JIMIN
Per la seconda volta esco per cercarla: parchi, negozi di vestiti e bar.
Nulla.
Mi rassegno e decido di aspettarla a casa sua per attendere una risposta dalla Big Hit insieme a Misa.
-Ciao - una voce familiare cattura la mia attenzione: scorgo V dare un bacio sulla fronte ad una ragazza e poi andarsene.
"Ma... Ilarya?! "
Rimango ad osservare il suo volto rosso e imbarazzato, finché presa dall'agitazione si volta e corre via.
-Spii adesso?- mi volto di scatto sorpreso.
-V ma... Fai sul serio?- la domanda mi esce quasi come un'accusa.
Mi guarda rilassato con un sorriso amichevole disegnato sul volto.
-Forse, vedremo - risponde vago guardando i vestiti nella vetrina alle mie spalle.
-Cosa vuoi dire? - cerco di attirare la sua attenzione impedendogli di guardare oltre.
-Intendo dire che ho il diritto anche io di divertirmi un po', no? - lo guardo quasi disgustato, ma un senso di preoccupazione prevale impulsivo.
-V non si gioca coi sentimenti altrui, e questo tu lo sai. Non fare finta di nulla- provo ad usare il tono più autorevole a me possibile -Per favore, non farle del male. È una brava ragazza - lo supplico da amico.
- Anche lei era una brava ragazza, eppure ha fatto quel che ha fatto - ora il suo sguardo è immerso nel mio
- Lei non si è preoccupata dei miei sentimenti - afferma leggermente alterato.
-Sì, ma solo perché ti ricorda lei non vuol dire che sia lei. Non tutte le ragazze sono uguali, quindi non ti prendere gioco di Mizu - sta volta la mia frase risulta un ordine e non un consiglio e neanche una richiesta.
-Jimin, ti voglio bene, ma non dirmi cosa posso e non posso fare, non sei mio padre - veloce distoglie lo sguardo da prima irremovibile e se ne va silenzioso senza salutare.
ILARYA
-E io? - cerco di leggere nei suoi occhi la risposta che però sembra non voler arrivare -Misa, sì o no? - il silenzio si fa più lungo ed inquietante, ma viene presto interrotto dal suonare fastidioso del campanello.
-Vado io - dice alzandosi rapida per andare a vedere chi è -Jimin! Rapmon! Entrate pure- indifferente rimango seduta sul letto a pensare a cosa mi aspetta.
- Ciao - alzo svogliata il capo incrociando lo sguardo di Jimin
- Tutto bene? Come sta la caviglia? - vorrei alzarmi e andarmene, ma rimango lì intrappolata dal suo modo di fare così gentile e innocente.
-Sta bene, grazie - rispondo acida brevemente - Scusa Jimin, non ce l'ho con te, ma non sono dell'umore...- cerco di motivare la mia arroganza invano.
- É per V?- la sua domanda mi coglie impreparata e porto lo sguardo lontano oltre i vetri della finestra.
-N...no...Co...cosa centra V ora?- la voce mi trema per l'imbarazzo
-Quella di ieri é storia passata, non mi importa cosa fa quell'imbecille- mentre cerco di sembrare convincente immagini dell'incontro di prima mi passano per la mente.
"V ma perché sei diventato così gentile improvvisamente?
Forse voleva scusarsi? O forse... "
- Hey!- due dita mi schioccano difronte al naso e abbandono rapida i miei pensieri - Ti eri incantata? - osservo Jimin trattenere una risata.
STAI LEGGENDO
Deep Empty
FanfictionÈ proprio quando ti trovi a combattere contro il tuo cuore che perdi te stessa. La ragione contro l'istinto, l'amore contro l'odio, il giusto contro lo sbagliato. Chi ne uscirà vincitore?