A me,
e al periodo difficile che ho attraversato mentre scrivevo questa storiaQuante bugie che raccontiamo a noi stessi
Per sentirci al sicuro
Per sentirci protetti
O chi lo sa
Forse siamo bugiardi perché non ci hanno mai detto la verità
[Io - Marracash]Milano (Mi)
Avete presente quella strana sensazione?
Quando la mattina non trovi nessuno accanto al letto, quando la sera non ti aspetta nessuno a casa dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro.Non ho mai saputo interpretarla, è libertà o solitudine?
Quello che so è che quando la vita ti mette davanti a delle difficoltà devi affrontarle per sopravvivere, compresa la solitudine, sennò sei fottuto.
Vorrei poter dire che ho imparato a stare bene da sola compiuti i 18 anni ma non è così, ho imparato fin dalla tenera età, quando mia madre e mio padre andavano a farsi di qualche droga per strada.
Ora sono piena di sporchi debiti da pagare e loro sono da qualche parte dispersi nel Nord-Italia.Prendo la strada più veloce e mi avvio verso casa, guardo l'ora dall'orologio guadagnato nella scorsa gara e sono giusto le otto, tra poco Malek sarà da me.
Saluto i ragazzi in piazza e la vibrazione del telefono mi indica una notifica, da un numero sconosciuto.+39 349...
Hai visto che sono riuscito a trovarti? Mi devi ancora un'uscita.Mi basta la parola "uscita" per capire chi è. Baby.
Sara
Primo, non ti devo un bel niente. Secondo, chi ti ha dato il mio numero?
+39 349...
Ti ricordo che la tua amica sta con Mohamed.Cavolo, Malek. Gli farò una bella ramanzina.
Sara
Sono molto impegnata, non posso uscire.
Spengo lo schermo del telefono senza aspettare una risposta dal ragazzo e salgo le scale.-Finalmente, ti sto aspettando da troppo.- Malek spunta davanti la porta facendomi spaventare.
Ha in volto un sorrisetto complice, è stata lei a dargli il numero e nemmeno si sforza per nasconderlo.
-Me la pagherai amica mia, te lo giuro.-
Apro la porta con un giro di chiave e faccio entrare la ragazza per prima.Come se fosse a casa sua si butta sul divano accendendo la televisione, ormai passa più tempo qua con me che da lei.
D'altronde non mi lamento, anzi.
Mi avvio in bagno lavandomi la faccia con dell'acqua fresca e vado subito a mettermi dei vestiti più comodi.-Cosa fai Sara, stasera usciamo, va a metterti qualcosa di più sexy.- guardo male la mia amica facendole capire che le mie intenzioni per stasera erano altre: divano e Netflix, devo riposarmi dopo ieri.
-Malek, domani ho il turno al bar di mattina, non posso fare tardi.-
-Ti prometto che non faremo tardi.- mi prende le mani e mi trascina in camera da letto prendendo dall'armadio un vestito più scoperto di non so che cosa.
Mi costringe a metterlo, cerca di truccarmi ma glielo vieto, ho sempre preferito essere acqua e sapone nella "vita di tutti i giorni", in pista è tutta un'altra storia.Metto le mie amate Tn nonostante la disapprovazione della mia amica e dopo essermi spruzzata del profumo prendiamo la sua macchina.
Ho sempre odiato guidare al di fuori di una gara.
Durante il tragitto mettiamo musica a tutto volume cantando a squarcia gola, tanto che il tempo sembra volare e siamo subito all'Hollywood.-Ah Sara, mi sono scordata di dirti che stasera ci sarà anche Zaccaria.- Malek tiene lo sguardo basso come impaurita da una mia reazione e non capisco.
-Chi sarebbe questo Zaccaria?-
-Baby, Baby Gang. Il ragazzo di Lecco che fa le gare clandestine.-
Non ci posso credere.
Perché mi cacciano sempre in queste situazioni?
Entro nel locale e vengo sommersa da ragazzi e ragazze che si complimentano per la gara di ieri, mi era mancato tutto questo.
Vedo in lontananza Mohamed, si avvicina alla sua ragazza Malek lasciandole un leggero bacio sulle labbra. Poi si rivolge a me facendomi un sorrisino.
-Ho saputo di ieri, complimenti piccola Flash. Sono felice per te.- mi da un bacio sulla fronte e sgancio la bomba.-Il tuo amico Baby Gang era un po' meno felice.-
-State parlando di me?-
Mi giro e mi trovo il ragazzo davanti insieme ad una bionda simile ad una Barbie, le rivolgo uno sguardo disgustato e mi riconcentro sul marocchino.
Allora è vera la frase "parli del diavolo spuntano le corna".-Zaccaria, sono stanca, andiamo?- la Barbie gli fa gli occhi da cerbiatta e il ragazzo la intimorisce con uno sguardo.
-Va a casa, io sto qua.- la ragazza abbassa lo sguardo e senza dire niente si allontana.
-Quindi è così che tratti le tue ragazze?- decido di provocarlo.
Baby si avvicina al mio orecchio soffiandovi leggermente.
-Non giocare con me se non vuoi delle conseguenze ragazzina.- mi lascia un bacio umido sul collo e sparisce tra la folla lasciandomi incapace di reagire.Da quando mi faccio trattare così?
Deve capire che qua in zona non è lui a comandare.
Saluto Malek e Mohamed ed esco dal locale.
Chiamo Sami e dopo aver scoperto che è in zona mi faccio dare un passaggio a casa, abitiamo fin da piccoli nello stesso palazzo.
Anche lui insieme agli altri ragazzi si trova in un giro poco legale.
Entro nella macchina e il ragazzo non tarda a farmi i complimenti.-Complimenti per ieri piccola Flash, quindi hai iniziato di nuovo a correre?-
-Grazie, si. Non ce la facevo più a vivere la solita routine, poi quei soldi mi servono lo sai benissimo.
Al bar non mi pagano più.- mi tolgo la giacca ed apro il finestrino, Milano quest' estate è più calda del solito.-Ho anche saputo che i giri clandestini di Andrea qua a Milano stanno per fallire...cosa hai intenzione di fare?- il ragazzo parcheggia e scendiamo andando verso il piccolo appartamento.
-Non ne ho idea Sami, troverò un altro modo per guadagnare.- gli do la buonanotte ed entro in casa.
Mi siedo sul divano e mi porto le mani sul viso disperata.
Fin dove dovrò spingermi pur di fare soldi?
Non lo so e la cosa mi spaventa, non poco.
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Ride or die ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴
Romance[Breve storia su Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang.] Lei di Milano, zona San Siro, conosciuta da tutti per le sue corse clandestine, disposta a tutto pur di guadagnare soldi e saldare i debiti lasciati dai suoi genitori. Lui di Lecco, nel giro dell...