io «ma che cazzo vi urlate tutti?»
dissi, come al solito tranquillissima, appena sveglia con solo la divisa addosso e il letto tutto disfatto non appena sentì tutti urlare,
vincenzo «CI SONO I GENITORIIII»in quel momento il mio cervello riprese a funzionare
e andai subito alla finestra per cercare con lo sguardo mia madre, e non appena la vidi le sorrisi e lei ricambiò salutandomi anche con la mano.finì di prepararmi velocemente mentre gli altri erano ancora troppo emozionati per i genitori,
vincenzo «VAI SORVEGLIANTEEEE»
finito di fare tutto scendemmo di sotto dove trovammo i nostri genitori, non appena ci visero iniziarono ad applaudire ed ognuno di noi andò dal proprio padre o dalla propria madre.non appena vidi mia mamma la abbracciai forte forte,
mamma «come stai amore?»
io «bene bene te?»
mamma «benissimo, allora che mi racconti»
io «eheh tante cose belle»
mamma «tante cose belle di che tipo» mi chiese con uno sguardo malizioso,
io «dai mamma» dissi ridacchiando, notai che guardava dietro di me allora mi girai e vidi lorenzo, che mi accennò un sorriso, con suo padre,
lorenzo «papà lei è martina, la mia ragazza»ho sentito bene?
sono la sua ragazza?
JDHAJUDJSIAIAmamma «ah quindi era questo che volevi dirmi?» mi disse sorridendo, abbassai la testa imbarazzata,
«comunque piacere io sono manuela la mamma di martina» strinse la mano sia a lorenzo che a suo padre,
«io sono francesco il papà di lorenzo» aggiunse a sua volta presentandosi, il tutto fu interrotto dal preside che iniziò a spiegare cosa dovevamo fare,
«abbiamo deciso di organizzare un incontro, che si chiama i giovani d'oggi ricucire lo strappo fra generazioni, invitando per ogni alunno in genitore; quello che vogliamo fare oggi è gettare un ponte tra di voi e con noi per ricostruire il triangolo scuola famiglia giovani e con una serie di incontri familiari ne trarremo delle conclusioni» dopo di che ci presento anche il dottor marco volante che aiuterà in questo progetto.__________________________________
eravamo in aula magna insieme al dottor volante che ci chiese di realizzare un tema sulla famiglia che vorrei,
dottore «grazie signorina comelli, signorina bianchi ci legga il suo tema»
presi un respiro e iniziai a leggere:
fin da quando sono piccola mia madre è stata costretta a crescermi da sola perché purtroppo a causa di un incidente stradale mio padre ci rimise la vita. Lei per tutti questi anni mi fece sia da madre e sia da padre e mi aiutò in ogni mio momento triste, mi sta sempre accanto e penso di avere una madre letteralmente perfetta, sempre pronta ad aiutarti e che ti accetta per quello che sei; ma certe volte vorrei avere una madre diversa, il suo unico "problema" se così vogliamo definirlo è che non mi lascia i miei spazi, mi aiuta in qualsiasi cosa, ma non mi lascia vivere la mia vita da adolescente quale sono. Non penso che lei lo faccia con cattiveria penso solo che dato che sono l'unica cosa che le è rimasta,'dopo l'incidente, lei non vuole perdermi, non vuole che mi succeda niente, per il mio bene e per soprattutto per il nostro bene.avevo le lacrime agli occhi ormai, e non appena finì il testo ricevetti un caloroso applauso dai miei compagni,
dottore «io le faccio i miei complimenti perché non è facile superare tutto questo, concordo con lei sul fatto che sua mamma la controlli molto per il fatto che ha paura che le possa succedere qualcosa, però infondo i genitori non smettono mai di essere genitori»
io «giusto» sussurrai,
finito di fare il lavoro sui temi era ora di pranzo e dovevamo andare a mangiare fuori.
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colpo di fulmine<3 || lorenzo sena, il collegio 6
Подростковая литература«perché prima ti sei comportato in quel modo?» «ma non l'hai ancora capito cazzo?» «cosa?» «che sono innamorato pazzo di te»