T'am.

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Pov's Chanel
Mi siedo su questo davanzale e aspetto, aspetto che venga sera per vederlo.
Già m so sfiastriat a sta cà dint, p chell cap e cazz re Viola.
Ho sempre avuto problemi di gelosia, ma a Ciro tengo troppo, ci ho sempre tenuto, e conosco solo questo modo per dimostrarglielo.
Mi sono sempre sentita inferiore a lui in qualche modo, in ogni cosa. Appena conosciuti ho imparato tutto da lui, e insieme a Francesco eravamo il trio perfetto, al quale avvolte si aggiungeva anche mio fratello Nazario. Vorrei che il mio unico problema ora fosse quale vestito mettere ogni sera, o quale drink ordinare per la millesima volta, o ancora avere un fidanzato che non fa parte della camorra, con il quale un giorno potermi costruire una famiglia.
Ma so che tutto questo sarà solo un sogno che rimarrà in un angolo remoto del mio cuore, insieme a tante altre paranoie.
Alla fine anch'io ho avuto il mio "happy end", che sarebbe Ciro. Un ragazzo problematico, camorrista, stronzo, strafottente, ma che mi ama, e io amo lui. Ci amiamo in un modo così violento e così profondo che a volte mi distrugge quest'amore, ma so che morirei per salvaguardarlo.
"M stai pensann?", sento la porta della cella aprirsi e finalmente vedo quella cap e cazz arrivare verso di me.
Mi lascia un bacio sulla bocca e mi porge una sigaretta appena girata da lui, ormai è un vizio.
"Chi t ric c stong pensann a te e non al Chiattillo? Guard c nun m song scurdat chell c aie ritt in mensa.", prendo la sigaretta dalla sua mano e scendo dal davanzale, mettendomi di fronte a lui.
"Ricm c stai pensann a chell mierd e omm e ij accir prim a te e aropp a iss.", mi sorride con fare sadico.
Alzo gli occhi al cielo e gli prendo con una mano la faccia, portandolo sempre più vicino al mio viso.
"Stong pensann sul a te, cap e cazz."
Mi guarda intensamente, mi mangia con gli occhi l'anima. E io lo lascio fare; ormai non ho più voglia di resistergli, è arrivato il momento.
In un attimo fa scontrare le nostre labbra, e vaffanculo alla sigaretta che tenevo in mano.
Con un balzo gli finisco in braccio e subito finiamo su quella specie di letto dove dovrei dormire.
"Ti voglio Chanel.", mi confessa guardandomi in un modo che non so spiegarvi. Con tale intensità e così tanto amore che rimando un attimo ferma, immobilizzata.
"Ti voglio Ciro.", non posso fare a meno di rispondergli.
Sorride e inizia a lasciarmi baci umidi sul collo, che io ricambio volentieri, fin quando non ci spogliamo a vicenda, e rimaniamo io con l'intimo e lui con i boxer.
"Mo bast.", affermo e capovolgo la situazione, mettendomi a cavalcioni su di lui e iniziando a muovermi sulla sua erezione, in modo molto lento, per farlo dannare.
"Cchiù fort amo'.", mi spinge con i fianchi per andare più veloce, ma io lo fermo e mi sposto, procurandogli un lamento.
Scendo con dei baci dal collo fino all'elastico dei boxer, che tolgo lentamente scoprendo il suo cazzo dritto, e lo prendo in mano, guardando Ciro dritto negli occhi.

Pov's Ciro
Cazzo..
Prende il mio cazzo in bocca e inizia a succhiare, prima piano, poi sempre più forte.
Io non riesco a resistere, e inizio ad ansimare spingendo la sua testa sempre più verso il mio cazzo, voglioso di più.
"T vogl rind e me Ciro.", afferma all'improvviso, e subito la faccio tornare sotto di me, entrando all'improvviso dalla sua entrata stretta e calda, procurandogli un urlo sorpreso.
"Mamma mij pccrè..", ansimo anch'io dietro di lei, spingendo sempre più forte.
Lei mi graffia la schiena, e io succhio i suoi capezzoli con avidità e gelosia.
"O Chiattil t fa sta accussì? Ah?!", la rimbecco, sfidandola. Dò spinte sempre più forti e profonde, e lei si contorce dal piacere sotto di me, facendomi eccitare ancora di più se possibile dentro di lei.
Non so come, ma all'improvviso è lei che sta sopra di me, e spinge forte la sua vagina sul mio cazzo, pulsante.
"E chell puttana e Viola t fa sta accussì? Sul ij pozz, sij l'omm mij!", mi prende il viso con forza e fa scontrare le nostre labbra.
"E tu si a donn mij Chanè, nun t'o scurdà.", gli stringo il sedere possessivamente mentre infilo il mio cazzo più velocemente nella sua fica.
Ad un certo punto il piacere si fa più intenso, e sento che sto per venire.
"Ahh, Chanè stong p venì.", ansimo più forte.
"Ahhh pur ij amo'.", mi segue lei.
E veniamo. Io vengo rilasciando il mio liquido dentro di lei con un urlo grottesco.
"T'am.", sussurro, sperando da una parte che lei non mi abbia sentito, non sapendo come avrebbe potuto reagire.
Infatti sembra non avere sentito, e mi lascia un bacio sulle labbra, per poi alzarsi e dirigersi davanti alla finestra.
Ora la luna le illumina la pelle, e giuro che non ho mai visto visione più bella di questa.
Le vado dietro rimettendomi le mutande e la avvolgo in un tenero abbraccio.
"T'agg sentit.", esclama rompendo il silenzio che si era creato.
"Fa fint e nient amo', t'agg itt c te rong tiemp e vogl ratt tutt o tiemp che tieng bisogn.", affermò lasciandole un bacio sul collo.
La sento sorridere e girarsi verso di me.
Fa strusciare i nostri nasi e sorride teneramente.
"Ti amo anch'io.", sussurra, come se quello fosse un segreto e dovesse rimanere tale.
Sorrido apertamente facendo vedere tutti i denti, e riprendo a baciarla.
Eh beh.. il seguito della serata ve lo lascio immaginare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2022 ⏰

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