Fingi a me
Che ti conosco bene
I tuoi occhi parlano i tuoi occhi non stanno bene
E dicono che a
Noi due ci conviene
Lasciar tutto e tutti all'improvviso e partire insieme
Lontano da qui
[Bitch Affianco, Baby Gang feat. Il Ghost]Milano (Mi)
Ugo Foscolo diceva che un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda.
Ma la morte lascia dentro un dolore che nessuna medicina è in grado di curare.Fisso la foto di Malek incastonata sulla bara, senza un filo di emozioni.
Non riesco a provare più niente, l'ultima parte del mio cuore che era ancora intatta si è definitivamente rotta.
Sollevo la testa per guardare il cielo ormai buio, senza stelle. Mi alzo da terra e dopo aver guardato per l'ultima volta la lapide della mia amica, esco dal cimitero raggiungendo la mia macchina.Nella mia testa ho ancora le urla di Mohamed, le urla strazianti di un ragazzo che ha appena perso l'amore della sua vita per sempre.
Ho ancora in testa le parole atroci della dottoressa.
Ho ancora in testa il corpo tumefatto di Malek.
Ho ancora in testa quella fottuta strada, la strada per l'inferno, una strada senza ritorno per la mia amica.Una notifica del telefono mi fa risvegliare, decido di ignorarla, fin quando ne arrivano a raffica e sono costretta a controllare.
Zaccaria
Andrea è in coma etilico. Vieni in ospedale.Presa dalla rabbia lancio il telefono da qualche parte dentro la macchina e mi metto a urlare al limite della pazienza, non ce la faccio più.
Non c'è nulla che vada bene in questo periodo, vorrei sparire da tutto e da tutti, vorrei cambiare città, vita. Scappare.Cambio strada e mi dirigo verso l'ospedale, lo stesso ospedale dove si è spenta la vita della mia amica settimane fa.
Mi guardo nello specchietto dopo aver parcheggiato la macchina e non sembro più la stessa.In questi mesi i capelli sono cresciuti, il mio viso emana sofferenza, stanchezza.
Mi passo una mano sul viso e dopo aver fatto un lungo respiro mi avvio dentro la struttura.Chiedo informazioni e dopo essere arrivata al secondo piano vedo in lontananza Zaccaria, l'unica cosa che mi sta facendo andare avanti.
Perché probabilmente, se non fosse stato per lui, l'avrei già fatta finita da tempo.-Bimba, eccoti finalmente.- mi dice il marocchino cullandomi tra le sue braccia. Sollevo la testa cercando Mohamed ma non c'è.
-Mohamed non vuole ancora uscire?- gli domando preoccupata, è dalla morte della sua amata che non esce di casa nemmeno per un secondo. Sta chiuso nella sua camera limitandosi ogni tanto a mangiare a tavola con noi.
Zaccaria nega con la testa e mi fa sedere raccontandomi di Andrea.
L'ha portato in ospedale dopo averlo trovato senza coscienza circondato da parecchie bottiglie di alcolici vari.-Si riprenderà, ma è il caso di mandarlo in un centro di recupero, Sara.- mi dice Zaccaria guardandomi fisso negli occhi, per cercare di capire cosa ne penso.
-Lui non vorrebbe. Ma forse è la scelta giusta per tutti.- dico avvicinandomi alla macchinetta della sala di attesa, per prendere un caffè. Non mi reggo più in piedi, nonostante siano ancora le sette di sera.
Dopo qualche minuto arriva la dottoressa dicendoci che non possiamo vedere Andrea fino a domani, se tutto va bene.
Decidiamo di andare a casa per fare compagnia a Mohamed, in questo momento ha bisogno di noi anche se non vuole ammetterlo.
Entriamo in casa e lo troviamo intento a guardare tutte le nostre foto.
Qualche settimana fa, abbiamo deciso di stampare le nostre foto migliori e di creare un grande album.
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Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴
Romance[Breve storia su Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang.] Lei di Milano, zona San Siro, conosciuta da tutti per le sue corse clandestine, disposta a tutto pur di guadagnare soldi e saldare i debiti lasciati dai suoi genitori. Lui di Lecco, nel giro dell...