desiderio o volontà

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Mi sveglio in camera mia non so come ci sono arrivata però so solo che quello dell'altro giorno non era per certo un sogno.

Mi faceva male tutto il corpo forse mi era pure passato il mal di testa ma non capivo visto il dolore ovunque, andai verso uno specchio e vidi delle bende sulle braccia che si vedevano vista la maglietta a mezze maniche, le sentivo anche sotto cosi la tolsi, infatti era così. le bende percorrevano tutto il mio petto passando in torno alla schiena per poi scendere fino al ventre e andare sulle braccia, guardai bene e ce ne erano alcune anche sotto i pantaloni principalmente sotto il ginocchio e i polpacci. Mi faceva strano vedermi così, sembravo una mummia e non mi ero mia presa troppa cura delle felice che avevo. Magri era una svolta potevo iniziare da oggi ma non avendo molti soldi dovevo pensare a lavorare, cambiare casa e trovarne una meno costosa. Forse era questo ciò che dovevo pensare ma dopo essermi guardata bene mi ricordai di mia madre, non c'era, era all'ospedale? provai a contattarli ma nessuna risposta. Guardai le notizie sul telefono e gli occhi mi si fermarono nel leggere l'articolo che diceva che una camera di ospedale era esplosa come niente e i medici dichiaravano che li c'era solo la signora T/c e che fosse morta nell'esplosione. Non dicevano nient'altro.

Quindi mia madre era morta subito dopo la mia visita, era colpa di quel medico? Di qualcuno che conosceva? no, mia madre non era coinvolta in nessun affare o malinteso di alcun genere.

i miei pensieri furono interrotti da una chiamata del mio capo che mi chiedeva se oggi fossi venuta visto che i giorni scorsi non ero andata la.

Mi preparai ma prima di uscire vidi una lettera e la apri, dentro c'era scritto:

Se hai bisogno d'aiuto chiamaci, non vogliamo lasciarti ad altri . in caso contattaci 3*********7

C'era scritto così come se io sapessi tutto ciò che stava succedendo

Mentre camminavo pensavo a chi potesse avermi messo tutte quelle bende e a quel pensiero mi imbarazzai, il pensiero che qualcuno mi avesse tolto i vestiti per mettermi tutte le bende e poi rivestirmi mi fecce diventare come una macchia rossa su un vestito bianco.

Arrivata a lavoro c'era sempre quell'uomo e la bambina mi sembrava una copia di quella vista la scorsa notte ma ci passai sopra anche se però sapere cosa fosse successo non era affatto una brutta idea, ma non mi sembrava il caso vista la riservatezza di quell'uomo. Dopo un po' egli mi chiamo e facendomi gesto di sedermi, intuii che voleva parlarmi, feci come chiedeva e lui iniziò

???:'' ciao t/n come va con il lavoro? e a casa?

in tutto ciò io non sapevo ancora il suo nome visto che a tale domanda sembrava che gli chiedevo dati riservatissimo per completare una dantistica dell' FBI per catture il più pericolo dei ricercati.

e gli risposi che effettivamente stavo pensando di cambiare lavoro e cercarmene uno per guadagnare di più.

mi guardo con area quasi stupita e mi disse che se avessi voluto lo avrei potuto contattare per lavorare alla sua agenzia, detto ciò mi lascio un bigliettino con un numero

3*********7

Mi sembrava di averlo già visto da qualche parte quel numero ma non mi ricordai, guardai il bigliettino un attimo e rialzando gli occhi per ringraziarlo notai che non c'era più. Sparito nel nulla.

Finito di lavorare mi iniziai a incamminare verso casa perdendomi nei miei miei pensieri, che furono interrotti da un pensiero meno positivo...

... mi venne in mente che ormai non avevo veramente più nessuno, ma perché un tale pensiero proprio adesso? e senza rendermene contro mi scontrai contro uno che in quel momento era veramente il colmo, era lui, si il 'capo', come lo chiamavo io, con la testa abbassata chiesi scusa cercando di non farmi riconoscere, sforzi inutili direste vero? beh anch'io e anche lui, infatti mi prese per il colletto della camicia e mi trascinò nel 'nostro vicolo' il solito posto diciamo, dicendomi ...

???:'' EI T/N IN QUESTI GIORNI NON TI SEI FATTA VEDERE A SCUOLA, PER CASO E' SUCCESSO QUALCOSA A QUELLA PUTTANA?! EH? T/N PERCHE' NON MI RISPONDI? PER CASO TI FACCIO PAURA? AHAHAHAH, MEGLIO COSI ''

Quelle urla che non sentivo da qualche giorno ormai, mi fecero tornare il mal di testa e i dolori al corpo. Questa volta come le altri annui ma quando mi stava per toccare tirai un urlo così da fermarlo per un attimo, mi iniziarono a tremare le gambe e caddi a terra, lui continuo come nulla, sta volta si fermo a 5 cazzotti e una buona ventina di calci senza ritegno, fatto ciò sia io che lui sentimmo la polizia, lui scappo dalla parte opposta mentre io con calma mi rialzai visto che si sentivano ancora in lontananza e me ne andai. Non volevo che la polizia mi portasse con se in centrale per delle domande per poi non combinare niente a fatti.

Tornata a casa presi dalla tasca il biglietto con il numero di quel signore. Al bar mi aveva accennato che non era un lavoro del tutto pulito ma si trattava di sporcarsi le mani, ormai quella paura mi aveva abbandonato qualche anno fa.

Appena chiamai mi rispose subito quell'uomo e gli dissi che accettai. Mi disse la via e che ci sarebbe stati 2 suoi uomini ad accompagnarmi.

Sono arrivata davanti all'uomo che mi si presenta con tutte le tapparelle chiuse e solo una luce che illuminava lui e parzialmente anche me. Davanti a se aveva delle scartoffie che sembravano non finire e una libreria dietro. Mi fece segno di sedermi e hai due uomini di uscire.

Si mise comodo e inizio a parlare...





Si mise comodo e inizio a parlare

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(una cosa del genere)






GENTE STRANA, THIS PLACE IS FOR U

Tranquilli tra poco vi faccio incontrare ( nel prossimo capito assicurato sennò mi potete uccidere)

muah bye

amore tra pistole (Dazai x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora