5 x 5 first day

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X: ''Scusi il ritardo ma Dazai-san durante il viaggio ha tentato di suicidarsi due volte''.

T/n: ''Capisco, nessun problema l'importante è essere arrivati qui''.

Come prima cosa, per decidere come ispezionare tutta la zona, avrei dovuto mettermi d'accordo con Dazai che sembrava pensarla uguale. 

Dazai: ''Allora,...  Tu come preferiresti procedere?''.

T/n: ''Io pensavo di controllare per prima cosa tutto il perimetro e poi passare a dentro le abitazioni''. 

Dazai: ''Lasciamo andare loro a controllare la zona, in caso di pericoli sentiremo gli spari.  Una volta tornati inizieremo anche noi''.

T/n: ''Perfetto''.  Dopo anche la mia conferma la pedina che era con noi nell'attesa di ordini comunicò il piano agli altri e partirono subito dividendosi in tre gruppi.  Due a controllare i lati esterni e l'ultimo tre la diverse case.  

Dazai: ''Bene.  Adesso che si fa?''  Non capivo la sua domanda.  Cosa avremmo potuto fare se non aspettare.   ''Più o meno tra un'ora dovrebbero tornare''.

T/n: ''Se controllano tutto bene''.  Non stavo pensando a cosa dicevo, rispondevo a impatto.

Dazai: ''Sai T/n, sei una ragazza che vorrei conoscere''. 

T/n: ''Non penso che vorresti davvero''.  Per il semplice fatto che neanch'io mi conoscevo d'avvero, e ciò che conoscevo avrei preferito dimenticarlo.

Dazai: ''Sai, tutti vogliono farsi conoscere da qualcuno, ma l'unica cosa che gli ferma sono loro stessi.  Ma avremo tempo per conoscerci, prendi il tuo tempo''.  A essere onesti, nel profondo, avrei voluto conoscerlo meglio ma non mi sentivo bene.  Il mal di testa, la stanchezza e tutta la nuova storia che centra con l'abilità; avrei potuto causare solo problemi.  

Da lì, fino al ritorno delle pedine non ci scambiammo una singola parola, tenni gli occhi verso il basso, avevo troppa paura dell'idea di scambiare di nuovo uno sguardo con lui.

Dazai's pov :

Passò un'ora da quando le pedine partirono e un'ora da quando io e T/n non parlavamo. Ci scambiammo solo alcune parole veloci ma per il resto silenzio.
Non mi sembrava spaventata dalla missione o da me, forse se stessa era la causa. mi tolsi subito quelle domande tornando a pensare alla missione.

Per adesso non era successo ancora nulla, i nostri uomini non avevano ancora dato nessun segnale o avviso.  Valutando l'area, le probabilità che ci fosse qualcuno erano altissime, dovremmo forse dividerci io e T/n per indagare singolarmente. Da quel che ho visto se la cava con l'uccidere in caso di pericolo è penso si sappia difendere. 

Finalmente tornarono.

Dazai: "Molto bene, T/n, ho pensato che sarebbe meglio investigare singolarmente per velocizzare i tempi, e secondo me lavorare in due in una singola struttura causerebbe problemi".   Dopo avere proposto questa iniziativa non mi sembrò convinta ma dopo una decina di secondi rispose.

T/n: "Certo non vedo nessun problema".  Di nuovo impassibile come sempre.

Ci dividemmo, io andai nella struttura a sinistra lei a destra. Appena entrato la prima cosa che mi saltò all'occhio furono dei diversi macchinari. Non parlo di scatole in metallo alte due metri con dei contatori di temperatura, ma proprie e vere marchingegni alti sui 7 metri che andavano oltre il secondo piano. Tubi collegati nella parte alta che scendevano dietro fino al pavimento e oltre. Presi la pistola e sparai un colpo su uno dei tubi.
Da mie aspettative no uscì niente. Già a prima vista sembrava abbandonato da diversi anni, si poteva notare anche da solo il colore del ferro e dalla area in cui si trovava. Forse prima di venire abbandonato conteneva gas o sostanze simili che spiegano questo schifoso odore.

Cercai in giro la scala per potere andare a vedere la macchina da sopra trovandola al di fuori della struttura sul retro. Una classica scala in ferro attaccate alla parete. Una volta arrivato alla fine entrai dalla porticina.  La macchina da sopra era come me la ero immagina. Niente di più.  Controllai velocemente ci che potei e passai alla struttura successiva.

Da quello che vedevo T/n era già nella sua prossima. 

Alzai lo sguardo verso il cielo notando le stelle che stavamo iniziando a ricoprire tutte quel telo nero della notte.  Uno spettacolo bellissimo se non fosse stato che mi impedivano di vedere a un solo passo davanti a me.  

Dazai: ''Qua non si vede più niente andate a prendere l'auto''. 

X: ''SI''.   Andarono tutti e cinque. 

Mi girai e vidi T/n seduta a terra con la schiena appoggiata al muro dell'edificio con gli occhi chiusi. 

Dazai: ''Com'è andata?''  Aprì gli occhi verso di me. 

T/n: ''Niente'' Appoggiò una mano sul ginocchio e si alzò.  ''Nell'edificio non c'era niente, oltre ai muri sporchi di vernice fresca, era completamente vuota, entrambi i tre piani tutti uguali''. 

Dazai: ''Vernice fresca?'' Annuì. 

T/n: ''Proprio così.  Penso che fosse lì per coprire un'altro odore''. 

Dazai: ''Forse è così.  Stavo pensando che forse agire di notte non sia un'ottima idea, continuiamo domani''.  Annuì di nuovo.  

Dopo cinque minuti scarsi arrivarono con lo stesso mezzo con cui mi portarono in partenza.  La invitai ad entrare  in macchina.   Una volta salita chiusi la porta e partimmo. 

Dazai: ''Va bene se andiamo da te a dormire''.  Esitò qualche attimo prima di rispondere. 

T/n: ''Ok penso non ci siano problemi''. 

Arrivati davanti a casa sua l'autista si fermò facendoci scendere. La ragazza aprì la porta di casa con la chiave ed entrammo. 

amore tra pistole (Dazai x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora