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ᴛʜᴇ sᴇᴠᴇɴ ᴅᴇᴀᴅʟʏ sɪɴs
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Il mondo è da sempre stato popolato da una società di peccatori. Gli uomini dagli albori della loro vita hanno  ceduto agli innumerevoli vizi che il mondo ha offerto loro e lo hanno fatto con la convinzione che ciò che stavano facendo non fosse in realtà sbagliato.

Forse per provare in modo ancor più disperato questa loro tesi, o forse con l'unico scopo di dare la giusta importanza alle cose, gli uomini scelsero di elevare, tra gli innumerevoli vizi, sette peccati primordiali.

Essi sono comunemente noti come I 7 Peccati Capitali o, più correttamente, I 7 Vizi Capitali.

7 giovani, la cui vita è sempre stata per loro dedita a rincorrere tali vizi per soddisfare poi semplicemente i loro innumerevoli piaceri, finirono col raffigurare l'essenza stessa di essi.

Sono 7 peccatori dall'età che ormai supera persino le leggi del tempo. Essi esistono sin da quando è esistito il mondo e probabilmente si estingueranno con esso.

Perché fin quando vi è vita, fino a quando vi saranno esseri viventi, essi incorreranno nei vizi.

Questi 7 dall'aspetto perennemente fanciullesco e dai tratti divinamente perfetti, sono consapevoli dunque di vivere in una società di peccatori e di rappresentarla a pieno.

Ciò che distingue loro dagli altri comuni uomini però è semplicemente la conoscenza e l'accettazione di ciò che la vita ha sempre offerto loro.

I 7 si son dunque abbandonati al loro peccato ma, in egual modo, riescono a controllarlo. Sono sudditi e sovrani del loro stesso animo e ciò li manda completamente in estasi.

Sono 7 peccatori dalle caratteristiche più disparate, dall'animo corrotto da un qualcosa che non possono controllare ma che non li spaventa.

Sono ovunque e da nessuna parte.
Presenti in tutti gli uomini anche se essi non ne sono consapevoli e, per primi, hanno scelto il loro peccato e deciso che avrebbero portato tale influenza ovunque e in qualsiasi tempo.

Lo promisero e ancora oggi tale giuramento rimane ed è l'unico motivo che li spinge ad avere contatti col mondo.
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Ira --» s. f. [lat. īra]
𝐼𝑙 𝐷𝑟𝑎𝑔𝑜.

Christian era l'𝐼𝑟𝑎, un desiderio disordinato di vendetta che in quanto tale è male, e, se abituale, viene considerato vizio, uno dei sette vizi capitali.

Christian veniva costantemente sopraffatto da tale sentimento e altro non poteva fare se non restare inerme e assorbirlo dentro di se.

Il ragazzo però non diveniva preda dell'𝐼𝑟𝑎, perché lui era l'𝐼𝑟𝑎 stessa.

Lui era quella forza rabbiosa che cancella qualunque freno inibitore e ti porta a scagliarti contro chiunque pur di difendere quel misero pensiero che si è insediato nel tuo cervello.

Christian era l'𝐼𝑟𝑎. La collera che rivolgi a te stesso quando ti autoconvinci di non aver realizzato nulla nel mondo, di non valere abbastanza.

E allora ti chiudi in stanza, in quelle quattro mura che seppur colorate e piene di ricordi a te sembreranno sempre spoglie, e punisci te stesso perché nessuno più di te è colpevole del fallimento del tuo destino.

𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐 •𝒁𝒆𝒏𝒛𝒐𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora