Capitolo 72 - Strade Separate

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Nora e Qiyan escono dalla stanza e al brusio del vociare del corridoio si aggiunge un lungo sospiro di tensione uscire dalle labbra della ragazza dai capelli neri e dagli occhi topazio.

«Quindi... che si fa? Andiamo ora? Conosco le strade e i nascondigli migliori»

«No... per adesso ho bisogno di riflettere e di prepararmi. Dopodiché, partiremo»

Lo sguardo sconsolato di Nora poggia per terra mentre inizia a camminare lentamente senza meta, lasciando Qiyan indietro e confusa che la segue furtivamente.

«Dimmi, quel ragazzo è lo stesso che ho visto quando eri nel boschetto vicino al confine?»

«Non lo neghi nemmeno più ora?»

«Giammai! Ero a raccogliere bacche e ho visto la scena. Giuro su Mahzan che sono innocente»

«Chiunque sia, non lo conosco»

«Come sarebbe a dire... in ogni caso, se hai problemi con lui fammelo sapere! Per quindici monete d'argento ti cerco un bel ragazzo di Munbeng! Che ne dici?»

«Stai mai zitta? Lasciami pensare un attimo»

Ammutolita, Qiyan si ferma sul posto e osserva Nora allontanarsi lentamente.

«Come vuoi... ma che ha quella là?»

Con un brontolio gira i tacchi e inizia a camminare nella direzione opposta, mentre Nora continua la sua silenziosa camminata e raggiunge uno dei cortili dell'Accademia dove le grida degli allievi riempiono l'aria durante l'allenamento con spade a due mani.

Osserva la grinta nei loro sguardi e la loro determinazione nei loro movimenti e vari pensieri turbinano nella sua testa.

Perché si allenano così intensamente? Perché combattono così ferocemente? Non mi è sembrato sentire nulla su una guerra, ma allora perché?

Nora continua a camminare lungo il patio mentre il suono delle lame che si incrociano inframezza i suoi pensieri.

Senza rendersene conto, i suoi passi la conducono in un ristretto cortile silenzioso, lo stesso dove giorni prima ha conversato con il Gran Maestro.

L'aria immobile le dà fastidio da respirare. La mancanza di rumori e di persone la calma e la irrita nello stesso momento.

«Mi sento uno schifo»

Dando un calcio ad un ciuffo d'erba, Nora si rende conto di non essere da sola in quel cortile.

«È il senso di colpa? È la vergogna? Pare non abbia dunque ancora trovato la risposta»

La voce severa del Gran Maestro rimbomba nel cortile mentre i suoi passi lentamente affondano nell'erba.

«Ma perché non ti fai i cazzi tuoi? È colpa tua, quindi taci»

Nora cerca invano di riprendersi e di mostrare del decoro, ma le emozioni prendono il sopravvento.

«Non sono io ad aver mentito ad un compagno di viaggio. In ogni caso, pare non abbia ancora trovato la risposta che cerchi. Sei più brava di molti allievi, eppure ognuno di loro conosce la risposta. Che peccato...»

«Di cosa stai parlando?! Anche ieri hai parlato di risposta lì, risposta qui! Come posso trovare una risposta se non conosco nemmeno la domanda?! Smettila di parlare per indovinelli!»

Stremata, Nora alza la voce fissando l'uomo negli occhi con volto contratto dalla rassegnazione.

Ad un tratto l'uomo solleva una tazza fumante alla bocca e, finito di sorseggiare, emana un sonoro sospiro.

Il Mondo della Farfalla - Parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora