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ɪɴᴄɪᴜᴄɪ
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In studio si respirava aria di primavera, come avrebbe detto Lorella Cuccarini. Solo che era solo metà gennaio e a Roma c'era tutto tranne che prati fioriti e farfalle.

I ragazzi erano allegramente seduti ai loro banchi, pronti a registrare la prima puntata dal ritorno delle vacanze natalizie. Non entravano in quello studio da un bel po' e, seppur silenziosamente, tutti avevano ammesso che un po' gli era mancato.

Carola stava ballando, leggiadra e candida come la più pura delle colombe, si muoveva sulla punte come se fossero le più comode tra le scarpe di ginnastica e Mattia ancora non capiva come facesse.

La osservava in silenzio con un dolce sorriso in volto, quella era la sua migliore amica gente, sua sorella, mica la prima che vedevi in giro.

E Luigi di certo era della stessa opinione visto che la fissava incantato, le palpebre spalancata e un sorrisetto da ebete in volto che tutti puntualmente avrebbero poi commentato al rientro in casetta portando all'esasperazione il cantante che, volendosi dimostrare impossibile alla storia, finiva sempre col chiudersi esasperato in camera suscitando l'ilarità generale.

Ma il peggio arrivò dopo l'esibizione.

Maria De Filippi non si risparmiava per nessuno dei suoi amatissimi allievi, era un po' la preside bonaria e fin troppo impicciona della scuola che aveva di sicuro contagiato tutto il suo corpo insegnanti con i suoi modi di fare.

Il pubblico scoppiò in un applauso generale quando la conduttrice, alzandosi dalla sua fidata poltrona, aveva decretato che era ufficialmente il momento di fare un gioco. E che gioco gente.

Carola era tornata imbarazzata al suo posto, sperando vivamente che non fosse lei la protagonista stavolta, visto che Maria gliene aveva fatte passare abbastanza con i video sulla sua presunta storia con Luigi.

Mattia qualche minuto dopo avrebbe iniziato a sperare che la cavia in questione fosse proprio la sua migliore amica.

«Raimondo vieni al centro per favore, è arrivato il tuo momento» decretò la conduttrice con un sorriso, già pronta a gustarsi l'intera scena.

Il grande professionista di latino americano non se l'era fatto ripetere due volte e, quasi saltellando per la gioia e la curiosità, si era fiondato al centro dello studio rischiando di colpire la povera Celentano che già aveva iniziato a prendersi gioco di lui.

«Maria che succede? I nostri ragazzi si sono dati da fare durante le vacanze?» un sorrisetto di scherno apparve sul suo volto.

«Sarà stata l'aria Natalizia a renderli più frizzanti» questo era Rudy Zerbi che non si tratteneva mai dal fare qualche battutina.

«Peccato per te però, alla tua età non deve essere facile sopportare in silenzio» dove c'era Rudy c'era Anna Pettinelli, senza peli sulla lingua e sempre pronta a litigare col professore "rivale".

«Vedi che crudele Maria, io gli ho pure spedito un bellissimo regalo di Natale!» si era finto indignato l'unico uomo seduto tra i professori di canto.

«E che le hai regalato?» Maria doveva sempre infierire, altrimenti non sarebbe stata così brava nel suo lavoro.

«Un bellissimo cerchietto con le corna di renna e un naso rosso da clown per farla travestire da Rudolf» Rudy sorrise soddisfatto quando tutto lo studio scoppiò a ridere. Anna era già pronta a ribattere, ma Raimondo interruppe i due.

«Maria torniamo a noi che altrimenti questo gioco lo fanno a Natale dell'anno prossimo» sembrava un bambino capriccioso che voleva le caramelle.

«Allora Raimondo le regole già le conosci, è un gioco che hai già fatto» Maria era tornata a prestargli attenzione mentre sullo schermo gigante appeso in sala appariva il nome del gioco.

𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐 •𝒁𝒆𝒏𝒛𝒐𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora