ᴠɪɪɪ (1/2)

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sᴛʀᴀɴᴏ, ᴍᴀ ᴀᴛᴛᴇsᴏ, ᴇᴠᴇɴᴛᴏ
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18 maggio 2030

Casa Stefanelli-Zenzola era in subbuglio. Vi era un vociare confuso di voci femminili che già stavano facendo nascere in Christian un assillante mal di testa.

Esso, legato all'ansia che lo attanagliava da giorni, lo costrinse ad alzarsi dal comodo divano grigio su cui era scompostamente seduto per mettersi a gironzolare nella stanza.

La porta finestra che dal salotto dava al balcone era completamente spalancata e si scorgevano Alex, Dario e Guido che parlottavano tra loro mentre il noto ballerino di classico fumava una sigaretta.

Avrebbe tanto voluto poter stare lì a parlare con loro, completamente estraneo da quel caos e disinteressato dall'evento imminente. Ma non poteva di certo assentarsi da quel matrimonio, visto che il matrimonio era il suo.

Si gente, Christian Stefanelli era prossimo a nozze e questo era stato spiattellato su tutti i giornali di gossip esistenti vista la fama del ballerino.

E ovviamente un po' di merito lo si poteva attribuire anche all'altra parte della coppia...forse anche più di "un po' " visto che si trattava di Mattia Zenzola.

Vincitore del campionato mondiale di latino.
Vincitore di amici nell'edizione del 2022 e vincitore di molti altri concorsi e competizioni che Christian ricordava solo perché ogni tanto era costretto a spolverare tutte quelle coppe che stavano sulle loro mensole in salotto.

Quel ragazzo biondo dagli occhi azzurri tanto amato e famoso per la sua danza era però, prima di tutto il resto, il suo ragazzo da circa 8 anni e meritava un premio anche lui per aver sopportato quel carattere permaloso e permanentemente fanciullesco per così tanto.

Ed era anche arrivato a chiedergli di sposarlo circa un mese prima, quindi diciamo che non si poteva più tirare indietro ormai.
Non che volesse farlo, anzi.

Desiderava che arrivasse quel giorno già dalla prima volta che l'aveva visto, inconsapevolmente forse, ma lo desiderava.

Solo che quando aveva messo a Mattia l'anello al dito, ridacchiando poi quando il suo fidanzato gli aveva mostrato la medesima scatolina che teneva lui in tasca aspettando che fosse il moro a fare il primo passo, non aveva pensato alla confusione che avrebbero creato.

In un mese Christian si era ritrovato a fare praticamente da autista a sua sorella e alle sue amiche mentre loro, che inizialmente dovevano accompagnarlo solo per dargli dei consigli, sceglievano direttamente tutte le decorazioni per il matrimonio.

Volevano decidere loro anche il colore del suo abito tanto erano fissate. Per fortuna quello stesso abito era stato prima approvato dal moro e poi dal resto del gruppetto, ma la giacca nera dai dettagli in viola scuro giaceva già sulla poltrona dimenticata da tutti.

Sentiva troppo caldo, aveva le mani sudate per l'ansia. Alex, suo testimone, si avvicinò a lui e iniziò a sistemargli per la terza volta il colletto della sua camicia lilla che ancora, per fortuna, non era stato stretto dalla cravatta nera.

«Stai tremando..» constatò il cantante, diventato ormai famoso e autore di innumerevoli dischi, con il solito tono divertito che lo contraddistingueva già da giovane.

«Lo so Ale, non sei d'aiuto» Christian sospirò pesantemente e cercò di calmarsi prendendo profondi respiri. Ci mancava solo un attacco d'ansia in quel momento.

«Chri dove hai messo la cravatta?!» questa era Serena, accompagnata da sua sorella Alexia, che si erano proclamate insieme a tutte le altre le damigelle.

𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐 •𝒁𝒆𝒏𝒛𝒐𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora