Questo mondo fa troppo chiasso
Io non sento più quello che penso
Quello che è peggio non ricordo più quello che ho perso
[Brivido - Guè feat. Marracash]Lecco (Lc)
Tiro su la lampo della giacca sentendo un brivido di freddo, il cielo oggi è grigio, un po' come il mio umore.
Stamattina sono andata invano a parlare con il mio ex capo Marco scusandomi per la scenata dell'altra volta.
Non ne voleva proprio sapere delle mie scuse, non gli do torto, ho esagerato e ne sono consapevole.A pranzo sono andata a mangiare a casa di Malek non avendo voglia di cucinare e di creare trambusto.
Ora siamo in macchina e stiamo andando a casa di Mohamed per parlare di quello che sta succedendo in questi giorni, per la prima volta dopo tanto tempo sento di star perdendo il controllo e la cosa non mi piace.
Mando ad Andrea la posizione e spengo il telefono cercando di staccare da tutto e da tutti.
Arriviamo e lascio salire la mia amica dicendole che l'avrei raggiunta non appena arrivato Andrea.
Accendo l'ennesima sigaretta perdendo il conto, chiudo gli occhi e appoggio la schiena al muro.
-Che ci fai qua? Non sali?-
Apro gli occhi e vedo Zaccaria.
Indossa una tuta della Nike dalla quale spunta una catenina dorata, mi soffermo a guardarlo per forse troppo tempo e mi decido a rispondergli.-Sto aspettando Andrea, puoi salire, arrivo dopo.-
Si avvicina appoggiandosi al mio fianco e si accende uno spinello.
Sbuffo e mi allontano irrigidendomi.-Ti da fastidio il fumo, bimba?- alza un sopracciglio aspettando una mia risposta che non arriva.
Sento il rombo di una macchina che noto essere quella di Andrea, è arrivato giusto in tempo.
Scende e si avvicina a falcate verso di noi, guarda male Zaccaria, il quale gli rivolge uno sguardo ostile e mi lascia un bacio possessivo sulla guancia.
Ma che cazzo sta succedendo?-Saliamo?-
I ragazzi annuiscono e saliamo le scale, suoniamo alla porta e Mohamed ci apre salutandoci con sguardo spento.
Vado verso il salotto e mi siedo accanto alla mia amica prendendole una mano.
Andrea spezza subito la quiete.-Allora, perché siamo qua? Non ho tempo da perdere.-
Gli faccio un segno di calmarsi con gli occhi e lo vedo tranquillizzarsi.-Vi abbiamo fatto venire qua per parlare della cosa successa ieri mattina.
La nostra gente vuole allargare il giro di spaccio prendendosi il giro di gare clandestine di San Siro.
Il punto è che noi non ne sapevamo niente, quindi adesso siamo rimasti soli, io e Zaccaria.- Mohamed prende fiato guardando il suo amico per poi continuare -Quindi in automatico siamo rimasti senza un euro e lo sarete anche voi quando prenderanno il giro definitivamente.- indica me ed Andrea e mi alzo andando in cucina per prendere un bicchiere di acqua.Ho già perso il lavoro, devo pagare la casa ed i debiti, non possono togliermi anche le gare.
-Calmati zucchero filato, troveremo una soluzione.-
Delle mani si appoggiano sulle mie spalle e prima di allora non mi ero resa conto di star tremando, Zaccaria.
-Come faccio a stare calma? Se c'è una cosa che ho imparato è che i debiti si devono sempre saldare, sennò sei morto.- butto giù un altro bicchiere di acqua regolarizzando il respiro.
-Andiamo di là? Dobbiamo dirvi ancora una cosa molto importante.-
Annuisco guardandolo negli occhi senza preoccuparmi di mostrargli la mia paura, per la prima volta sento di potermi fidare di lui.Raggiungiamo gli altri e vedo Andrea lanciarsi sguardi di fuoco con il ragazzo marocchino.
Mohamed si schiarisce la voce e riprende parola.
-Il vero motivo per cui siete qua però è più delicato.
Siamo rimasti tutti e cinque da soli, senza nessuno.
Se non vogliamo cadere in basso c'è una sola soluzione: formare un'alleanza.-Tutti ci guardiamo incapaci di parlare.
-Dovrei allearmi con voi? Chi mi dice che non ci state prendendo per il culo?-
Andrea si avvicina pericolosamente ai due lecchesi.La sua differenza di età e la fama intimorisce i due, che abbassano lo sguardo non fiatando.
Mi avvicino mettendogli una mano sulla schiena facendolo arretrare.Intervengo evitando di creare confusione.
-Ragazzi, ci pensiamo, è una cosa delicata. Ci vediamo.-
Saluto tutti con un cenno della mano e trascino con me il trentenne.Arriviamo alla sua macchina e gli prendo le chiavi guidando, lui non è in grado di farlo così nervoso.
-Devi darti una calmata, siamo nella merda e lo sai anche tu, fattene una ragione.- svolto a destra superando il limite di velocità, devo sbollire la rabbia.
-Quella non è gente onesta Sara, non lo è mai stata. Poi non mi piacciono, Zaccaria in particolare. Non farti ingannare dalla tua amica solo perché sta con quello.-
Mi giro fulminandolo con lo sguardo.
-Hai alternative Andrea?-
-Intanto vai piano, non siamo in pista!- mi urla di rallentare e lo ascolto calmandomi.
-Vieni da me? Poi ti porto a casa.- chiede riprendendo lucidità.
-No Andrea, vado a casa mia.-
Arrivo, gli lascio la macchina e salgo a casa.Il tempo di salire sento suonare il campanello.
Apro la porta senza guardare dallo spioncino e mi ritrovo quel bastardo di Rozzano che viene a prendersi i soldi ogni mese.-Ragazzina, sei in ritardo questo mese. Se entro domani non mi dai i miei 500 euro aumenteranno sempre di più.-
Annuisco e sbatto la porta.
Andrea o no accetterò quell'alleanza.
Non ci sono alternative.
Riaccendo il telefono dopo tutto il pomeriggio e mi da subito all'occhio un messaggio dal numero di Zaccaria, lo aggiungo finalmente ai contatti e lo apro.Zaccaria
Domani sei libera? Voglio portarti in un posto.Sara
Dovrei fidarmi?Zaccaria
Non mi avresti dato retta fin dall'inizio, bambolina.
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Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴
Romance[Breve storia su Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang.] Lei di Milano, zona San Siro, conosciuta da tutti per le sue corse clandestine, disposta a tutto pur di guadagnare soldi e saldare i debiti lasciati dai suoi genitori. Lui di Lecco, nel giro dell...