«Non capisco...»
La voce inquieta di Dalion le fa quasi più male delle gambe, ma continua a spiegare e a dire la verità mentre l'uomo ascolta pazientemente e concentrato.
«Non c'è da capire. Nemmeno io so cosa sia successo, un giorno stavo tornando a casa e sono stata investita da una metropolitana, quando una voce, un dio o qualunque cosa fosse, mi ha mandato qui»
«E per qui intendi... vicino al lago?»
Senza dire una parola, Nora annuisce alla domanda del Gran Maestro.
«Nora, non stai bene! Sei ferita gravemente e il dolore ti sta facendo delirare»
«La gamba non -ahia- c'entra nulla! O vorresti dirmi che stavo mentendo quando sono entrata alla Gilda per la prima volta? Cazzo, l'unica volta che ho visto parlare di Gilda era in un libro e in qualche videogioco»
Nora si sfoga per soffocare il dolore cercando di mantenere un basso tono di voce, buttando in mezzo termini sconosciuti a persone di questo mondo.
In quel momento Dalion sembrava stesse per ribattere, ma si ferma improvvisamente.
«Ora ricordo... non sapevi nemmeno cosa fosse un Esploratore o una Scheda...»
Il volto di Dalion lentamente realizza la situazione e la sua espressione muta in modo incomprensibile a Nora.
«Stai dicendo sul serio?»
In quel silenzio della stanza tutto quello che Nora fa è annuire, conscia del peso che ha quella conferma.
«Ammesso che ti creda, non hai risposto alla mia domanda iniziale. Perché hai aggredito il mio allievo»
La voce tonante del Gran Maestro interrompe l'atmosfera riempiendo la stanza del suono sordo delle dita che tamburellano sul metallo.
«È una storia lunga...»
«E allora falla corta»
Titubante, Nora lentamente inizia a brillare di luce magenta e versi di sollievo e dolore sfuggono dalle labbra.
«Dunque... in quel cortile mi era sembrato di vedere una persona legata ad un trauma subito, sono andata nel panico e ho reagito inconsciamente. Il resto te lo hanno detto»
«Tutto qui?»
«Tutto qui un cazzo! Non sono affatto abituata a traumi e violenza! Penso che quasi nessuno nel mio mondo lo sia! Tutto quello che volevo fare era recuperare la cura per mia madre e tornarmene a casa e in questo momento non so come fare nessuna delle due! Per quello voglio raggiungere la montagna!»
Nora sfoga la propria seccatura con tono disperato interrompendo il discorso con dei lamenti di dolore mentre la ferita al tendine lentamente si rimargina.
«Capisco. Non condivido, ma capisco. Non ti hanno addestrato a sufficienza»
«Come?»
«Il tuo sguardo. I tuoi occhi avevano paura di qualcosa, ma non di me o dello scontro. Temevi dunque questa persona»
Il tono dell'uomo si fa più tranquillo e Nora respira con un leggero sollievo, rispondendo senza bisogno di parlare o gesticolare.
«Quindi sei davvero la causa degli scontri alla Capitale»
«Credevo lo sapessi già!»
«Lo sospettavo. Prima mi hai dato conferma, ma ora ne sono certo. Mi ricordi Sonia»
Il sentire quel nome familiare uscire dalla bocca dell'uomo fa sussultare Nora che per tutta risposta stringe i denti dal dolore dal movimento improvviso.
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Il Mondo della Farfalla - Parte 2
FantasyDopo aver raggiunto la Sequoia di Satlimat, Nora e Dalion riprendono il loro viaggio verso l'Erede della Superbia alla ricerca di un modo per poter rompere la barriera che la separa dall'Ambrosia per salvare la madre. Tuttavia la strada è irta di os...