𝟰

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Dicono che anche se ti sbatti da 'sta vita poi non esci vivo
Dicono che uno come me è solo autodistruttivo
[All'ultimo respiro - Club Dogo]

Milano (Mi)

Guardo il telefono e trovo quattro chiamate perse da Andrea.

Riordino le idee che ho in testa ritornando nella realtà cercandolo, si sarà sicuramente allarmato.

Vado nell'angolo dei gareggianti e lo trovo fumare muovendo la gamba nervosamente.

-Dove cazzo ti eri cacciata?- butta la cicca e si avvicina controllandomi la faccia e le mani.

-Stai tranquillo, non è successo nulla.- mi scanso e me ne accendo una cercando di calmarmi prima della gara.

-Baby Gang vincitore del primo giro.- la voce metallica annuncia la vittoria del lecchese. Altre tre gare e tocca a me.

Inizio ad entrare in macchina, nel mio piccolo mondo a quattro ruote che mi ridà serenità.

Le tre gare si concludono nel giro di tre quarti d'ora e finalmente mi avvio all'inizio della strada.

Apro i finestrini beandomi degli applausi delle persone che però non mi calmano, l'agitazione questa sera è troppa.

Giro la testa a sinistra per studiare il mio avversario e lo scopro già a fissarmi sghignazzando. Avrà all'incirca la mia età e ha un piccolo taglio sotto l'occhio.
La ragazza annuncia le solite regole e parte il conto alla rovescia, musica per le mie orecchie.

-3...-

Vedo la mia amica e il suo ragazzo urlarmi incitandomi a vincere.

-2...-

Vedo Andrea guardarmi con uno sguardo affranto, forse per la prima volta da quando lo conosco.

-1...-

Ed infine vedo Zaccaria spaventato, confuso, lontano dai suoi amici con lo sguardo perso.

-Via!-

Schiaccio l'acceleratore ma questa volta non mi sento libera, mi sento carica di problemi fino al collo.

Il ragazzo di Rozzano si trova dietro di me, tutto procede bene quando alla prima curva mi sorpassa senza difficoltà.
Cerco con tutte le forze di recuperare ma niente, la strada sta per finire e non riesco a superarlo.

Qualche metro, e niente.

La folla rimane immobile e gli applausi che si sentono sono pochi, non rivolti a me ma al mio avversario.
Scendo dalla macchina e la gente mi guarda triste, come se non mi riconoscesse.

La mia prima gara persa in 5 anni.
Ma non ho perso solo una semplice gara, mi sento come se stessi perdendo tutto.

I ragazzi di Rozzano iniziano ad esultare causando troppa confusione ed iniziando a spaccare oggetti, bottiglie di birra.

Mi guardo intorno e vedo Andrea intervenire insieme ai suoi amici.

-Cosa vuoi fare Andrea, ormai lo sanno tutti che non vali più niente qua insieme alla tua puttana Sara, non è vero?- il ragazzo di nome Vincenzo si rivolge a me provocando la risata dei suoi amici.

Non vedendoci più parto con l'intenzione di tirargli uno schiaffo ma vengo trattenuta da due grandi braccia.

-Calmati bambina, non ne vale la pena.- mi giro pronta a tirare qualcosa ma noto che è Zaccaria.

Inizio a calmarmi e mi rendo conto troppo tardi che gli sto tenendo il braccio, lo allontano imbarazzata e giro la testa, non deve vedermi così.

I ragazzi di Rozzano per fortuna si calmano e decidono di andarsene insieme ai soldi vinti.

Noto Zaccaria parlare con Mohamed animatamente in disparte e mi avvicino lentamente cercando di sentire.

-Fratello io non ne sapevo nulla, hanno fatto tutto senza dirci niente quei bastardi.- Mohamed tira un calcio ad una bottiglia e mi allontano cercando di non peggiorare la situazione.

Allora davvero non sapevano nulla.
Mi avvicino mostrandomi più normale possibile.

-Ragazzi io vado a casa, ci vediamo.- mi giro per andarmene ma i ragazzi mi bloccano.

-Aspetta un attimo. Domani vediamoci a casa di Mohamed, dobbiamo parlare. Fa venire anche Andrea.-

Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora