ILARYA
Nessuno dice nulla, persino nella mia mente i pensieri non hanno il coraggio di far rumore.
Continuo a guardare fuori immaginando come sarebbe stato più facile non essere mai arrivata qua, di come la solitudine mi calzasse a pennello una volta.
Era ora di andare all'origine di tutto e ricucire questa ferita sanguinante.
Mi assicuro che la stanza sia vuota e chiudo a chiave la porta.
Cerco la valigia sotto il letto e la sfilo posandola sul letto: polvere si inalza nell'aria e io la guardo vuota sentendomi parte di essa.
Perché così mi sento, ridotta in polvere.
La apro e frugo dentro l'armadio, raccimolo le cose più importanti: il resto me lo sarei fatto spedire.
Nuova destinazione: Tokyo.
Abbastanza lontana per ricominciare, altrettanto vicina per ritornare sui miei passi.
L'unica cosa che mi manca è avvisare la Big Hit e sperare non mi abbandonino del tutto, pur ritirandomi dalle riprese del film.
Ormai sono le 5 del mattino e priva di sonno mi concedo un'ultima doccia in quel bagno, rifugio di mille pensieri.
Mi asciugo, sistemo le ultime cose dopo essermi del tutto preparata ed esco da quella casa senza far rumore.
Avrei fatto sapere la mia destinazione solo un attimo prima di salire sull'aereo per evitare futili addii all'aeroporto.
Prendo un taxi percorrendo il viaggio sospirando ad occhi chiusi percependo i problemi lentamente rimanere indietro dove voglio che restino."La realtà è che non tutti sono destinati ad amare ed essere amati "
Arrivata in aereoporto compro il biglietto attendendo che si facciano le 9 per fare quella chiamata importante.
Non giro troppo attorno al problema e sembrano capirmi: il film cercherà una nuova attrice, ma il mio posto come ballerina è ancora solido.
Un flebile sorriso sboccia dalle mie labbra accompagnato da una lacrima che rapida sparisce trascinata via dalla manica della mia felpa.
Mi allenerò in una piccola sede nei ditorni di Tokyo in modo tale da farmi trovare pronta in caso di un eventuale debutto del gruppo che si è creato.
È quasi ora di imbarcarsi, così decido di avvisare le ragazze di dove andrò, specificando che l'indirizzo di dove alloggerò ancora non lo so ma non tarderò a farglielo sapere.
Prendo posto sull'aereo accanto al finestrino: guardo fuori il cielo grigio impedire prepotente ai raggi solari di fare la loro apparizione rendendo quel paeseggio così malinconico e vuoto, quasi capisse il mio stato d'animo.
Chiudo gli occhi attendendo la partenza, mentre qualcuno dal respiro affannato si siede bruscamente accanto a me urtandomi il braccio col suo gomito.
-Mmh... - mi lamento sotto voce ritirando il braccio, ma senza aprire gli occhi rivolgendo il volto verso il finestrino alla mia sinistra.-Scusa Mizu -
MIMY
Due giorni prima
Osservo Jimin sorridermi assorto col naso sporco di crema a un soffio dal mio.
Il cuore mi batte forte, ma cerco di non dare a vedere come questa situazione sia una piccola tortura per me.
Ho sempre amato Jimin, da quando i BTS hanno debuttato il mio cuore gli appartiene e non me ne pento affatto.
-Ragazzi è quasi ora di cena - informa Alessia alzandosi in piedi facendoci allontanare -Che ne dite di una pizza in riva al mare? - suggerisce guardandoci uno ad uno.
-Ottima idea - rispondo io di getto alzandomi.
-Noi ci stiamo! - Namjoon mano nella mano con Misa si avvicinano a noi entusiasti.
-Beh, Jimin non importa se non vuoi, tanto vieni lo stesso - ordina Suga con tono autoritario prima di prendere Alessia in braccio e uscire da quella stanza.
Li seguiamo ridendo del loro modo di fare così comico, raggiungiamo gli spogliatoi, ci sistemiamo e rincontrandoci tutti fuori notiamo Jin, al posto di guida del Van, chiacchierare vivacemente con J-Hope e Kookie.
-Kookie dico solo che dovresti trovarti una ragazza, non ho detto che sei solo come un cane! - si difende J-Hope mentre noi altri li guardiamo interrogativi -Mimy non lo pensi anche tu? - mi chiede con occhi supplichevoli.
-Hey, io che centro? - sgrano gli occhi sollevando le mani discolpandomi.
-Sì Kookie trovati una ragazza - si intromettono Namjoon e Suga scambiandosi sguardi divertiti
-Così magari passi meno tempo in bagno! - conclude Jimin con tono malizioso facendoci scoppiare tutti a ridere mentre prendiamo posto chiudendo lo sportello.
Jin mette in moto e dopo mezz'oretta di viaggio ci ritroviamo tutti in spiaggia intenti a stendere teli per metterci comodi.
-Andiamo a prendere le pizze e torniamo! - informa Namjoon seguito dagli altri ragazzi, lasciando noi altre ad osservare il mare rubare gli ultimi raggi solari.
-Ma per prendere delle semplici pizze devono andare in sei?- interdetta mi metto una mano sulla fronte sorridendo incredula.
-Una parola: uomini! - sentenzia Misa con tono finto-critico guardandoci ilare.
Mi alzo togliendomi le scarpe e mi avvicino all'acqua bagnandomi i piedi.
L'acqua fresca mi accarezza la pelle mentre incantata guardo il lento ondeggiare del mare ipnotizzarmi.
-Cosa pensi di fare con Jimin? - Ale alle mie spalle si sfila anche lei le scarpe e mi raggiunge -Gli dirai ciò che provi? - il mio sguardo cala finendo sui miei piedi immersi in quell'acqua pulita che va e viene trascinata dalle onde.
-Sai che non ne ho il coraggio...- sottolineo senza alzare il capo
-Aspetterò che le cose abbiano il loro corso degli eventi - concludo sentendo un vociare maschile avvicinarsi alle nostre spalle
-Andiamo a mangiare! - sollevo lo sguardo sorridendole in modo sicuro ricevendo un caldo abbraccio da parte sua.
-Buon Appetito! - esclama Jin addentando un enorme pezzo di pizza.
-Grazie altrettanto! - ribattiamo noi gustandoci silenziosi quella bontà.
La cena procede tra schiamazzi e battute squallide che però ci fanno ridere come matti.
Finito fino all'ultimo residuo di cibo, pieni come barili ci corichiamo tutti quanti per guardare le stelle di quella fredda notte di ottobre.
L'aria gelida, ma ancora sopportabile, velia su di noi spiriti bollenti che avvolti dal nostro legame d'amicizia non smettiamo di ridere per qualsiasi cosa.
-Mimy hai freddo? - Jimin ritornato dal sciaquarsi le mani mi guarda protettivo notando il mio leggero tremolio.
-Forse un po' - ammetto sorridendo imbarazzata.
-Vieni - con un sorriso dolce mi fa segno di poggiare la testa sulle sue gambe, mentre sfilando una sua felpa dalla sacca mi copre.
Non appena appoggio il capo il profumo di salsedine misto al suo di cioccolato mi riempiono i polmoni, così chiudo gli occhi e prendo a fare dei respiri profondi focalizzandomi sul suo calore che pian piano diventa anche mio.
-Stai meglio? - le sue labbra accanto al mio orecchio mi fanno irrigidire.
-Sì, grazie mille - rispondo cercando di rilassarmi.
-Sei davvero una persona speciale sai - con una mano mi scosta i capelli dalla fronte prendendo ad accarezzarmi le tempie -Mi sentivo perso quando realizzai di aver perduto Ilarya, era palese sin dall'inizio che non sarebbe mai stata mia, ma tu... - un suo lungo sospiro mi fa rabbrividire e il mio cuore sembra essersi fermato - Tu mi hai fatto sorridere semplicemente guardandomi - le sue dita mi accarezzano la guancia facendomi chiudere gli occhi per mantenere la calma
-Non mi era mai successo con nessuno, te ne sono riconoscente Mimy - ringrazia abbracciandomi regalandomi un bacio sulla fronte: presa alla sprovvista apro gli occhi voltandomi leggermente.
I nostri sguardi si fondono ed entrambi tratteniamo il respiro tesi.
-Mimy... Tu... - l'osservo mentre lento si avvicina al mio volto col suo a labbra schiuse -Tu mi... Sì, insomma...- le parole non sembrano uscirgli bloccate da un groppo in gola: le nostre labbra quasi si sfiorano e il suo caldo respiro si infrange sulla mia pelle scaturendo una lunga scia di brividi che mi percorre tutta la schiena.
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Deep Empty
FanfictionÈ proprio quando ti trovi a combattere contro il tuo cuore che perdi te stessa. La ragione contro l'istinto, l'amore contro l'odio, il giusto contro lo sbagliato. Chi ne uscirà vincitore?