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ғᴀᴄᴄɪᴀᴍᴏʟɪ sᴄᴏᴘᴀʀᴇ ᴄᴏsɪ̀ ʀɪsᴏʟᴠᴏɴᴏ ɪ ᴘʀᴏʙʟᴇᴍɪ ᴅɪ ᴄᴜᴏʀᴇ
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Se c'era una cosa che Dario amava fare era scommettere con i suoi amici su altri suoi amici. Era più forte di lui non poteva farci nulla.

Così quando quella mattina i suoi amici lo avevano sentito lamentarsi perché doveva dare 5€ a Guido non si erano stupiti più di tanto. Dario le scommesse le perdeva sempre.
L'allegro, ma strambo, gruppetto stava seduto ai tavoli della fidata caffetteria in cui si ritrovavano ogni mattina per fare colazione.

La situazione era questa.

Luca, ormai considerato da tutti l'animatore del gruppo, continuava a far ridere i suoi amici con le sue solite battute insensate che un ascoltatore esterno avrebbe considerato al limite della stupidaggine umana, ma che i suoi amici trovavano troppo divertenti.

Albe e Serena erano completamente distaccati dal resto del gruppetto perché si stavano dedicando a quella che tutti avevano considerato la "limonata mattutina" e no, non si parla di bevande.
La bionda aveva un costante sorriso sul volto quando era col suo ragazzo e nessuno li avrebbe mai disturbati in quei momenti.

Alex e Francesco, considerati i più calmi del gruppo, ascoltavano con un sorrisetto esasperato in volto Luca. L'unica che probabilmente rideva davvero alle sue battute era Rea, ma anche lei venne presto distratta da Nicole lasciando il ragazzo a sproloquiare da solo come un idiota.

Luigi e Carola erano nel loro mondo. I due, a differenza delle altre coppiette del gruppo, erano sempre stati i più discreti. Difficilmente li vedevi scambiarsi gesti d'affetto in pubblico, erano talmente esagerati che spesso nessuno di esterno credeva che stessero davvero insieme, ma i loro amici ci credevano eccome e semplicemente li trovavano dolci così per com'erano.

Il loro era un amore di sguardi, di parole mimate con la labbra e nascoste da occhi indiscreti; un amore di silenzi e sorrisi spontanei che dopo un po' avrebbero fatto vomitare tutti per la troppa dolcezza, ma ai diretti interessati andava bene così.

Poi vi era un trio alquanto bizzarro.
Dario, Guido e Sissi fissavano impazienti la porta della caffetteria in allerta, aspettavano con ansia il suono della campanellina attaccata all'uscio che indicava l'ingresso di clienti nel locale. E avevano i loro motivi.

Quella mattina infatti quando Sissi era arrivata nel locale aveva salutato il suo ragazzo con un bacio sulle labbra e si era aspettata di ricevere da lui le solite attenzioni, le meritate coccole che si scambiavano ovunque e che più volte avevano fatto storcere il naso a Francesco perché li ritrovava troppo stucchevoli per i suoi gusti.

Che Francesco avesse un livello di dolcezza pari a zero era risaputo, ma che loro fossero leggermente appiccicosi era un dato di fatto. Quella mattina però Dario sorprese la sua ragazza, perché letteralmente la ignorò.

Continuava a tenere lo sguardo su quella porta e lo spostava solo quando parlava Guido, gli rivolgeva un veloce cenno, e tornava a riposarlo sull'ingresso mentre lo ascoltava parlare.

«Mi spiegate che succede?» aveva chiesto per la terza volta la ragazza osservando perplessa il suo fidanzato e l'amico.

«Shhh» inveì Guido che non voleva distrazioni.
«Stiamo aspettando Christian e Mattia» spiegò velocemente il riccio, mossa avventata che aveva scatenato il putiferio.

«Mattia e Christian? Perché verranno?» aveva chiesto con impeto Luigi sporgendosi verso di loro e quindi necessitando la sua risposta e la loro attenzione.

«Hanno chiarito?» questa era Carola che si trovava nella stessa situazione del suo ragazzo.

«Chiarito? Perché hanno litigato?» Albe come al solito era il meno informato del gruppo, ma nessuno gliene faceva una colpa.

𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐 •𝒁𝒆𝒏𝒛𝒐𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora