Capitolo 75 - Il Gelido Morso della Neve

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I passi sordi di Nora e Qiyan sul nevischio vengono soffocati dal vento gelido della montagna che penetra nelle loro ossa nonostante siano ancora ai suoi piedi.

Lo sguardo determinato di Nora scruta le prime tracce di neve davanti a sé mentre il sentiero comincia a svanire lentamente sotto la coltre bianca.

«Cazzo che freddo! E ho pure i vestiti pesanti!»

«E con questo vento non credo riusciremo ad accendere un fuoco. Niente carne per un po'»

Nonostante stessero camminando quasi l'una accanto all'altra, le loro grida si ergono a malapena sopra il vento che ulula in lontananza.

«Sai quanto è alta la montagna?»

«Non ne sono certa, ma deve essere alta almeno ottomila piedi»

«Bene!»

Con un grugnito Nora affonda lo stivale in una decina di centimetri di neve, mentre l'altro cerca di fare presa su una leggera sporgenza rocciosa.

Qiyan segue a ruota strofinandosi le braccia energicamente e con una certa goffaggine sale sulla medesima sporgenza facendosi aiutare da Nora.

«Andiamo, muoviti! Eri ben più agile quando volevi rubarmi i soldi»

«E piantala! Non mi muovo bene quando ho freddo!»

«Dice quella che fa il bagno nell'acqua gelida!»

«Non è la stessa cosa!»

Nora e Qiyan si scambiano un paio di frecciatine e riprendono a salire lungo un sentiero ormai completamente coperto dalla neve che inizia ad arrivare a sopra la caviglia.

I minuti passano lenti e strazianti e i primi segni di fatica cominciano a farsi sentire. Il respiro affannato delle due ragazze viene completamente sommerso dal fischio del vento; perfino i loro movimenti paiono più lenti.

«Quanto tempo è passato da quando siamo partite?»

«Non saprei, un'ora? Due?»

Nora intravvede a malapena la figura di Qiyan confondersi a pochi metri di distanza da lei in mezzo alla tempesta e alla neve.

Nora si ferma un momento per farsi raggiungere nonostante il freddo, ma Qiyan comincia a camminare appena più a sinistra, finendo in un punto diverso.

L'ho pagata per venire con me, se le succedesse qualcosa di grave non me lo perdonerei.

«Riesci a vedermi? Sono qui!»

Urla con tutta l'aria che ha in corpo aiutandosi con le mani a cono davanti alla bocca. Una piccola nuvola di vapore si libra nell'aria e viene immediatamente inghiottita dal vento gelido della montagna.

La sagoma di Qiyan si ferma improvvisamente e riprende a camminare verso di lei con lentezza innaturale dopo pochi secondi.

«Ti vedo, ti vedo! Quanto manca ancora?»

«Non lo so, non si vede nulla! Riesci a muoverti?»

«A malapena. Ecco perché non volevo venire!»

«Fammi provare a creare una fiamma! Forse riusciamo a riscaldarci!»

Nora respira profondamente per concentrarsi e incanalare l'Energia dello Hil. L'aria fredda nel naso e nei polmoni le fa male, come versare alcool su una ferita aperta. L'aria intorno a loro sembra quasi aver raggiunto diversi gradi sotto lo zero, ma Nora continua a concentrarsi per cercare di far nascere una fiamma e riscaldarsi anche di un solo grado.

Ma l'Energia non riesce ad incanalarsi dentro di lei. Non riesce a richiamarla e ad entrare in sinergia con essa. Gocce di sudore freddo si congelano sulla sua fronte e il panico inizia ad impossessarsi di lei.

«Perché non riesco?! Un fuoco, voglio solo una fiamma!»

In quel grigiore che le circonda il caratteristico bagliore rosso di quell'Energia non si sviluppa, come un accendino che non riesce ad accendersi.

«Merda! Dobbiamo trovare un riparo!»

«Dobbiamo tornare indietro, ecco cosa! Muoviti!»

Tra gli ululati del vento e lo scricchiolio della neve simile a rumore bianco alle loro orecchie, Qiyan grida alla ritirata, ma Nora non si muove. Se guardassero in giro, potrebbero trovare un cantuccio o un rifugio dove ripararsi dalla tempesta e recuperare le forze. Non ha idea se ha abbastanza energie per discendere la montagna.

«Non faremo in tempo a scendere!»

«Se proseguiamo moriremo, se torniamo indietro abbiamo una chance! Sbrigati!»

Qiyan faun paio di passi brevi e pesanti e afferra il polso di Nora con mano tremolantedal gelo che, sebbene insoddisfatta, decide di dare ragione alla ragazza che l'ha guidata finora e scendono dalla montagna.

I minuti scorrono in un tempo che sembra essere immobile mentre continuano a camminare in discesa ancora più lentamente di quanto non siano salite, tastando il terreno davanti a loro per evitare di cadere o scivolare giù.

Se cadiamo adesso, siamo pressoché spacciate!

La bufera imperversa sempre più forte intorno a loro, fino a quando anche le loro grida diventano difficili da udire e le loro figure appena distinguibili da nemmeno un metro di distanza.

«Non mollare la mano!»

«D'accordo!»

Mentre camminano con il braccio in avanti a riparare i loro occhi dalla neve e dal vento, le loro gambe ormai si muovono in automatico, passo dopo passo. Quanti passi hanno fatto o quanto lunghi sono informazioni che nemmeno loro sono in grado di fornire. Tuttavia, continuano a camminare in discesa, nella speranza di raggiungere i piedi della montagna e rivedere le barriere in legno che hanno scavalcato con estrema facilità.

A ogni passo in avanti che fanno, Nora sente le sempre più deboli gambe faticare a camminare attraverso la neve alta fino al ginocchio. Lo stomaco diventa turbolento e una sensazione di nausea cresce dentro di lei.

Come prova a guardare davanti a sé, sente gli occhi cominciare lentamente a farsi pesanti.

«Hey, siamo arrivati? Dove siamo?»

Come apre la bocca sente la propria gola attraversata da gelide lame di rasoio e riesce a malapena a pronunciare chiaramente quelle parole, senza ricevere alcuna risposta in mezzo al fischio assordante del vento.

Prova a chiamare di nuovo. Solo l'ululato del vento sembra rispondere alla sua chiamata.

«Dove sei? C'è nessuno?»

Il braccio sinistro con cui si ripara il volto si fa anchilosato e pesante. Lascia cadere le braccia per farle riposare e vede Qiyan davanti a lei, mezzo metro più avanti, chinarsi in avanti. Davanti a lei una chiazza giallastra di vomito.

Dobbiamo sbrigarci!

«Sei ancora viva? Muoviti!»

Osserva la ragazza girarsi verso di lei con le ciglia e le punte dei capelli ricoperte di ghiaccio e brina mentre muove la bocca per parlare, ma Nora non riesce a capire quello che dice.

Stringe gli occhi per cercare di capire cosa stia dicendo, ma la figura di Qiyan inizia a ondeggiare davanti a lei come un pendolo

«Stai bene?»

Nora pronuncia sottovoce quelle parole e improvvisamente sente la gravità avere la meglio su di lei come cade all'indietro su un soffice letto di neve.

Merda! Dove sono caduta? Devo rialzarmi, però è così morbido e caldo qui. Sono stanca, magari ne approfitto e mi riposo un momento per recuperare le forze...

Lentamente gli occhi di Nora si fanno pesanti mentre intravvede una figura chinarsi verso di lei poco prima di chiudere completamente le palpebre.

Mamma...

Dalion...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 13, 2022 ⏰

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