Guardo Jean, dormire per un'altro paio d'ore, la guardo attentamente.
"Mh....." penso a cosa dovrei fare.
Faccio apparire lo schermo con la sua scheda e passo lo sguardo da l'una all'altra.
"Cos'hai?" Dice mio fratello venendomi vicino.
Lo guardo afflitta "Marco" dico come una bambina.
"Cosa?" Dice divertito.
"Prima cosa: le gambe non mi reggono più" crollo tra le sua braccia "cavolo è un po in ritardo il cedimento, seconda cosa: ho perso un altro anno di vita, se vado avanti così tra due anni sarò morta di nuovo e terza cosa: non so cosa fare con lei, la riporto a casa sua, sempre ammesso che ce l'abbia o la porto alla villa, dove sarà al sicuro, al caldo e non combatterà?" Dico gesticolando.
"Ed è questo che ti preoccupa?" Dice divertito.
"Certo! Se vi viene uno stimolo e cerca di uccidere gli altri bambini? Ho comprato quella villa per proteggerli, non per farli uccidere tra di loro" dico cercando di rimettermi dritta, barcollo per un attimo e perdo di nuovo l'equilibrio.
"Twinkle twinkle little star,
Non mi rego in piedi neanche a sognar" canticchio divertita, cerco di tornare normale rimettendomi in piedi, saltello, faccio un giro su me stessa "ora forse ce la posso fare, oh cielo che ore sono?" Dico guardandomi intorno
"Sono le 14.30 Angel" dice Chris sorridendo.
"Bene allora vediamo di andare tutti alla villa okey?" Dico guardando gli altri, apro un portale tutti passano "Chris tu vuoi venire?" Lui rifiuta gentilmente ed entro anch'io nel portale.
Appariamo nella grande cucina vuota "mamie ci sei?" Dico affacciandomi alla porta.
Nessuna risposta "ragazzi perfavore seguitemi" camminiamo per i lunghi corridoi in silenzio, arriviamo all'ingresso, mi blocco il signor. Slavosky è sulla porta e barcolla pieno di lividi e sangue ovunque, come diamine ha fatto ad entrare, subito dietro di lui Al cerca di tenerlo in piedi.
Corro verso di lui "cos'è successo?" Dico guardandogli il viso, mi guarda disperato.
"Il suo ragazzo, è stato lui" dice con un filo di voce.
Corrugo la fronte, entra anche Yasmine seguita da un piccolo cane nero, guarda i presenti "ho cielo, cosa gli è successo?" Dice guardando Slavosky.
"Mini rissa" dico innervosita "Al porta il signore nel mio studio io prendo la valigetta del pronto soccorso"
Lui annuisce e lo aiuta a camminare, sospiro stufa e guardo Yasmine "potresti farli accomodare in salotto? Mi occupo del pedofilo e poi arrivo" dice indicando il tipo con il pollice.
Annuisce sorridendo dolcemente, mi mordo il labbro inferiore.
"Trattieniti" dice Yasmin divertita.
"Se non lo stessi facendo fuori ci sarebbe un tornado" dico innervosita, con un salto salgo in cima alle scale "ci vediamo dopo" vado in camera mia e prendo il kit del pronto soccorso, vado nello studio velocemente.
Il signore è seduto sulla poltrona in silenzio, si tiene la testa tra le mani, prendo un respiro profondo e appoggio lentamente la valigetta ai suoi piedi, mi inginocchio e lui mi guarda tristemente, sorrido dolcemente.
"Mi dispiace, non ho resistito" dice distogliendo lo sguardo.
"Va bene, non importa, anch'io ho dovuto lasciare le persone a cui tenevo" gli tampono le ferite con il disinfettante, fa delle smorfie di dolore.
"E cosa ha fatto?" dice come cercando una speranza.
"Mi sono arresa" lui sussulta "ed è stato lo sbaglio peggiore della mia vita e mi creda...ho fatto moltissimi sbagli"
"I due ragazzi di prima..." dice esitando forse cerca di non essere indiscreto.
"Uno di loro è mio fratello, l'altro ragazzo è il mio ex fidanzato, è una persona fantastica ma ho dovuto lasciarli e andarmene, oh, e la ragazza lei era la mia migliore amica ma poi come un tornado sono rientrati nella mia vita" dico sorridendo, gli metto i cerotti e gli occhi mi si riempiono di lacrime, chiudo gli occhi e scuoto la testa ricacciandole indietro.
Li riapro e lui mi accarezza una guancia, sorrido "mi faccia vedere le altre ferite" dico alzandomi si alza e si toglie la giacca e la camicia mostrandomi la schiena, un enorme eritema gli colora la schiena, spalmo una crema che lo fa trasalire "se ti faccio male dimmelo"
"No tranquilla, sei delicata ma fa male a prescindere" dice stringendo i denti.
"Ti avevo detto di non seguirla fino a domenica ricorda?" Dico tornando seria.
"Mi è stato impossibile resistere" dice tristemente.
"Lo so, si rivesta ora" dico aiutandolo a sedersi.
Si riveste velocemente, rileggo i documenti di stamattina, la porta si apre di scatto e Anastasia entra di corsa agitata, si getta tra le mie braccia in lacrime.
"Anastasia cosa succede tesoro?" Dico abbracciandola.
"Stanno litigando"
"Chi?" Dico preoccupata
"Jean e Michael" dice disperata, spalanco gli occhi, mi ero dimenticata di lei.
"Signor. Slavosky la prego di finire qui il nostro incontro, ci vedremo dopodomani" dico seria.
"D'accordo signorina, la ringrazio" dice alzandosi lentamente, cammina verso la porta e Al è subito pronto a sostenerlo.
Anastasia mi guarda piangendo e io le sorrido dolcemente "portami da loro"
Annuisce e corriamo in salotto.
Lei li indica, sono al centro della stanza si guardano in cagnesco, corrugo la fronte.
"Bambini prima di combattere ascoltatemi, ci sono due regole in questa casa" dico spostando il peso su una gamba.
Jean mi guarda beffarda "e tu che saresti?"
"La padrona di casa ragazzina, in quanto a te, da brava che sei hai attaccato Giorgius che non è più un Sydere quindi ti ho steso e ora starai qui ragazzina, in questa casa si combatte solo allenandosi o con duelli controllati tesoro" dico beffarda.
"Allora controllaci" dice lei divertita.
"Venite con me" mi giro ed esco dalla stanza, andiamo nel seminterrato. " qui potete trovare armi di ogni genere da pugnali a spade, da lance a freccie, anche pistole e fucili me quelle è meglio se le uso io. Ogni arma che vedete qui può essere letale" prendo un pugnale e sfioro la testa di Erry lanciandolo, un fischio sordo pervade la stanza e tutti mi guardano spaventati tranne Erry che mi guarda male.
"Se mi vuoi morto dimmelo" dice prendendo il pugnale che si è conficcato nel muro. Lo ignoro.
"Ora bambini fate tutti un passo avanti...." i bambini obbediscono, tutti in fila mi guardano, sorrido "questa stanza è stata creata a posta per voi, come questa villa d'altro canto, i Sydesi saranno gli unici ad abitare in questo posto con me, Al e le altre due ragazze, voi siete al corrente dalla nascita del vostro destino e vi siete trovati catapultati in mondo pieno di sangue e terrore, prima i vostri genitori e ora voi. Ma questo si può evitare, alcuni di voi sono già morti cioè Giorgius e Anastasia" si guardano e poi guardano me.
"Tu ci hai ridato la vita" dice Anastasia sorridendo, annuisco.
"perché non vuoi farci combattere?" Dice Michael guardandomi.
"Oh, non ho mai detto che non voglio farvi combattere, anzi ti assicuro che lo farete e molto presto, solo il vostro scopo non sarà uccidere" do loro le spalle e prendo due pugnali, ne lancio uno a Michael e l'altro a Jean.
"In un combattimento l'unica cosa è uccidere, i questo mondo olo i più forti vincono i deboli sono destinati ad essere schiacciati ed eliminati" dice Jean seria.
"Allora dimostramelo Jean, dimostrami la tua forza, ci sara una variazione del regolamento, l'obbiettivo sarà uccidere l'avversario, avanti i primi tre, chi non centra vada dietro quel vetro perfavore" dico innervosita, guardo gli altri, Erry, Marco e Yasmine mi guardano divertiti ma Ciel, Sam e Tes mi guardano come se fossi un alieno, Giorgius sorride malizioso e mi guarda eccitato per la battaglia.
Restiamo nella stanza solo io, i gemelli e Jean.
"E tu?" Dice Anastasia preoccupata, indico il soffitto e sorrido.
"Sarò lassù a osservarvi" dico divertita.
"Ora, dimostratemi quello per cui vi siete allenati, potrete usare solo 5 colpi a testa, gemelli voi siete il due ma è come se foste uno solo" dico seria, volo verso l'alto e faccio apparire i popcorn.
Osservo il combattimento con attenzione, per qualche minuto combattono il corpo a corpo facendosi soltanto qualche graffio.
Prendo un piccolo schermo che regola il combattimento, guardo Anastasia che è seduta in un angolo prepara un'incantesimo mentre suo fratello perde tempo.
"Ottima tattica gemelli" dico sorridendo.
"Cioè?" La voce de Erry alle mie spalle mi fa sussultare, gli passo lo schermo.
"Come sei arrivato qui?" Non lo guardo ma continuo a guardare la bambina.
"Sono un mezzo demone posso volare, quindi? Quale tattica stanno fecendo un corpo a corpo mentre l'altra sta seduta a guardare" dice scettico.
Trattengo una risata "iillusione ottica, guarda lo schermo, quella che vedi è solo una proiezione tenuta su da Michael, in realtà lei sta preparando l'incantesimo finale, oh, è pronto. Questo è quello che è successo anche nel combattimento con Dimitry, lei perdeva tempo mentre lui preparava il colpo tuttavia nell'essere gemelli c'è una parte negativa, se uno si ferisce, automaticamente anche l'altro sarà ferito"
"Ma quando Anastasia è morta lui non era morto" dice confuso.
"Quando inizia il combattimento è come se le due anime si unissero ma quando Michael ha visto che il combattimento aveva già scelto il vincitore ha sciolto l'unione e si è fatto prendere dal panico, è scappato lasciando indietro sua sorella e questo è stato un grande errore non solo di lealtà ma se Dimitry l'avesse seguito sarebbe morto anche lui" dico seria, guardo la bambina che fa un cenno al fratello.
"Sydere eux" dicono insieme, una grossa bolla d'acqua avvolge Jean stringendola nella sua morsa, la lascia senza fiato facendola svenire, Anastasia mi guarda sorridendo, scendo lentamente e le accarezzo la testa fiera.
"Siete stati bravissimi" mi danno il cinque e muovendo il dito faccio avvicinare la bocca, la tocco facendola scomparire, Jean mi cade tra le braccia, la appoggio a terra e le spingo sulla pancia facendole sputare l'acqua.
Mi alzo e le porgo una mano facendola alzare "Jean essere altezzosi non ha mai portato a niente, la forza non è solo nella mente ma anche nel corpo" dico andando verso la porta un pugnale mi passa vicino al viso lo prendo con due dita e lo rilancio con forza proprio sopra la testa di Jean "per uccidermi allenati, diventa forte, impara cos'è la morte, la precisione, la vera forza impara a non essere così sicura di te accetta i tupi limiti" dico seria, escono tutti e io mi appoggio alla porta con la schiena, Jean non esce, mi affaccio senza farmi vedere, prende una spada e la guarda con odio, faccio apparire un manichino di quelli del medioevo e lei lo colpisce più volte, mi spingo con le mani, ma mi blocco nel vedere Erry.
"Cosa guardi?" Dice affacciandosi.
"Niente" mi avvicino alle scale, lo guardo e lui entra sorridendo "Erry non..." vado alla porta e lo vedo vicino a Jean gli mostra la posizione giusta per impugnare la spada e per tenerla.
Sorrido e salgo le scale, vado in salotto dove ci sono gli altri e la musica di un flauto mi invade le orecchie rilassandomi, mio fratello mi tira a se e cominciamo a ballare, sorrido divertita, la canzone finisce e lui mi fa fare un caschè.
"Mi sei mancata sorellina" dice sorridendo.
"Anche tu fratello" dico tornando dritta, mi lascia facendomi volteggiare, qualcuno suona al citofono.
"Vado io" dice Al sorridendo.
Guardo i gemelli "ragazzi siete stati davvero bravi, la vostra è una tattica astuta ma a volte può-" mi blocco appena vedo Al che torna con un mazzo di rose bianche, mi avvicino incantata.
"Sono meravigliose" dico prendendole.
"Rose meravigliose per una donna meravigliosa" dice un uomo apparendo al suo fianco, il mio umore cala a picco immediatamente alla vista di quell'uomo di 27 anni dagli occhi cristallini e i capelli neri leggermente brizzolati, lo guardo male.
"Cosa ci fai tu qui?" Dico fredda, mi avvicino a un vaso e ci metto le rose, lo sento dietro di me, il suo respiro è sul mio collo, mi giro e mi spingo indietro per la sua vicinanza.
"Hai bevuto" dico preoccupata più per me stessa che per lui.
"Sono venuto a prenderti cherie" dice sorridendo.
"Non verrò con te, scordatelo" dico innervosita.
Michael tesoro, apri la finestra gli invio il mio pensiero e lo guardo con la coda dell'occhio, lui mi guarda sorpreso e poi la apre.
"Ti porterò via di qui a ogni costo" dice serio, torno a guardare Vincent "tu devi venire con me, dopo tutto quello che ho fatto per te è così che mi ripaghi? Mi hai lasciato solo a soffrire" dice triste.
"Tutto quello che hai fatto per me? Cavolo Vins l'unica cosa che hai fatto per me è stato insegnarmi latino e offrirmi una birra" dico corrugando la fronte.
"Non mentire Cloe, so che ti sei divertita con me" dice divertito, si avvicina pericolosamente e in un attimo le sue labbra sono sulle mie, spalanco gli occhi e lo allontano portando la testa il più indietro possibile furiosa faccio si che un vento gelido ci divida e lo faccia sbattere contro il muro.
La rabbia aumenta e così anche il vento "ti avevo detto di starmi lontano e non l'hai fatto, ti avevo detto di non toccarmi e mi hai baciata sono stanca di te e del tuo essere ficcanaso" dico furiosa "Al portalo fuori perfavore"
Esco dalla stanza ma mi blocco sentendo la sua voce "sei una troia!" Urla alle mie spalle, mi giro e lo guardo sorridendo beffarda, si alza lentamente e io mi avvicino a lui in modo sensuale.
"Vins tesoro, se io sono un troia tu sei uno scimmione, testardo e sbruffone" gli do un pugno nello stomaco facendolo piegare in due dal dolore, apre la bocca per ribettere ma gli do un calcio facendolo sbattere contro il muro "se ti trovo ancora una volta davanti a casa mia, ci rivedremo in tribunale e se quello non ti bastasse ti mando all'ospedale" dico fredda come il ghiaccio, Al lo prende in braccio come se fosse una piuma.
"Portalo all'ospedale, possibilmente non il mio" dico uscendo dalla stanza, Marco e Ciel mi guardano preoccupati, il vento mi segue fino al sotterraneo, entro nella stanza ed Erry e Jean mi guardano preoccupati, prendo tre pugnali e due spade ne passo una ad Erry e lancio i pugnali dritti al cuore del manichino.
Jean lo guarda preoccupata "Erry combatti!" Dico seria.
Fa allontanare Jean "ha perso il controllo, allontanati" le dice guardandomi negl'occhi.
Lei si allontana e cominciamo a combattere, in silenzio, l'unico suono nella stanza è quello dell'acciaio che sbatte.
"Mi fa piacere vedere che non sei cambiata" dice divertito. Alzo un sopracciglio.
"Quando sei turbata il combattimento è lunica cosa che ti soddisfa e ti tranquillizza, tuttavia non ti piace uccidere" dice sicuro di se, con un affondo gli blocco la spada a terra.
"Ti stupirà sapere caro Erry, che la vista del sangue è l'unica cosa che mi ha aiutato in questi sei anni" dico sorridendo, il vento scompare quasi completamente, gli ferisco il braccio.
"Sei anni in cui mi hai lasciato solo a soffrire per amore" dice divertito.
"Mi piace farmi desiderare" dico stringendomi nelle spalle.
"E ci riesci benissimo" dice guardandosi la ferit, mi guarda male e combatte più velocemente cercando di colpirmi, sorrido divertita, riesce a togliermi la spada e a puntarmi la sua al collo.
Sorrido, prendo un pugnale dietro le mie spalle e lo lancio verso il manichino dietro al quale è nascosta Jean, lui lo guarda e io ne approfitto per spostarmi alle sue spalle, gli punto una pistola alla tempia.
"Scacco matto, in un combattimento non distrarti mai amore mio" gli do un bacio sul collo e sorrido sentendolo rabbrividire "devo andare, prenditi cura di lei" sussurro.
Vado alla porta in silenzio e incrocio le braccia dietro la schiena, salgo le scale in silenzio e scocchiando le dita mi cambio mettendo un pantaloncino corto e il pezzo sopra del costume, Al è in cima alla rampa.
"Se qualcuno mi cerca io non sono in piscina ma sono in biblioteca" dico convinta, annuisce e io vado canticchiando nella piscina sul retro, mi butto in acqua e faccio quattro volte la lunghezza della vasca.
Mi rilasso nell'idromassaggio e butto latesta all'indietro, Ciel entra in acqua e si mette vicino a me rabbrividendo.
"Ciao" dico sorridendo, con gli occhi chiusi.
"Ciao" dice rilassandosi.
"Sei sola?"
"Si ho lasciato la bambina a tuo fratello e sono venuta a rilassarmi" dice ridacchiando.
Restiamo in silenzio per qualche minuto.
"Ti va di prendere il sole?" Dico sorridendo, annuisce e ci sdraiamo sulle sdraio già posizionate ai bordi sotto il sole.
"Questo si che è relax" dice sdraiandosi e incrociando le braccia dietro la testa, indossiamo gli occhiali da sole e con un telecomando accendo la radio.
Parte 'hunds up' dei 2pm e sorridiamo, un rumore ci fa girare la testa di scatto, ma ci mettiamo di nuovo comode vedendo Marco seguito da tutta la banda.
"Ehila!" Dico alzando una mano.
Scocchio le dita e cambio i loro vestiti trasformandoli in costumi da bagno.
"Wow" dice Marco guardandosi "ci sarebbe qualcosa di un po più...." mi metto seduta abbasso lo sguardo e scocchio le dita trasformando il suo cotume in pantaloncino.
"Va bene?"
"Perfetto grazie" dice sorridendo, un portale si apre sulla piscina, Dan esce cadendo in acqua.
"Mio dio Daniel!" Dico andando verso l'acqua.
Lui emerge lentamente e mi tira dentro. Bevo e appena esco tossisco "ciao" dice sorridendo divertito.
Lo guardo divertita e lo spingo sott'acqua, riemerge divertito e con una fontanella sputa lacqua.
"Che schifo, Daniel un po di contegno sei un re ora non un ragazzino" dico immergendomi con la testa nell'acqua.
Ride come un matto e si siede sul bordo, gli vado accanto e mi alzo prendo l'asciugamano sulla sdraio e gliela lancio, gli cambio i vestiti mettendogli il costume.
Vado verso la casetta di vetro e ne prendo un'altro, me lo avvolgo sulle spalle e rabbrividisco.
Torno alla sdraio sfregandomi i capelli nell' asciugamano "Cosa ci fai qui?" Dico sorridendo.
"Un invito" dice venendomi vicino, mi blocco e abbasso le braccia lasciando che i capelli mi ricadano lisci su una spalla, alzo un sopracciglio incuriosita e lui sorride.
"Che tipo di invito? Sappi che non esco con nessuno il tipo di prima mi è bastato" dico divertita.
"Stasera a palazzo ci sarà un ballo, vorrei che partecipassi, tutti sanno che sei tornata in vita e vorrei che tu partecipassi" dice inchinandosi, mi bacia la mano e io sorrido.
"Non c'è bisogno di fare il gentiluomo Dan, comunque va bene vengo, ora alzati" dico divertita.
Mi guarda sorridendo e si alza, mi stringe a se e mi fa girare su me stessa, rido divertita.
"Me lo prometti?" Dice stringendomi a se, appoggio le mani sulle sue spalle e annuisco.
"Promesso" un flash attira la mia attenzione, guardo il punto da cui è venuto sorrido.
"Al perfavore" dico sospirando, lui annuisce serio e rientra.
"È successo qualcosa?" Dice Ciel preoccupata.
"Adesso vedrai" dico sedendomi sulla sdraio, accavallo le gambe e Al rientra con un ragazzo che avrà circa 16 anni.
Mi guarda e poi abbassa lo sguardo, si inchina scusandosi "mi scusi non era mia intenzione disturbarla" dice agitato.
"Va tutto bene, come ti chiami?" Dico sorridendo.
"Io...io... mi chiamo Josh" balbetta imbarazzato.
"Posso vedere quelle foto Josh?" Dico avvicinandomi a lui, mi porge la macchina fotografica, una bellissima Kanon nera. Guardo le foto, ce ne sono alcune in cui nuoto, altre in cui prendo il sole, altre ancora in cui mi asciugo i capelli e l'ultima in cui Dan mi bacia la mano.
"Ti servono per un progetto scolastico?" Dico continuando a guardare foto di tramonti sul mare, boschi, laghi, fiumi e animali.
Annuisce "ci hanno detto di fare un progetto su una delle persone più ricche d'America a nostra scelta e io ho scelto lei" dice imbarazzato.
"Di cosa hai bisogno per il progetto?" Dico divertita.
"Oh, mi servivano delle foto e..." dice imbarazzato.
"Un intervista!" Dice Sam saltellandogli vicino, lui si abbassa e le sorride.
"Si bhe...quella" dice alzandosi.
"D'accordo, facciamo quest'intervista" dico sfregandomi le mani divertita.
"Davvero?" Dice entusiasta, annuisco.
"Qualcuno sa che ore sono?" Dico guardando gli altri.
"16.45" dice Giorgius.
"Okey grazie, Dan a che ora la festa?" "7.00" dice divertito, si sdraia a prendere il sole e si rilassa.
"D'accordo abbiamo ancora tantissimo tempo" dico sorridendo "Al noi andiamo nel mio studio prenditi cura di loro okey?"
"Si signorina" dice sorridendo.
"Grazie, Isaac vieni con me, Marco vieni anche tu?" Mi giarda sorpreso e annuisce, andiamo nello studio e faccio sedere Isaac al mio posto e Marco sulla poltrona davanti a Isaac, mi siedo anch'io "je suis là por toi, mettiti comodo e inizia" dico sorridendo.
"La ringrazio, ehm...la prima domanda è....non labbiamo mai sentita parlare della sua famiglia, ha accennato solo a sua zia Sara e a suo fratello Marco, perciò la domanda è chi erano i suoi genitori?" Dice dolcemente, sussulto a questa domanda.
"Ehm...i miei genitori....mia madre è morta in un incidente d'auto quando avevo cinque anni e mio padre, bhe lui dopo quell'incidente è...impazzito e ora è in un ospedale psichiatrico" dico sorridendo tristemente, Marco mi prende la mani e io sorrido.
"Mi...mi dispiace non volevo essere così indiscreto io..." abbassa lo sguardo tristemente.
"Non importa, non potevi saperlo, vai avanti" dico sorridendo incoraggiante.
"La prossima domanda è una conseguenza alla prima: con chi è cresciuta?"
"Oh, dammi pure del tu, sono cresciuta con mia zia Sara che ci ha fatto viaggiare per il mondo in media ogni uno o due anni e con l'uomo che vadi al mio fianco, Marco mio fratello" dico sorridendo. Scrive le risposte su un taccuino.
"Come descriverebbe se stessa?"
"Oh, non sono brava a descrivere me stessa....Marco fai tu"
"Allora vediamo...un gran bel pezzo di gnocca-" comincia divertito.
"Fai il serio fratello" dico tandogli una sberla giocosa.
"Sono serio, un ragazza bellissima, vivace, è sempre l'anima delle feste, avventata, testarda, buona, intelligente e molto....negativa" dice sorridendo, gli sorrido.
"Questa era la domanda dopo, come la descrizivono gli altri, mi dica un solo aggettivo con cui si descriverebbe" dice Isaac imbarazzato.
"Scaltra" dico pensandoci.
"Oh si quello è sicuro" dice Marco guardandomi divertito.
"La prossima domanda è: a cosa deve il suo successo in così poco tempo?" Dice Isaac guardandomi attentamente "alla bellezza di sicuro" aggiunge sottovoce.
"già penso sia più che altro per quello, ma bisogna anche essere astuti in questo campo se ti si presenta un problema riprovaci più volte che puoi fino a riuscirci" dico divertita "ma diciamo che anche il fascino aiuta molto"
"Ha altre tenute oltre a questa?" Dice guardando il foglietto.
"Si ne ho una a Barcellona, a Parigi e a Milano" dico sorridendo, Marco mi guarda stupito.
"Perché una residenza così grande, alcuni dicono che ci abitiate solo in quattro"
"Queste sono informazioni top sicret, ma se vuoi posso dirle solo a te e alla tua scuola, è così grande perché ci sono molti bambini che non hanno i genitori e non hanno un tetto sulla testa, così li accogliamo qui in casa nostra" dico sorridendo.
"È davvero una bella cosa signorina Cloe" dice il ragazzo "non ho più domande, la ringrazio per avermi permesso di intervistarla.
Mi alzo e sorrido "è stato un piacere" dico stringendogli la mano, Marco lo saluta battendo il pugno e usciamo, andiamo verso l'ingresso e vediamo gli altri tutti in giardino, compresi Jean e Erry.
Usciamo e lo accompagnamo fino al cancello, tutti quanti ci seguono e lo salutano, all'improvviso si gira.
"Posso farle un'ultima domanda?" Chiede serio.
"Vai spara" dico sorridendo.
"Alcuni hanno affermato di averla vista spesso in compagnia di Peter Walter della Walter bank, alcune voci di corridoio dicono che tra di voi c'è una relazione molto profonda che va oltre la semplice amicizia è così?" Dice imbarazzato.
Rido divertita "oh cielo, lui cosa dice?"
"Dice che c'è qualcosa più dell'amicizia ma non è amore..." dice lasciando la frase in sospeso.
"È fiducia" finisco io "il rapporto tra me e Pit è decisamente un rapporto di fiducia, io mi fido ciecamente di lui e lui di me, daremo la vita l'uno per l'altra abbiamo fatto un patto a cui non possiamo venir meno ma magari te lo racconto la prossima volta okey?" Dico divertita.
"Posso tornare?" Dice con una scintilla di luce negl'occhi.
"Certo e porta anche la tua ragazza e qualche amico se vuoi qui c'è spazio per molte persone chissà magari daremo una festa, Yas che ne pensi?" Dico guardandola.
"Musica tunz tunz?" Dice divertita.
"Assolutamente, dopodomani?" Dico sorridendo, annuisce contenta.
"Vado a dirlo a mamie" dice correndo in casa i bambini la seguono.
"Isaac a quanto pare si terrà una festa tunz tunz, qui dopodomani" dice Marco divertito.
"Stai attento ragazzo, queste donne sono delle belve" dice Erry trattenendo una risata, Sam gli salta addosso fingendosi un leone e lui scoppia a ridere "visto? Ti dico un segreto" Isaac avvicina l'orecchio ed Erry gli sussurra qualcosa, mi guarda sorpreso e poi sorride divertito.
Alzo un venticello gelido e avvolgo i due ragazzi che congelano.
"Erry" dico picchiettando il piede a terra "non provare a parlar male di me o il prossimo duello ti uccido"
"Non mi uccideresti mai" dice divertito.
Prendo la pistola nascosta nei panaloncini e sparo vicino ai suoi piedi, la ricarico "ne sei ancora così sicuro?"
"Clo stai spaventando il ragazzo" dice Marco divertito.
"Oh cielo stavo quasi dimenticando" esco e gli vado davanti, sorrido dolcemente "scusami ma deve rimanere un segreto" gli do un bacio sulla fronte e gli faccio dimenticare l'arrivo di Dan, faccio un passo indietro "fai attenzione rientrando ci vediamo dopodomani" Al si avvicina con la fotocamera in mano "oh certo, è vero tieni" gliela porgo e lui saluta andandosene confuso.
Rientriamo in casa.
"Cosa gli hai fatto?" Dice Marco curioso.
"Gli ho cancellato i ricordi sull'arrivo di Dan, c'era una foto, nonostante abbia fatto finta di niente lui lo ha visto" dico seria, camminiamo per i lunghi corridoi fino al salotto, Dan è seduto davanti al camino e osserva il fuoco pensieroso.
"Allora....." dico buttandomi sul divano, Dan si gira di scatto spaventato "il prossimo impegno della giornata è il ballo"
"Hai promesso che saresti venuta" dice Dan corrugando la fronte.
"Lo so, lo so allora che tipo di ballo sarà? Tipo quelli di alta classe come nel medioevo, quelli tipo snob o musica tunz tunz?" Dico divertita.
"Medioevo, le creature come fate ed elfi sono tutte all'antica" dice divertito.
"D'accordo allora vado a prepararmi" dico alzandomi.
"Ma è ancora presto" dice sorpreso.
"Farò delle ricerche sulle dame del medioevo, ma una cosa e sicura, non mi metterò mai un vestito di quelli che sotto, sono talmente larghi che ti incastri nella porta" dico fermandomi sulla porta, Dan e Marco scoppiano a ridere, Erry si trattiene e io esco dalla stanza, salgo di sopra e vado in biblioteca, prendo un libro sul medioevo lo sfoglio andando verso la mia stanza, mi tolgo la chiave dalla catenina che ho al collo e la giro nella serratura che scatta aprendosi.
Vado in bagno e mi spoglio, lascio il libro sul letto e mi infilo nella doccia, sciolgo i capelli e apro l'acqua. La porta della mia stanza sbatte, sorrido divertita.
Il getto freddo dell'acqua diventa improvvisamente bollente, schiocco le dita e indosso il costume, muovo un dito e Michael, Jean e gli altri bambini sono tutti per aria e fluttuano nella stanza.
faccio avvicinare Michael e Anastasia "mettete una mano sotto l'acqua" dico sorridendo.
Allungano una mano e la ritirano subito perché brucia troppo, soffio sopra lacqua "provate ora" la mettono e rabbrividiscono.
"È congelata" dicono sorpresi.
Sorrido "anche se cercate di bruciarmi posso annullare tutti i vostri poteri perciò state buoni e lasciatemi fare la doccia, anzi andate a chiedere a Dan se potete venire anche voi alla festa" dico sorridendo, li metto a terra e tutti cominciano a saltellare.
"La festa!!!!!!!!! L'ultimo che arriva è un pesce marcio!" Urla Giorgius sorridendo, corrono tutti fuori e io mi rimetto sotto l'acqua gelida, mi faccio la doccia e lo shampo(?), esco avvolgendomi i capelli in un telo e il corpo in un accappatoio, esco e mi siedo sul letto, una mano calda si posa sulla mia schiena, sorrido sentendo il profumo di menta solito di Erry.
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Alius lux
Paranormalecco il seguito di Lux, abbiamo lasciato i nostri protagonisti in sospeso, dopo una dura battaglia e dopo la scelta di restare uno spirito di Cloe, sono passati sei anni e qualcosa sta cambiando. il re, Dan, l'affascinante migliore amico di Cloe, c...