Capitolo 61 - Sotto la Pioggia

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L'intenso rumore della pioggia cadere sul terreno e ribalzare sugli alberi raggiunge l'orecchio di Nora che apre lentamente gli occhi e si stiracchia ancora distesa per terra sulla stoffa dentro la caverna.

Dal rumore sembra che Dalion avesse ragione... sembra peggiorata rispetto a ieri.

Con un colpo di reni si alza in piedi e si infila gli stivali per avvicinarsi all'ingresso della caverna, superando la sagoma leggermente curva in avanti di Dalion che dorme tranquillo accanto ad una roccia.

Il timido sole del mattino è completamente oscurato dalle nuvole grigio scuro e in mezzo ai tronchi degli alberi non riesce a scorgere una singola creatura abbastanza impavida da spostarsi dalla sua tana.

Anche lei preferirebbe fare come loro e rimanere al caldo e protetta dalla caverna, ma deve raggiungere la cima della montagna e incontrare quella misteriosa persona quanto prima.

«Kanae...»

Nora riflette sul nome dell'Erede della Superbia mentre osserva la natura incontaminata davanti a sé.

Con un respiro profondo, cammina lentamente verso l'interno e raggiunge Dalion disteso vicino al focolare ora privo della fiamma.

«È mattina, sveglia»

In assenza di risposta, Nora si accovaccia e osserva lo sguardo addormentato del ragazzo appena coperto dai capelli.

«Hey, sveglia!»

Lo scrolla dolcemente in un tentativo di svegliarlo. Prova un'altra volta, poi di nuovo aumentando d'intensità ogni volta.

Seccata, la sua mano destra comincia a brillare di luce gialla illuminando le pareti della caverna mentre deboli scariche azzurre si propagano sul suo dorso.

Lentamente avvicina la punta dell'indice verso il viso di Dalion ma, poco prima di toccargli la guancia, si ferma e interrompe il flusso di energia.

Ha fatto la guardia tutta la notte, lasciamolo riposare.

Sistema dentro gli zaini le loro cose e, abbastanza facilmente, carica il suo corpo addormentato sulla schiena per poi uscire dalla caverna alle prime luci del mattino appena visibili attraverso la fitta pioggia e le nuvole scure in cielo.

Mentre cammina a passo spedito attraverso la foresta cercando di seguire quanto più accuratamente possibile la mappa che tiene in mano, una leggera nebbia accarezza le fronde degli alberi conferendo a quel luogo un aspetto tanto misterioso quanto inquietante.

Il rumore della pioggia e dei suoi passi echeggia per diverse ore e il sole ha ormai raggiunto il suo apice in cielo quando sente in mezzo allo scrosciare della pioggia degli acuti sibili che sovrastano il rumore circostante. Delle creature come lucertole lunghe un metro e grigie come il piombo spuntano dai cespugli e dalle fronde degli alberi muovendosi sulle quattro zampe intorno al tronco.

Nora osserva con preoccupazione e timore i rettili mentre i loro occhi brillano di blu intenso insieme alla cresta sul dorso.

«Dalion! Svegliati immediatamente o ti fulmino!»

Comprendendo le chiare intenzioni violente di quelle creature scrolla violentemente il ragazzo per svegliarlo ed estrae il pugnale.

Merda!

Senza ricevere alcuna risposta, Nora mantiene lo sguardo fisso sulle strane creature che ricambiano come in un duello.

Improvvisamente una delle lucertole emette un sibilo acuto e sinistro e inizia a brillare di luce azzurra. In quel momento le altre lucertole la seguono e la pioggia inizia a scendere in modo innaturale.

Il Mondo della Farfalla - Parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora