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Se credi di amarlo sfrutta il momento e diglielo

Le parole di Hyungwon gli risuonarono in testa in quel momento dopo che Jungkook gli disse quelle cose e Taehyung deglutì a vuoto posando la ciotola e le bacchette sul vassoio. Si girò a guardarlo e aprì bocca <<Jungkook, io credo di->>, non potè finire che il suo telefono iniziò a suonare.
Lo prese osservando il nome sullo schermo: Jimin.
Jungkook si fece curioso <<E' per quella cosa?>> Taehyung si alzò per allontanarsi mentre rispondeva <<No piccolo torna qui!>> il principe lo rincorse per la stanza facendo agitare Yeontan.
<<Ciao Jimin>> ridacchiò Taehyung rispondendo e il castano sorrise dall'altra parte del telefono mentre faceva stretching in sala <<Ciao a te, credevo fossi paralizzato dalla paura dei flash ma ridi quindi meglio>>
Taehyung sorrise saltando sul letto e afferrando i cuscini, lanciandoli a Jungkook perchè stesse lontano <<Si, sto meglio. Sei libero per parlare di quella cosa?>>
<<Sì, ho qualche minuto comunque ho pensato che il biondo non starebbe benissimo con lo smoking e per restare sull'elegante credo che un bel grigio bianco lo sia>>
Taehyung arricciò il naso fermandosi <<Sul serio?>>, Jungkook ne approfittò per saltare sul letto e placcarlo contro di sè <<Ahia! Jungkook!>> urlò colpendolo con il cuscino in testa e il principe lo ignorò <<Di che parlate voi due!>>
Jimin rise <<Ci sentiamo dopo, ora devo andare ma pensaci. Il grigio argentato non sarebbe male>>
Taehyung sorrise dritto in faccia a Jungkook, istingandolo, <<Okay, ciao, grazie>> posò buttando il telefono lontano. Jungkook lo fissò seccato a un palmo dal suo viso <<Dimmelo>>
<<No>>
<<Sì>>
<<Nooo>>
<<Dimmelo o non ti bacerò mai più>>
Taehyung rise <<Non è vero>> provò a sporgersi per baciarlo ma Jungkook si allontanò <<Sono serio>>
<<Ma si tratta solo di capelli!>>
<<Ti ritingi e io non lo so? Bene! Allora niente baci>> si tirò su prendendosi Yeontan dietro e Taehyung lo guardò basito <<Yah, il cane è mio! Yah!>>
La porta si chiuse e lui restò solo con un sorriso divertito in volto. Com'era possibile sentirsi così bene dopo una nottata come quella che aveva passato? Hyungwon gli tornò in mente e considerò che Jungkook era stato capace di calmarlo quella mattina e quella notte, e lui era tornato a palazzo perchè aveva bisogno di Jungkook.
Perchè era innamorato di lui e si sentiva protetto...
Si mordicchiò le labbra ridacchiando con la testa più leggera. Andò a vestirsi e quando fu pronto scese di sotto portandosi dietro anche il vassoio ora vuoto fermandosi di fronte ai reali, s'inchinò restando piegato mentre parlava scusandosi.
<<Sono veramente mortificato per essere uscito ieri sera fino a tardi come uno sconsiderato e non essermi portato dietro nessuna guardia. E' stato irresponsabile da parte mia e mi scuso anche per le notizie dei giornali di oggi, prometto che da oggi in poi mi porterò dietro delle guardie>>
Ci fu silenzio qualche secondo prima che il re parlasse <<Taehyung non è successo niente che a Jungkook non sia capitato centinaia di volte, però è essenziale che tu abbia delle guardie. Siamo sollevati che ora tu lo sappia, non preoccuparti dei giornali>> disse con tono gentile e Taehyung si rialzò ringraziandoli.
<<Un'altra domanda vostra maestà,>> mormorò avvicinandosi alla regina <<Ho chiesto consiglio a Jimin per i miei capelli e lui pensa che il grigio andrebbe bene con l'abito>>
La donna lo guardò pensierosa <<Grigio? Mh...grigio argento?>> Taehyung annuì <<Perchè no, mi piace un po' di colore>> gli strizzò l'occhio e il corvino sorrise <<Ti va se più tardi passo a sentire la melodia con il piano?>> gli chiese poi.
Taehyung non avrebbe voluto perchè non era andato molto avanti con la conposizione dell'opera, si aveva finito di segnare le note ma non sapeva che parole metterci o come comporre una canzone. E la regina l'aveva spronato a fare quello come "regalo" di nozze per Jungkook.
<<Naturalmente non ti distuberò>>
Il ragazzo sospirò <<Nessun problema>> s'inchinò loro allontanandosi.
Il re osservò sua moglie confuso <<Vuole farsi i capelli grigi?>>
<<Cerca qualcosa che ti stia bene con l'abito>>
<<E il grigio ci starebbe?>>
<<Assolutamente. Vuoi vedere il vestito?>> tirò fuori il telefono mostrandoglielo e il signor Jeon assottigliò lo sguardo <<E' simile a quello di Jungkook, per gl'intagli dico>>
<<Sì ma la camicia è diversa, la sua è più trasparente>> sorrise furbamente la donna e il re lasciò stare.
Nel mentre Taehyung aveva raggiunto Jungkook e Yeontan dopo aver fatto il giro per il cortile un paio di volte. Si avvicinò ai due e il principe distolse lo sguardo facendolo ridere <<Okay, non mi baci ma puoi parlarmi>> disse abbassandosi per giocare con il volpino che gli morse le dita.
<<Davvero ti è indifferente se ti bacio o no?>> domandò scioccato Jungkook e Taehyung gli sorrise alzandosi <<Non lo so, a te lo è?>>
<<No!>>
<<Allora neanche per me, ma stai facendo tutto tu>> scrollò le spalle <<Comunque più tardi devo suonare per la regina e tu non puoi venire, devo fare delle cose segrete>> sorrise malizioso e Jungkook alzò gli occhi al cielo <<Tu fai tutto segreto>>
<<Sono cose per il matrimonio, mica vorrai sapere i tuoi regali>>
Il principe incrociò le braccia al petto <<D'accordo allora, d'altronde neanche tu sai cosa succederà>>
Taehyung inarcò un sopracciglio avvicinandoglisi <<Di cosa parli? Tu sai che sono i miei capelli>>
<<Sì ma non so cosa fai con mia madre>>
<<Te l'avevo anche detto, vuole che suoni il piano per te. Solo che ci aggiungerò qualcos'altro di mio>> scrollò le spalle e Jungkook decise di dargli qualche indizio <<Okay allora una sorpresa riguarda il mio regalo per la cerimonia e la seconda è per la luna di miele>>
A Taehyung brillarono gli occhi <<Ma non dovrei sapere anche io dove andremo? Cosa portare...>>
Jungkook negò <<Nop. Farò io le valige e mia madre vuole aiutarmi perché dice che ha una serie di cose da mettere nella tua, valla a capire>> mormorò con un cenno di mano e Taehyung si morse le labbra <<Ma...e se dimenticassi qualcosa?>>
<<La mia lista è la tua lista, quello che prendo io e ciò che servirà anche a te, quello che non prendo è ciò che non ti serve>>
<<Okay ma dimmi almeno cosa farai per il matrimonio prima che tutto finisca ancora in uno spogliarello>> rise ansioso e Jungkook sogghignò <<Be', Jimin mi ha dato quell'idea un paio di volte però non mi sembra il caso. Sarà un ballo>>
<<Ooh! Ecco perchè stai così tanto con il maestro Yie!>>
<<Già. Dovrai amarmi alla fine di quel ballo Tae, altrimenti avrò evitato di fare a botte con il maestro per niente>> scherzò allontanandosi con Yeontan e Taehyung si morse le labbra con un sorrisetto consapevole in volto.
Rimasero fuori ancora per poco dato che poi Jungkook andò a studiare e Taehyung a soddisfare la regina con tutta la melodia. Lei lo seguì appoggiata al piano mentre ascoltava la musica così dolce e leggera, <<E' molto bella Taehyung, sei bravo>> lo elogiò <<E per la canzone?>>
Il corvino sospirò staccandosi dai tasti <<Non lo so...ho in mente qualcosa ma devo ancora pensarci>>
Lei annuì <<Allora lavoraci oggi, ti lascio>> si allontanò uscendo e Taehyung fece una smorfia guardando Yeontan che sdraiato sul tappeto ricambiò.
<<E ora? Cosa dovrei scrivere?>> non l'aveva mai fatto...cioè si ma non era mai stato felice delle cose da lui scritte.
Senza bisogno di troppo sforzo iniziò a pensare a cosa aveva in comune con Jungkook a tutti i loro momenti insieme, dai primi sabati a quando si era trasferito, e poi aveva iniziato a lavorare ed erano rimasti insieme solo più di notte...
Le loro notti.
Le loro dolci notti...
<<Sweet night?>> mormorò fissando il cane come se avesse potuto dargli una risposta. Decise in ogni caso di appuntarselo sul quadernino dove aveva composto le note per gli spartiti e la mordicchiò osservando il foglio bianco. Sorrise, gli piaceva sweet night e magari poteva farla anche in inglese, non se la cavava male.
Gli dava l'impressione di qualcosa di intimo e per lui tutte le loro notti lo erano state, forse poteva confessargli ciò che provasse in quella canzone?
Ripensò a come si era sentito quella mattina, così pieno e leggero, sentendosi amato e con il cuore che batteva forte.
Il cuore che batteva forte...
<<My heart is... pounding tonight?>> mormorò scrivendo le frasi che più gli suonavano giuste. Voleva raccontare una storia, la storia di come si era innamorato.
<<One day, I'd wake up feeling more>> decise e sorrise tra sè e sè quando le parole iniziarono a scorrere veloci nella sua mente.
Certo, l'avrebbe fatta magari leggere a Rosé che se la cavava meglio con l'inglese e perchè no, poteva chiederle solo un consiglio sul canto? Magari fargliela sentire una volta?
A proposito di Rosé, c'era anche Lalisa con cui parlare, si ricordò. Ci mise qualche ora a buttare giù quella canzone, tanto che neanche sentì bussare alla porta e trasalì quando Jungkook gli arrivò davanti sbirciando <<Che fai?>>
Subito chiuse il quaderno guardandolo sorpreso <<Y-yah!>> sbottò rosso in viso <<Non...non puoi piombare qua così!>>
Jungkook sorrise accostandoglisi al piano <<Ho bussato...>> mormorò e Taehyung chiuse tutti gli spartiti <<Sì be'...non si fa>> sbuffò sentendo il cuore in gola.
Il principe sogghignò <<Perchè penso di sapere cosa stessi scrivendo?>>
<<Perchè ti sbagli>> borbottò alzandosi <<Devo chiamare Rosé per delle cose e poi sentire anche Lisa, anzi magari passare a trovarla prima che mi chiuda in faccia>> sospirò <<Vieni con me?>>
Jungkook si alzò chiudendo il piano <<Come sei irascibile...se è una canzone me la dovrai cantare lo stesso Tae>>
Taehyung cascò nel suo tranello <<Sì be', allora sarò pronto>> disse secco e ancora imbarazzato. Poi lo sentì ridere e capì di avergli appena confermato che fosse una canzone <<Jungkook!>> sbuffò spingendolo e il principe lo prese per i fianchi abbracciandolo <<Scusa, eri così carino->>
<<No vaffanculo, non venire>> gli chiuse la porta della propria stanza in faccia e Jungkook ridacchiò tornando in biblioteca e poi in soffitta così da riprendere il dipinto di Tae. Ecco, quello era un regalo in più ma dettagli.
Mentre ritirava i quaderni nella scatola più in fondo all'armadio che ci fosse Taehyung scrisse a Rosé se poteva passare da lei quel pomeriggio. Poi, rimasto solo in camera, sbuffò alzando gli occhi al cielo, uscendo di nuovo per cercare Jungkook con sottobraccio Yeontan.
Non è che avesse solo il principe in quel castello però voleva stare con lui...anche se faceva il cretino. Però davvero non si poteva portare il minore dietro, se doveva far sentire la sua canzone a Rosé Jungkook non doveva esserci.
Lo cercò per il palazzo finchè il maggiordomo non andò a dirgli che il pranzo fosse servito e che sua altezza era in biblioteca. Taehyung lo cercò anche li e solo quando non lo trovò da nessuna parte ricordò del suo piccolo studio di pittura. Salì le scale di sopra e quando si ritrovò di fronte alla porticina si morse le labbra: poteva entrare?
Bussò ricordando di poco fa, quanto gli avesse dato fastidio che fosse entrato senza farsi sentire. E infatti Jungkook perse qualche battito spaventandosi ai colpi, quasi rischiò di colorare di nero il viso impresso sul dipinto...Posò il pennello e si strofinò le dita su un panno già sporco di pittura prima di grattarsi il viso, <<Sì?>> domandò non intenzionato ad aprire a nessuno.
Era un po' il suo posto, solo i suoi genitori e gli amici sapevano di quella stanza, però se era Tae non voleva che ci entrasse considerando il suo dipinto proprio lì impresso.
<<Sono Tae, è pronto il pranzo>> e infatti, come pensava. Uscì lasciando pochissimo spazio, non volendo che vedesse e quando si voltò Taehyung lo osservò dalla testa ai piedi non riuscendo a trattenere un sorriso divertito.
Aveva la maglietta sporca di pittura secca così come mezzo braccio e le mani, il suo zigomo era sporco di nero sfumato e sembrava uscito da un film. Jungkook lo guardò confuso <<Che c'è?>>
Il corvino allungò il pollice per sfregargli la guancia, <<Sei sporco ovunque>>
Jungkook ridacchiò osservandosi le mani, cercando di pulirsi il viso ma peggiorò solo la situazione, <<No, yah, stai fermo!>> Taehyung lo fermò <<Vai a ripulirti prima di scendere>>
Il principe annuì sorpassandolo per scendere e Taehyung lo seguì con lo sguardo chiedendosi cos'avrebbe pensato della sua canzone. Avrebbe dovuto dirglielo prima ciò che provava?
Avrebbe voluto parlarne con qualcuno ma al tempo stesso tenerselo per sè...tanto quel pomeriggio Rosé l'avrebbe letta quindi sarebbe stata forse la prima a capire che stava succedendo.
Sospirò sfregandosi i capelli, si diede una scossa veloce e con un sorriso assorto scese di sotto per andare a pranzare.








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