoverla con un solo mignolo.

‹‹Hai un angelo custode che ti protegge bene principessa. Solitamente non sbaglio mai un colpo.›› Quella sera era sotto la mia mira, non avevo in programma di poter sbagliare l'ultimo fottuto tiro in canna.

Dannato alcol.

Butto un sospiro nervoso chiudendo gli occhi per un secondo per poi alzare un sopracciglio. ‹‹Ma vista la tua fortuna è uno spreco toglierti la vita adesso.››

Avanzo con un'altro passo afferrandola rozzamente dai capelli. Li tiro facendole uscire un gemito di dolore strozzato.

‹‹Lo stupido ragazzino che era in ospedale. Quanto lo conosci?›› Domando irritato assotigliando gli occhi. ‹‹Non lo conosco, era lì per puro caso›› risponde subito mettendo in avanti le mani in segno di resa. Non è buona neanche ad avere più informazioni.

𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐫𝐞𝐮𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora