A mattino inoltrato, quando le quotidiane abitudini della gente sono ormai iniziate a pieno regime, il rumore sordo dei passi di Nora e Dalion improvvisamente si ferma una volta davanti ad un ampio edificio dagli alti muri rossi come li ha visti nelle svariate città della nazione, ammirando un enorme stendardo raffigurante il simbolo di Teros, una specie di ingranaggio grigio scuro che fa da contorno ad un intricato disegno azzurro circolare che ospita tre cerchi rossi, pigramente immobile in assenza di vento.
Da oltre le mura è già possibile sentire versi gravi e maschili assieme al rumore acuto di lame che si incrociano.
«Deve essere questo il posto. Andiamo?»
Con un cenno della testa di Dalion, i due si avviano verso il largo portone della struttura e, con un leggero gracidio, le due ante si aprono verso l'interno di un cortile dove svariati uomini si muovono agilmente brandendo spade metalliche.
Davanti a quello scenario, Nora ricorda vivacemente la vecchia Accademia che ha frequentato quando era appena finita in questo mondo e non riesce a fare a meno di notare le differenze con questa.
Mentre nell'altra Accademia vigeva ordine e lo studio era accompagnato dall'odore delle aule e del cortile in erba, questa brilla con le sue scintille e i suoi studenti vengono forgiati nella disciplina e nel sudore.
Persino Nora vede che la tecnica e la ferocia con cui gli studenti si scambiano i colpi con spade, lance e altre armi sono anni luce da quelle di Adalac.
Non appena Nora distacca lo sguardo dai campi di allenamento, si avvicina da una donna piuttosto giovane in abiti non adatti al combattimento.
«Scusi, lei non è una studentessa, vero?»
«No, infatti, sono una addetta alla catalogazione dei vari documenti»
Gli occhi nocciola della donna brillano alla luce delle scintille in forte contrasto con la pelle chiara su cui poggiano dei lunghi capelli rossi.
«Siamo appena arrivati, volevo sapere se c'è qualcuno con cui posso parlare per chiedere informazioni su questa Accademia»
«Assolutamente. Potete pure aspettare qui, cerco qualcuno disponibile»
Dopo un lieve inchino, sistema la pila di documenti che regge con entrambe le mani e si allontana leggera oltre una doppia porta in legno dall'altro lato del cortile.
I minuti scorrono lenti sotto il rumore delle spade metalliche e Nora osserva come sotto ipnosi quelle persone combattere con movimenti fluidi e precisi, quando un suono di passi non particolarmente diversi dagli altri per qualche ragione attirano la sua attenzione. Come si gira a guardare, ogni pensiero si ferma improvvisamente non appena scorge con la coda dell'occhio un volto pericolosamente familiare dai capelli rosso scuro e raccolti in lunghe trecce.
Paura, rabbia e angoscia crescono dentro di lei a ritmo insostenibile. Si gira rapidamente verso quel volto, senza però riuscire più a trovarlo in mezzo alla folla di studenti che si allenano prima eleganti, ora selvaggi.
La sua testa diventa confusa ogni secondo che passa e comincia a guardarsi intorno nel panico.
Come è possibile?! Era davvero lui?! Perché è qui?! È perché l'altro Esploratore è morto?! Lasciatemi in pace! Perché mi vogliono a tal punto?
Pensieri e ipotesi rimbalzano nel suo cranio come frammenti in una esplosione, culminando in un fastidioso fischio acuto che le fa male alla testa.
«Nora, che cos'hai?»
Dalion osserva preoccupato Nora che si guarda freneticamente intorno con l'espressione di una persona a un passo dalla morte, attirando lo sguardo intimorito di alcune persone non impegnate negli addestramenti.
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Il Mondo della Farfalla - Parte 2
FantasyDopo aver raggiunto la Sequoia di Satlimat, Nora e Dalion riprendono il loro viaggio verso l'Erede della Superbia alla ricerca di un modo per poter rompere la barriera che la separa dall'Ambrosia per salvare la madre. Tuttavia la strada è irta di os...