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Quella mattina aprii gli occhi prima della sveglia. Che sensazione meravigliosa. Erano le 6.45. Mi vestii con una tuta e una maglietta maniche corte, sneakers e occhiali da sole. Niente orecchini, collane o anelli. Cose inutili, per la mia persona.

Andai nell'atrio e aspettai Tony. Mi ero legata i capelli in una coda e gli occhiali mi davano proprio un'aria seria. Dopo circa un quarto d'ora, in cui mi ero messa a guardare Instagram, Tony scese le scale: non sembrava il genio miliardario playboy filantropo, ma un uomo normale. Aveva una maglietta grigia a maniche corte, che metteva in risalto i suoi muscoli, e pantaloni lunghi con le tasche. In più aveva gli occhiali come me. Mio malgrado, rimasi incantata. Quando arrivò al mio fianco (ovviamente io avevo ancora la bocca aperta), sollevò leggermente il gomito, facendo il tipico gesto d'invito a prenderlo a braccetto. Io lo feci con un po' di esitazione. Subito lui si avviò e io lo seguì nel seminterrato, dove c'era il laboratorio e il garage. Andò verso la Stark5, una Lamborghini Huracan come la mia. Mi aprì la portiera e io entrai: c'era il suo profumo ovunque e io pensai: "Per essere un egocentrico, è proprio bello. Anche il suo profumo è fantastico!!"

Il mio accompagnatore salì in macchina e io chiesi: "A che cosa è dovuta tutta questa gentilezza?" Passò un bel po' prima che lui rispondesse: eravamo usciti da casa e io avevo abbassato il finestrino, facendomi andare tutta l'aria in faccia e godendomi la giornata di sole.

"Perché mi stai simpatica". Parlò con un certo tono di esitazione e io, che sono un asso nel cogliere le bugie, dissi: "Tony, ho una grande capacità nel capire se le persone stanno mentendo. Cosa che tu stai facendo in questo esatto momento." "Ok, perché ieri mi sono comportato da maleducato e volevo scusarmi." "Falso" "Oh, avanti! D'accordo, ti dirò la verità: sto cercando un motivo per licenziarti, come ho fatto con tutte le altre prima di te, ma non ci riesco. Sei perfetta, non vai mai fuori dai limiti! E poi, quando ti ho detto di chiamarmi Tony, lo hai fatto senza battere ciglio!" "Oh, avanti signore, non sono poi così straordinaria..." "Ti faccio un esempio: ieri ti ho chiesto di andarmi a prendere del plutonio (tra parentesi, un componente radioattivo che non si trova in un negozio di alimentari) entro sera e tu non hai detto niente, hai preso un aereo, sei andata in Russia, hai speso una montagna di soldi per comprarlo dal governo e alle 20.30 eri in laboratorio! Pareva che conoscessi esattamente dove fosse, come se lo utilizzassi tutti i giorni!" Dopo questa affermazione arrossì violentemente, ma girai il viso, fingendo di osservare il paesaggio. Oh, Tony! Tu non sai quello che hai appena detto! "Ma non è stato niente" provai a dire. "Ho fatto un paio di ricerche su Internet e su Wikipedia c'era scritto che in Russia hanno molto plutonio. Così sono andata là. Ho fatto solo il mio lavoro." "Sì, ma... ma... oh, guarda, lascia perdere. Mi sembra di capire che discutere con te è impossibile." "Esattamente. Ah, comunque... lo so che lei licenzia tutte le sue assistenti perché vorrebbe convincere Pepper Pots a tornare. E la capisco." Lui si voltò a guardarmi, ma io rimasi con lo sguardo fisso davanti a me.

Il resto del viaggio proseguì in silenzio. Credo di aver trovato una persona che riesce a capire come penso.

Comincio a pensare che in qualche modo sappia leggere nel pensiero. Tony Stark sorrise. Interessante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27, 2022 ⏰

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