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(ma non davvero, devo mettere avvisi perché se no qua mi eliminano le storie🤡)

Quella sera a letto nessuno dei due riuscì a prendere sonno. La cena era stata silenziosa, i consiglieri si erano fermati come ospiti e il Re era stato informato dell'accaduto, così come il padre di Taehyung. Entrambi gli avevano chiesto di stare più attento e avevano rassicurato Jungkook che non fosse successo niente, il consigliere Kim si era persino aperto ai ricordi di quando Taehyung da piccolo non faceva altro che cacciarsi nei guai ma sembrava che il principe vivesse ancora nell'ansia.
Per questo anche se era abbracciati sotto le coperte da almeno un'ora buona nessuno dei due stava ancora dormendo. Ogni volta che Taehyung chiudeva gli occhi sentiva Jungkook che gli urlava contro e invece il minore ascoltava minuziosamente il rumore della pioggia che batteva forte sui vetri.
All'ennesimo tuono ci pensò Yeontan a spezzare il silenzio, si alzò dalla propria cuccia e spaventato dai rumori cercò i due grattando con le zampe sul fondo del letto. Taehyung sospirò sfilandosi dalla presa del compagno e si abbassò prendendolo in braccio, portandolo sulle coperte. Lo accarezzò distrattamente e quando alzò lo sguardo vide che Jungkook lo stava già guardando, un braccio dietro il capo e l'altro ancora fermo in attesa che lui vi si riappoggiasse.
<<Cos'è che ti ha fatto diventare paranoico Jungkook?>> domandò poi con un filo di voce e il corvino sospirò abbassando lo sguardo sulla sua gamba.
Ci fu silenzio per un po' prima che il principe parlasse <<Un incidente simile al tuo. Solo che io ero da solo>>
Taehyung pensò che stesse per raccontargli di quand'era piccolo ma invece Jungkook parlò di altro, <<La prima volta che siamo andati a cavallo insieme non c'era nessuno con noi ed è stato stupido da parte mia non richiedere delle guardie, ma in quel periodo era un po' distratto. In più tu non le volevi quindi non volevo obbligarti...Ma quel bosco è una vera spina nel fianco, lo è sempre stato per la famiglia>> allora il maggiore pensò che gli avrebbe raccontato dei briganti del passato ma nemmeno <<Una volta non piaceva nemmeno a me portarmi dietro le guardie. I miei erano ossessivi dal quasi rapimento di quand'ero piccolo, ma io pensavo che nel bosco non ci fosse niente di che, ogni volta che ci andavo con l'istruttore e qualche guardia non c'era mai niente di nuovo così una volta sono uscito senza avvisare. Avevo litigato con mio padre e non ci ho pensato, ad un certo punto il cavallo ha smesso di seguire me perchè aveva sentito odore di cibo credo. Dei trafficanti si erano nascosti dalla polizia nel bosco e come uno stupido io ero uscito senza sella, non avevo niente per frenarlo. La mia faccia era sui giornali almeno una volta al mese, "il principe a cricket", "il principe al gala di beneficenza", "il principe all'estero", ce n'erano di modi per riconoscermi. E loro l'hanno fatto, mi hanno buttato giù dal cavallo e mi hanno puntato una pistola contro Taehyung>> lo guardò dritto negli occhi con una serietà che mise i brividi a Taehyung, che non aveva mai pensato che la posizione di Jungkook fosse così fragile a palazzo, <<Avevo quindici anni>> a quello il maggiore sentì ancor più freddo <<Urlare è stato inutile, stavano organizzando una fuga ma avevano me quindi bastava farmi sparire per qualche giorno, chiedere un riscatto ed erano a posto. Hanno legato il cavallo perchè non tornasse indietro e mi hanno dato una botta in testa, io sono svenuto e al mio risveglio era notte. Ero legato, mani e piedi, proprio su quel dirupo. Non avevo idea di dov'ero e loro continuavano a chiedermi in quanto tempo i miei avrebbero trovato i soldi, se non rispondevo come piaceva a loro o se non lo facevo e basta mi spingevano. Ti dico solo che a un certo punto la terra ha ceduto e mi hanno preso al volo Taehyung, è stata la notte peggiore della mia vita e quando hanno deciso di farla finita e telefonare alla polizia per il riscatto alcuni di loro stavano già perlustrando il bosco e i cani ci hanno sentito. Quegli stronzi allora hanno davvero cercato di buttarmi di sotto ma per fortuna gli hanno sparato prima>> terminò osservando come il castano fosse rimasto a bocca aperta.
Quando calò il silenzio e notò come Taehyung sembrasse particolarmente sconvolto si allungò prendendogli una mano <<Yah, ti ho spaventato?>> chiese preoccupato.
Il maggiore lo guardò basito <<Se mi hai...come potrei non esserlo?! Praticamente se esci di casa sei morto!>>
Jungkook sorrise <<Non esagerare adesso, è successo perchè ero piccolo e stupido. Ora so come funziona il mondo e che le guardie servono sempre, oltre che agli orologi, non dico di odiare il bosco perchè ci vado a cavallo anche io. Solo che non mi spingo mai troppo in là, non ho nessuna intenzione di trovare quel dirupo e non voglio che tu ci vada più, per favore>>
Taehyung annuì dispiaciuto <<Mi dispiace...non lo sapevo, ti ho pure fatto vedere la foto...>>
Jungkook annuì <<Appunto. Di sicuro di giorno è un bellissimo luogo, non posso dire lo stesso di notte, non si vedeva granché ma sembrava una caduta infinita>>
<<Ma perchè lo stalliere non me ne ha parlato? Gli ho chiesto qualche curiosità e non ha detto niente...>>
<<I miei l'hanno tenuto nascosto ai giornali, hanno chiesto riservatezza alla polizia e molti domestici ancora non ne hanno idea. Ora torni qui?>> battè al proprio fianco e Taehyung annuì rimettendosi vicino a lui con Tan in mezzo.
Jungkook si voltò abbracciando entrambi, sfregando il naso contro la sua cute morbida e profumata.
<<Comunque il mio incidente non è affatto stato simile al tuo, il mio è stato molto più facile>> borbottò poi il maggiore facendolo sospirare.
<<Certo, vogliamo ricominciare?>>
<<No, no>> negò subito Taehyung, non intenzionato a discutere di nuovo, <<Sappi che però adesso sarò io quello che ti vieterà di andartene in giro senza almeno dieci guardie>>
Jungkook sorrise <<Cinque non bastano più?>> domandò retorico e l'altro negò grattando la testolina di Yeontan con un dito.
<<Ora non sono sicuro che riuscirò a dormire>> mormorò poi Taehyung e Jungkook gli accarezzò il fianco <<Perchè? Sei con me, al sicuro, nessuno ti farà del male qua dentro>>
<<Lo so ma...potrebbero venirmi gli incubi>> sollevò il viso guardandolo ovvio e il principe sorrise <<Allora ti sveglierò>>
<<E se mi verranno domattina quando ti sarai già alzato?>> domandò di nuovo, facendogli notare come sempre che la mattina se ne andava troppo presto e lo lasciava al freddo.
Jungkook gli baciò la fronte <<Ti scruterò per bene prima di andare allora>>
Taehyung sbuffò ma si rilassò di nuovo tra il suo mento e il suo petto chiudendo gli occhi. Si addormentarono insieme e al suo risveglio Jungkook si stirò un po' provato, Yeontan era dall'altra parte del letto e Taehyung l'aveva stretto tutta la notte obbligandolo a non muoversi.
Divertito lo spostò leggermente più in là e subito il castano abbracciò il suo cuscino, Jungkook lo scrutò per bene e sorrise consapevole che non avrebbe fatto nessun incubo. Andò a farsi la doccia mettendo a terra Yeontan che era già sveglio e scodinzolante, poi lo riprese dopo essersi vestito così da portarlo fuori un po'.
Neanche lui aveva voglia di alzarsi sempre presto però suo padre gli aveva chiesto d'incontrarsi quella mattina per parlare. Per questo dopo essere andato nelle cucine e aver chiesto solo un po' di riso tornò di sopra diretto nello studio di suo padre.
Re Jeon gli fece solo un veloce sorrise dandogli il buongiorno prima di chiedergli di sedersi. Jungkook lo fece lasciando che Yeontan vagasse in giro per la stanza per la prima volta, il tutto sotto gli occhi confusi di suo padre.
<<Hai...legato parecchio con questo cane...>> notò e il principe sorrise <<Chi non lo farebbe? E' uguale a Taehyung>>
Il re sorrise, gli piaceva sentire suo figlio innamorato e non costretto in un matrimonio da cui niente aveva avuto frutti. Non era stato facile accettare che Jungkook fosse gay ma aveva apprezzato il suo coraggio nel dirlo, così come i cittadini che l'avevano ritenuta una boccata d'aria fresca per il periodo giovanile e moderno che stavano tutti passando.
<<Di cosa volevi parlare?>> gli chiese poi e Jeon annuì <<Sì, giusto. Volevo parlare di quanto successo ieri. Tu stai bene?>>
Jungkook capì che si riferisse a quanto accaduto a lui un tempo e annuì <<Sto bene. Mi sono solo un po'...spaventato. Però ho raccontato le cose a Taehyung e spero che presterà più attenzione quando vorrà tornarci>>
<<A proposito di questo, pensavo che forse il bosco potrebbe essere in divieto per noi? Per Taehyung. Non so ancora come tu faccia ad andarci dopo quello che ti è successo Jungkook>>
Il corvino si strinse nelle spalle <<Non vado dove tutto è successo, semplice. E so che a Taehyung non dispiace, lo fai controllare spesso dalle guardie papà...non credo che debba esserci un divieto. Forse però potrebbe essere messo in sicurezza? Dove c'è la cascata, magari un cartello qualche metro prima che ti avvisi di dove metti i piedi>> ragionò e il re sospirò abbassando lo sguardo, indeciso.
<<Quand'eri piccolo non pensavo che sarebbero successe tutte a me...a me e a tua madre non è mai capitato niente, sei stato davvero sfortunato Jungkook>>
<<Forse ma era inesperienza anche. Non preoccuparti troppo del bosco, ho chiesto a Taehyung di non allontanarsi più così tanto e non andare alla cascata>> scacciò via il pensiero con un cenno di mano alzandosi.
Jeon lo osservò curioso <<E sei sicuro che non ci tornerà? Ieri sera a cena ho sentito che parlava con suo padre di come fosse una bella vista da lassù, e sicuramente anche da giù>> sottolineò e il principe scrollò le spalle <<Non ci tornerà>> chiuse il discorso richiamando Yeontan <<C'è altro?>>
<<No, per ora siamo tranquilli. Concentrati pure sui tuoi esami, non penso che avremo qualcosa da organizzare fino a Natale, per fortuna>> lo congedò e Jungkook approfittò del fatto che a mala pena fossero le otto per andare a vedere se il compagno era già sveglio.
E non lo era.
Ridacchiò vedendolo ancora accartocciato sul suo cuscino che dormiva beato, chiudendo la porta gli si avvicinò sedendoglisi a fianco. Taehyung era la persona più carina che avesse mai visto mentre dormiva, aveva una guancia schiacciata sulla stoffa, le mani chiuse in due pugni e i capelli tutti in disordine, per non parlare dell'adorabile pigiama viola a camicetta con le nuvole e le lune. Addolcito gli accarezzò il fianco, poi, ricordando del cerotto sulla sua ferita, scostò un po' le coperte per andare a vedere se non si fosse perso durante la notte ma si fermò prima della sua coscia.
Le sue dita andarono a sfiorare delicatamente le mutande in pizzo rosso di Taehyung, le stesse che aveva indossato la prima volta che aveva aperto i cassetti alle Maldive. Si ricordava ancora di come si era voltato verso di lui, le aveva sollevate in aria e aveva detto "è per questo che la mia biancheria è rimasta a casa? Perché volevi condivedere con me le tue perversioni coniglio arrapato?".
Sentendo di nuovo quelle parole in mente Jungkook sorrise, alzò un pochino le coperte di nuovo per vedere dove fossero finiti i pantaloni che la sera prima aveva indossato e li trovò dall'altra parte. Doveva esserseli sfilati per il caldo e lui alzandosi quella mattina non se n'era accorto...
Si morse il labbro giocherellando con la stoffa rossa tra le sue dita. Fossero almeno state delle mutande coprenti, e invece lasciavano spazio all'immaginazione con tutti quei ghirigori trasparenti e il fatto che la stoffa non arrivasse neanche su tutto il sedere. Come se non bastasse non c'era bisogno di ricordare che essendo stati al mare un mese si erano comunque abbronzati, poche volte avevano nuotato con la maglia e Taehyung era sicuramente stato il più intenzionato a prendere il sole. Ogni volta che stava sulla sdraio alzava i pantaloncini del costume sino all'inguine, sia davanti che dietro perciò il suo sedere in quel momento era leggermente pallido rispetto al resto delle cosce, ma niente che tenesse a bada il piccolo Kook nelle sue mutande...
Lasciò vagare gli occhi lungo tutto il suo corpo andando ad infilare due dita sotto quella misera stoffa impigliata tra le sue natiche. Si leccò le labbra chiedendosi se a Taehyung sarebbe dispiaciuto essere svegliato non tanto tranquillamente quella mattina...o non grazie alla sveglia. In ogni caso non l'avrebbe mai saputo perciò decise intanto di testare la sua sensibilità, se gli avesse dato fastidio allora avrebbe smesso. Così passò l'indice sotto la cucitura centrale e la tese verso l'alto, sfregandola lentamente contro la sua apertura.
Ci mise un po' a farlo reagire e fu difficile anche non ridere quando Taehyung sospirò alzando leggermente il sedere e andandogli incontro portando una gamba contro il torace.
Quello fu il suo via libera. Abbassò le coperte ancora un po' prima di spostare di lato le mutandine di Taehyung e stuzzicare il suo punto sensibile con il pollice in piccoli movimenti circolari. Guardò la sua espressione vedendo come si corrucciasse, indeciso probabilmente tra sogno e realtà, poi quando silenziosamente prese una delle bustine di lubrificante- sempre ancora quelle di Jimin- bagnandosi due dita e infilandone una il respiro di Taehyung aumentò leggermente.
Divertito Jungkook prese a muovere l'indice avanti e indietro piano, alzandogli la camicia del pigiama per baciargli tutta la schiena e osservare come le sue orecchie diventassero rosse. Pian piano aggiunse anche il medio e il castano schiuse le labbra mugolando, le sue dita strinsero il cuscino e inarcò leggermente la schiena. Nel momento in cui Jungkook accarezzò quel punto particolare con i polpastrelli Taehyung ansimò socchiudendo gli occhi e mordendosi le labbra.
Si guardò intorno confuso mentre il principe gli baciava un fianco <<Buongiorno...>> gli mormorò e Taehyung aprì bocca per dire qualcosa se solo non fosse che un ennesima stoccata da parte delle sue dita lo rese rantolante. Posò la fronte contro il cuscino andandogli incontro con il sedere e Jungkook si sentì indurire nei pantaloni, portò una mano sopra il proprio membro per alleviare un po' il fastidio mentre Taehyung cercava ancora di svegliarsi del tutto.
Jungkook però non gli lasciò molto tempo dato che dopo qualche altro minuto passato a giocare dentro di lui estrasse le dita per tirare fuori la propria erezione ben formata e richiamarlo.
<<Cucciolo>> disse con la voce bassa dal desiderio e Taehyung voltò il capo scandagliando tutta la sua figura. Si fermò quando vide ciò che stringeva tra le mani e si leccò le labbra, gesto che mandò brividi lungo tutto il corpo di Jungkook.
<<Allora non si fa solo alle Maldive>> scherzò Taehyung con voce un po' assonnata riferendosi a tutte le mattina in cui l'avevano fatto appena svegli.
Jungkook sogghignò con quel suo maledetto fare da coniglio, con quegli occhi scuri di voglia e lo sguardo arrapato puntato su Taehyung.
<<Rendiamolo abitudinario>>














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Buongiorno a tutti! Non ho dormito niente e voglio morire

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