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E passano gli anni ma non cambia la testa
Non cambia la voglia di scappare da 'sti palazzi
[Brutti sogni - Sfera Ebbasta]

Milano (Mi)
Zona 7, San Siro

-Tieni, sono 30 euro.- do i grammi a uno dei tanti ragazzi di 'sta sera e lo saluto consigliandogli di ritornare a prendere la roba da noi.

Questo giovedì, come tutte le altre sere, è pieno di gente. Da dietro il cancello osservo ragazzi rollare e stare in fila in attesa di comprare.

È passato un mese dal giorno della convivenza, vorrei poter dire che è tutto tranquillo ma non è così. Tra Zaccaria ed il più grande del gruppo è una continua guerra.
Si stuzzicano dalla mattina alla sera e poi tocca a me mettere pace ricevendo le peggiori parole.
Tra Mohamed e Malek va tutto per il meglio e vederli felici mi provoca un'immensa gioia.

Con Zaccaria? Con Zaccaria è un continuo di provocazioni, brividi, farfalle nello stomaco.
Per quanto io cerchi di non cedere mi è troppo complicato non dargli retta.

Giusto in questo momento ha un braccio avvolto nei miei fianchi e con la mano dell'altro braccio sta separando le bustine di fumo.
Questo posto per vendere è più che perfetto.

-500 in una giornata vanno benissimo, bimba. Puoi iniziare ad andare a casa.- mi dice contando i soldi che ho guadagnato.

-Tu quanto hai fatto?- gli chiedo riprendendomi le banconote e mettendole nel borsello della Nike.

-Solo 100. La gente viene da te a comprare solamente perché sei una figa da paura.- mi risponde lasciandomi un bacio sul mento, mi giro cercando di contenermi.

-Sara! Corri qua!- Sami mi urla dall'altra parte della piazza e mi precipito subito da lui assicurandomi che Baby rimanga lì con la roba e i soldi.

Più mi avvicino, più sento puzza di fumo ed urla strazianti.
Uno dei palazzi dei miei ragazzi sta andando interamente a fuoco, mi prendo di coraggio e gestisco la situazione al meglio.

-Sami, prendi tutta la merce e mettila nella mia macchina, fatti aiutare dagli altri. Io chiamo i vigili del fuoco. Veloci.-

Corro da Zaccaria avvisandolo, dopo aver chiamato i vigili del fuoco e dopo aver lasciato la mia macchina a Sami.

-Sono stati quei bastardi! Te l'avevo detto che non si sarebbero tolti dal cazzo così facilmente.- urla riferendosi a quei pezzi di merda di Lecco e Rozzano. Mi dispiace vederlo andare contro la sua gente, infondo è cresciuto insieme a loro, è stato per anni dalla loro parte.

-Per stasera basta, andiamo a casa, dobbiamo avvisare gli altri.-

Prendiamo la sua macchina e non appena arriviamo diciamo tutto ai nostri coinquilini.

-Non possiamo fargliela passare liscia. Penserebbero di comandare loro.- afferma Andrea buttando giù un bicchiere di whisky.

-Ma non possiamo provocare una guerra e giocarci tutto proprio adesso.- gli risponde agitata Malek. Le do ragione e i ragazzi ci vengono contro.

-Lasciate fare a noi, abbiamo più esperienza di voi ragazze.- dice Andrea, questa sera ha bevuto fin troppo. Gli tolgo la bottiglia dalle mani e la poso nell'angolo bar della sala.

-Stai dicendo che non siamo capaci perché siamo donne?- gli risponde la mia amica arrabbiata, la fermo subito per evitare faide.

-Lascialo stare, è ubriaco.-

Prendo Andrea per un braccio e lo trascino in camera sua. Saliamo le scale a fatica e lo faccio adagiare sul suo letto.

-Quei bastardi ce li mangiamo!- biascica mettendosi sotto le coperte.
Decido di ignorarlo e scendo al piano di sotto.

Chiamo Sami per sapere novità e mi dice che non c'è nessun ferito nel palazzo, grazie a Dio.
Domani mi porterà la macchina con la roba e si fermerà a pranzo da noi.

-Tutto bene, bambolina?- mi domanda Zaccaria sedendosi al mio fianco sul divano. Annuisco e appoggio la testa sul suo petto sfinita chiudendo gli occhi. Inizia ad accarezzarmi i capelli e mi rilasso.

-Comunque non è vero che siamo più in grado noi a comandare. Sei la ragazza più in gamba che conosca, per questo mi fai uscire fuori di testa.-

Alzo la testa perdendomi nei suoi grandi occhi tristi.

-Anche tu mi stai facendo uscire fuori di testa, Zaccaria.-

Mi prende il viso tra le mani e appoggia la fronte sulla mia.
Sento i nostri battiti sincronizzarsi e il mondo intorno a noi fermarsi.

-Non ti bacerò ora petite, voglio che sia indimenticabile, non è la giornata giusta.-

Mi bacia la guancia e lo accompagno in camera sua, il letto però è occupato da Malek e Mohamed.

-Posso dormire da te, Sara?-

Sbuffo fingendomi infastidita e dopo aver annuito lo guido nella mia stanza.

Si butta sul mio letto appoggiando la testa sul cuscino, ma subito dopo la alza sentendo qualcosa di fastidioso sotto.
Lo alza e lo vede.

-Bimba, perché hai un coltello sotto il cuscino?-

Mi siedo nel letto di Malek sospirando.

-Non mi fido, mi sento più protetta in questo modo.-

-Non devi avere più paura, ci sono io a proteggerti adesso.-

Quella notte, dormii forse per la prima volta nella mia vita senza paura.

Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora