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ғᴀᴄᴄɪᴀᴍᴏʟɪ sᴄᴏᴘᴀʀᴇ ᴄᴏsɪ̀ ʀɪsᴏʟᴠᴏɴᴏ ɪ ᴘʀᴏʙʟᴇᴍɪ ᴅɪ ᴄᴜᴏʀᴇ
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Mattia gli aveva chiuso la porta in faccia tre volte. Alla quarta si ritrovò impossibilitato a farlo solo perché Christian l'aveva bloccata col piede, nonostante il dolore provocato quando il biondo ci aveva provato lo stesso a chiuderla con forza.

Adesso i due si trovavano al centro della stanza; Christian, dopo un momento di stupore iniziale per le condizioni dell'appartamento che Mattia non aveva ancora sistemato, aveva iniziato a girare in tondo torturandosi le mani come era abituato a fare ogni volta che era agitato.

Mattia conosceva bene quel vizio del maggiore e conosceva anche tutti gli altri. Ma lo osservava inespressivo, gli erano pure finite le lacrime per tutte quelle che aveva versato sul cuscino e si era ripromesso che stavolta non avrebbe pianto davanti a lui.

«Hai intenzione di dire qualcosa o continuerai a girare fino a quando non scaverai un fosso nel pavimento?» gelo, il tono di Mattia era talmente freddo che Christian rabbrividì e si bloccò alzando lo sguardo su di lui.

«Mi dispiace Matti..» iniziò in un sussurrò con voce spezzata e il biondo vide passare davanti a se spezzoni della loro litigata.

Si era ritrovato a discutere con Christian molte volte per la sua abitudine di bere e fumare fino a star male, non era di certo la prima volta che Mattia se lo ritrovava davanti ubriaco. Ma quella sera era scoppiato. La rabbia repressa dentro di lui era esplosa quando, tornando nel suo appartamento dopo una lunga sessione di studio con Francesco che frequentava i suoi stessi corsi, aveva ritrovato quest'ultimo vuoto e del suo ragazzo neanche l'ombra. Christian era tornato solo ore più tardi da quella che doveva essere solo in innocua uscita con degli amici che non frequentavano il loro college e che quindi poteva vedere di rado, il problema però stava nelle sue condizioni. Non era ubriaco, Christian ubriaco era peggio di così. Ma l'odore che gli sentì addosso quando si era avvicinato a lui per baciarlo gli confermò che si era spinto ben oltre il fumare le semplici sigarette. Si era sentito tradito nel profondo, perché lui detestava tutto ciò. E quando glielo aveva spiegato con tono stizzito il moro aveva iniziato a protestare dicendo che non aveva alcun diritto di dirgli cosa fare perché non era di certo sua madre.

«Sono stato un coglione, perché ti ho rivolto parole imperdonabili senza neanche rendermene conto» Christian si stava avvicinando a lui e questo portò Mattia a indietreggiare.

«Non hai diritto di decidere per me!» gli aveva detto quella notte «Tu non puoi dirmi quello che posso o non posso fare»
Una lacrima bagnò la guancia di Mattia.
«Tu sei tutto per me Matti, sei il motivo per cui sono ancora qui e non perso da qualche parte con le persone più schifose della città» si perché il biondo aveva portato via Christian da un giro poco raccomandabile, uno di quelli difficili da abbandonare.

«Tu non vali niente per me! Niente che io non possa ritrovare facilmente da un'altra parte» aveva continuato quella notte il moro urlandoglielo praticamente in faccia e facendo scendere altre lacrime sul volto del biondo.
«Io ti voglio nella mia vita! Perché mi mandi in totale confusione con i tuoi modi di fare imprevedibili che mi fanno vivere col costante desiderio di sapere come reagirai ad ogni mia mossa» gli stava sussurrando invece adesso Christian, Mattia si ritrovava ormai con la schiena al muro e quel volto pieno di lentiggini troppo vicino al suo.

«Io ti odio! Ti odio perché sei così dannatamente invadente, perché mi tratti come se fossi la più pura tra le persone. Io non sono te Mattia, io non sono quel genere di persona»continuava a inveirgli contro il suo fidanzato quella sera, le guance arrossate e gli occhi lucidi.
«Perché l'hai fatto Chri? Mi avevi promesso che non mi avresti più distrutto, invece guarda come mi hai ridotto anche stavolta..» mormorò il più piccolo tra i due trattenendo i singhiozzi.
«La tua era una promessa, bugiardo!» si perché Christian glielo aveva promesso dopo la loro ultima litigata, glielo aveva promesso che non lo avrebbe più ridotto in mille pezzi.

𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐 •𝒁𝒆𝒏𝒛𝒐𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora