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Immagina un bambino senza sogni in testa
[Paura - Baby Gang feat. Il Ghost]

Milano (Mi)

-Quindi è uscito senza avvisarmi, capisci?- mi dice Malek con un tono di voce così alto da farmi stordire.

I due piccioncini di casa, tornati da Montecarlo, hanno litigato e la mia amica si sta sfogando con me da due giorni di fila, anche se non la sto ascoltando, la mia testa è da tutt'altra parte.

-Non mi stai ascoltando, vero?-

Decido di dirle la verità scusandomi mortificata.

-Cos'è successo? Qualcosa di grave?-

-Niente di grave, anzi, qualcosa di bello.- le dico incerta, non so nemmeno io cosa o come è stato.

-Avanti, parla.- Malek mi sprona parcheggiando, stasera siamo state invitate ad una delle numerose feste qua a Milano che tanto odio.

-Io e Zaccaria siamo stati insieme in queste ultime settimane. Ma vedi, non è stato solo sesso.-

La mia amica ruota a rallentatore la testa verso la mia direzione spalancando gli occhi, mi aspettavo una reazione del genere.

-L'ho sempre saputo che c'era qualcosa tra di voi, si vede dal modo in cui vi si illuminano gli occhi quando siete insieme.- dice trattenendo le urla dalla gioia.

Usciamo dalla macchina dirigendoci all'entrata del locale, dove ci staranno già aspettando i ragazzi.

-Bonsoir, flash.- due mani si appoggiano sulle mie spalle e non serve girarmi per riconoscerlo: Mohamed.

-Non sono più abituata a questo soprannome.- gli dico girandomi guardandolo, ha uno sguardo affranto.

-Hai litigato con Malek, vero?- gli chiedo poi retoricamente.

-Si, solo perché ho fatto lo scemo con una ragazza ieri sera. Ero ubriaco.-

Alzo gli occhi al cielo reprimendo la voglia di urlargli i peggiori insulti.

-Chiedile scusa, sei uno stupido Mohamed.-

Il ragazzo sbuffa per poi guardarmi accennando un piccolo sorriso, sa già tutto scommetto.

-Vogliamo parlare di te e il mio amico?-

Gli faccio il terzo dito negando con la testa ed allontanandomi alla ricerca dei miei amici.

-Eccola! Vieni a sederti con noi Sara.- Sami mi intravede e mi incita a sedermi nel loro tavolo pieno di alcol.

Iniziamo a scherzare facendo volare il tempo e ritornando dei ragazzini spensierati.
Gli racconto della corsa a Montecarlo in ogni suo particolare, della Francia, delle persone.
Però mi manca qualcuno.

-Dov'è Zaccaria?- domando cercandolo con gli occhi in ogni angolo del locale, non c'è.
Dalla sera del messaggio sospetto a Montecarlo, è come se avesse cambiato radicalmente atteggiamento.

I ragazzi si guardano senza voler parlare, sto iniziando a scaldarmi.

-Allora, rispondete!-

Sbatto il bicchiere sul tavolo spaccandolo in mille pezzi e mi alzo cercando Mohamed ed Andrea, li trovo e gli chiedo una mano per trovarlo.

Giriamo per tutto il locale ma niente, decido di andare nel retro e non appena apro la porta vedo Zaccaria parlare animatamente con i ragazzi di Lecco e Rozzano.
Non ci credo.

-Guardate un po' chi ci degna della sua presenza.-

Dopo mesi risento quella voce da oca, che avrei preferito cancellare dalla mia mente una volta per tutte: Barbie, non so nemmeno quale sia il suo vero nome.

Zaccaria si avvicina a falcate verso di me prendendomi il braccio e stringendomi al suo corpo.

-Guardateli, la troia e il criminale.- dice con fare teatrale.

Sento il marocchino stringermi la mano chiedendomi implicitamente di calmarmi, ci provo solo per lui.

-Cosa succede?- sussurro all'orecchio del ragazzo al mio fianco, che stringe sempre più forte la presa.

-Vogliono una specie di accordo, scusate se non ve l'ho detto, non volevo mettervi nei casini.-

Lo guardo furiosa, menomale che dovevamo dirci tutto per avere un rapporto equilibrato.

-Allora Zaccaria, cosa ne pensi?- gli chiede uno dei suoi vecchi amici avvicinandosi lentamente verso di noi.

-No, non faccio accordi con gli infami.- gli risponde Zaccaria fronteggiandolo.

Nel frattempo Andrea e Mohamed arrivano confusi non capendo la situazione.

Il ragazzo di prima fa una risata isterica per poi rivolgersi a me iniziando a toccarmi i capelli.

-Allora è proprio vero che dal vivo sei più figa, chissà come sei a letto.-

In un secondo sento Zaccaria lasciarmi la mano e sferrare un pugno al ragazzo, gli altri ragazzi partire per difenderlo e scoppia un finimondo.

Mohamed ed Andrea prendono a pugni il resto dei ragazzi ed io mi trovo da sola contro tre ragazze.

La prima mi tira i capelli scaraventandomi a terra aiutata dalla Barbie.
Gli tiro un calcio facendola cadere e mi butto a capofitto sulla faccia delle altre due privandole dei sensi.

Barbie spunta dietro di me tirandomi un calcio e facendomi sbattere la testa per terra. Ci metto qualche secondo per rialzarmi e vedo intorno a me l'inferno: gente priva di sensi, sangue per terra, bottiglie di vetro spaccate e Zaccaria per terra attaccato da quattro ragazzi insieme.

Sento la testa esplodere.

Cerco di raggiungerlo a falcate ma vengo presa da due braccia possenti sconosciute, ricoperte da tanti tatuaggi.

-Tu vieni con noi, ragazzina.-

Poi buio totale.

Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora