Capitolo 64 - Il Ricordo della Fortuna

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La locanda pare come divisa in due: da una parte la sala colma del suono di gente che mangia e di posate che cozzano, dall'altra il bancone precipitato in un'atmosfera silenziosa e tetra.

«Siete forse impazziti? Nessuno va sulla cima di quella montagna!»

La voce decisa e impaurita dell'uomo baffuto risuona leggera affinché solo Nora e Dalion potessero sentirlo.

«Affatto! Devo assolutamente andarci!»

Nora risponde all'uomo con decisione mentre butta giù il primo sorso di sidro.

«Non puoi essere seria! C'è un Erede del Peccato lassù!»

«È proprio da lei che dobbiamo andare. È estremamente importante che la raggiunga»

Si lecca via la schiuma dal labbro sotto lo sguardo sconvolto dell'uomo.

«Ragazzina, lo sai cosa stai dicendo? Se volete una camera, da bere o da mangiare va benissimo, ma per una cosa simile chiedete a qualcun altro. Ho un posto da gestire io, ci tengo alla vita»

Con improvvisa irruenza l'uomo interrompe l'argomento senza fornire alcuna informazione per poi voltare le spalle a Nora per pulire dei bicchieri e dei piatti.

Senza nulla in mano, Nora finisce di bere la birra in un colpo solo mentre si avvia verso le scale e la propria camera.

«Grazie per la birra»

Tornati in stanza, Nora si distende sul letto sospirando pesantemente.

«Che razza di reazione. È davvero così pericolosa quella Kanae?»

«Non sono sicuro che chiamarli per nome sia la cosa migliore, ma non posso biasimarlo. Di quei pochi che sono riusciti a raggiungere la cima della montagna dove risiede, ho letto che solo tre persone sono tornate indietro vive e con ancora la sanità mentale intatta. Se la causa è l'Erede o la montagna stessa, nessuno lo sa»

Nora deglutisce difficoltosamente quella poca saliva che ha in bocca e si alza per sedersi al lato del letto.

«E quelli che sono tornati? Che hanno detto?»

«Non ne ho idea. Ho sentito che i primi due sono ormai morti per l'età, mentre il terzo è ancora vivo ma non ha voluto raccontare niente del suo viaggio»

«Chissà che è successo... ah!»

«Ah?»

Nora emette un verso di sorpresa, come avesse realizzato qualcosa.

«Avremmo potuto chiedere al tizio bancone se qualcuno dovesse andare a Munbeng, ma immagino che abbia molta voglia di chiacchierare con noi da come ha reagito»

«Molto probabile»

La discussione raggiunge velocemente un punto morto, dove l'unico rumore pare essere quello dei loro stessi respiri.

Passano i minuti e Nora ne approfitta per usare una piccola vasca d'acqua situata in un'altra area della locanda per togliersi il fango di dosso e mettersi dei vestiti asciutti. Lava i vestiti con dell'acqua e, tornata in stanza, usa l'Energia dello Hil come fosse una stufa di calore per asciugarli.

Improvvisamente, Nora spezza quell'atmosfera silenziosa con una domanda incredibilmente ingenua quanto semplice.

«C'è una Gilda qui a Mariel? Magari c'è qualcuno come te che ci saprà dare delle informazioni»

Dalion si appresta a rispondere, ma si interrompe da solo e si porta una mano al mento, mostrando uno sguardo pensieroso.

«Sai che non lo so? Aspetta un minuto»

Il Mondo della Farfalla - Parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora