𝐈𝐦𝐩𝐮𝐥𝐬𝐢

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𝐉𝐚𝐬𝐨𝐧'𝐬 𝐏𝐨𝐯

Guardo con compassione come il viso di Clara inizia a bagnarsi per le lacrime. Ingoio il groppo in gola. Raccontargli tutto è stato abbastanza pesante. Dirle che è stato proprio suo padre, ad uccidere mia madre, era la parte più difficile.

Kaylee è accanto a noi. Con la stessa espressione di Clara. Non se lo aspettava sicuramente.

«Jas..Mi dispiace, io ne non sapevo nulla..» La rassicuro con un abbraccio. «É per questo che sono scappata da mio padre.. Ho capito che persona è..volevo scapparmene in un posto dove non mi avrebbe mai trovata..» Continua singhizzando.

«Hai fatto bene Cla, qui sei al sicuro. Rimani lontana da lui. E non preoccuparti io non gli dirò dove ti trovi.» Dico a denti stretti, stringendola ancora di più. Dopodiché mollo la presa attorno a lei e mi risiedo a posto.

«Quindi, tu sei figlia di Yulian?» Chiede Kaylee fissando Clara, la quale si volta appena finito di singhiozzare.

«Si, ma non preoccuparti io non sono come lui, sono scappata anni fa , appena ho capito quello che fa per vivere.» Al fine di queste parole Kay butta un respiro profondo e rimane tra i suoi pensieri per un po' prima di parlare.

Poi le da un cenno con la testa e un piccolo sorriso girandosi subito dopo verso di me. «Jason è per questa storia di tua madre che mi hai seguita per tutto questo tempo?» Domanda.

«Esatto, appena ho visto il Suv nero opaco con quella stellina i miei ricordi sono riaffiorati. Ho collocato i pezzi del puzzle. E seguendoti al campo ho trovato questo.» Infilo la mano nella tasca del pantalone ed estraggo il documento e la piccola foto dal portafoglio.

«Mi hai seguita anche li?!» Domanda mentre allungo ad entrambe le ragazze il documento con la foto di Yulian. Lo esaminano incuriosite.

«Si, da quella sera ho capito che è stato lui a uccidere mia madre.» Dico, guardando Clara tenere la piccola foto tra le mani, con la tristezza negli occhi. Kaylee osserva la scena in silenzio.

«Kaylee tu cosa centri con mio padre? Lavori per lui?» Chiede Clara fissandola. La sua espressione cambia da pensierosa a triste.

Sono curioso.

«Yulian..» fa un lungo respiro prima di continuare. «Yulian, mi ha rapita mentre tornavo a casa una sera..» Inizia a parlare mentre le escono le lacrime dal viso.

Clara si intromette subito, mentre io aspetto che spieghi. «Cosa voleva da una ragazzina come te??» Domanda allungandole dei fazzoletti. «Diceva che aveva bisogno di me per alcuni colpi.» Racconta asciugandosi le lacrime.

«Cos'hai, che a lui serve?» Sposto la testa verso un lato mente la fisso. Lei alza lo sguardo su di me. Faccio fatica a rimanere fermo davanti al suo viso triste. «So aprire qualsiasi serratura, cassaforte, ingranaggi.. anche sbloccare codici, qualsiasi cosa abbia a che fare con questo. Ho dovuto lavorare per lui per mesi, poi sono riuscita a scappare. E quel giorno al campo Yulian mi ha ordinato di farti fuori Jas.. »

Mi blocco.

‹‹Cosa?›› Rimango di stucco, incredulo di quanto mi è stato appena raccontato. Yulian aveva ordinato di farmi fuori?

Da Kaylee??

‹‹La sera dopo la giocata di Poker-›› Non la faccio finire perché ho già capito. ‹‹Ti ha chiamato Yulian. Voleva sapere se avevi finito il lavoro?›› Chiedo aspettando risposta.

‹‹Si, mi ha detto di andare a casa sua. Quando sono andata mi ha chiesto se avevo fatto quello che mi aveva ordinato. Gli ho mentito dicendogli di si, ma in quel momento ti hanno portato dentro.››

𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐫𝐞𝐮𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora