la bariera e il Lux

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Clara si sveglia lentamente, guarda le mie ali e mi guarda spaventata.
"Va tutto bene, non dovresti essere così spaventata visto che sei una fata" dico con una smorfia.
Mi guarda scioccata.
"Io... cosa? Tu.... non... come fai a..." dice balbettando.
Sospiro "è una storia lunga" dico guardandomi le spalle faccio rientrare le ali "così va meglio"
"Cosa sei tu?" Dice Valter corrugando la fronte.
"Comincia tu Valter cosa sei?" Dico prendendo in braccio Spirit che gioca vicino alle mie gambe, gli gratto la pance e lui ride.
"Non rigirare la frittata Cloe" dice corrugando la fronte.
Mi alzo e mi posiziono davanti a loro, mi inchino "sono Cloe White, figlia della dea Selene, spirito della regina di un mondo sconosciuto creato da me stessa, dottoressa, avvocato e protrettrice di coloro che vivono nella mia casa e nel mio mondo, acerrima nemica del nostro caro Zeus qui presente" dico divertita, guardo Al "come sono andata?"
"Bene ma forse poteva risparmiarsi la parte finale sulla divinità di Zeus" dice sorridendo, ci penso.
"In effetti hai ragione" dico annuendo.
"Sei...una dea?" Dice Clara incredula, feci una smorfia.
"Una semidea in realtà, cioè in realtà sarei una dea a tutti gli effetti contando il mio sangue e il seme ma mio padre era umano perciò sono una semidea" dico tutto d'un fiato, mi guardano tutti spiazzati.
"È....impossibile tu non... era una leggenda...quello è.... Zeus non può essere stato ucciso da... oh mio dio! Tu hai ucciso il dio più potente dell'Olimpo!!!" Dice Clara confusa, Zeus fa una smorfia e anch'io.
"Si bhe... diciamo che sono morta anch'io per farlo" dico ripensando a quelli che è successo, guardo Valter "bene, Clara è una fata ed è evidente,  ma tu... non riesco a capire la tua vera forma è molto confusa"
"Questo perché anch'io sono un mezzosangue, mia madre era umana mentre mio padre era un troll ma era anche stato morso da un vampiro perciò sono una via di mezzo" dice serio, sembra calmo ma so che vorrebbe urlare.
Il mio cellulare comincia a squillare, leggo il nome sullo schermo è mamie.
"Mamie dimmi" dico incastrando il telefono tra la spalla e l'orecchio, Spirit sta mordicchiando il bracciale d'argento regalatomi da Alex.
"Ciao cara, volevo dirti che c'è la bambina che hai riportato a casa che è sveglia e molto spaventata,  le ho dato una cioccolata calda" dice con la voce dolce.
"Grazie mamie cosa farei senza di te?" Dico sorridendo.
"Non molto credo" dice ridacchiando, sorrisi dolcemente.
"Grazie" dico dolcemente, la sento singhiozzare, corrugo la fronte "perché stai piangendo?"
"Sei così dolce figliola, ti voglio tanto bene" dice dolcemente "sono così orgogliosa di te"
Sento una stretta al cuore e mi mordo il labbro inferiore, sorrido, assomiglia alla madre che non ho mai avuto.
"Più tardi verrò a vedere la bambina okay?" Dico sorridendo.
"Va bene"
"Ciao mamie saluta Yasmine"
"Sarà fatto bimba"
Chiudo la chiamata e guardo Al "la bambina si è svegliata, con un po di ritardo ma si è svegliata"
"Ma non può tornare a casa oggi" dice incredulo.
"Aprirò un portale e tornerò domani" dico stringendomi nelle spalle "ho un'intervista tra due ore, io direi di sistemare tutto prima che qualche idiota di qualche giornale veda che cavolo ha combinato la polizia"
"Cloe la lezione speciale" dicono i bambini all'unisono, li guardo e sorrido, mi alzo.
"Nei vostri armadi troverete una tuta nera per i maschi e una rossa per le femmine, andate a cambiarvi e scendete nel seminterrato" dico divertita, corrono tutti fuori per andarsi a cambiare, mi giro di nuovo verso Clara che ha il viso spaventato, mi avvicino a lei ma si ritrae, sorrido amaramente.
"Hai paura di me Clara?" Dico divertita, Zeus ridacchia attaccato al muro lo fulmino con lo sguardo.
Clara trema "oh mio dio! Qualcuno la calmi o le viene un infarto forse è meglio se esco dalla stanza" dico preoccupata, cammino all'indietro verso la porta e esco.
Zeus mi segue, incrocio le braccia dietro la testa, scendiamo le scale.
"Non dovresti agitarti così" dice divertito.
"Ha paura di me" dico seria.
"La paura che gli altri hanno di te ti dona potere e quindi temendoti faranno tutto quello che vuoi" dice divertito, mi blocco girandomi di scatto, lo guardo male.
"Non mettermi sul tuo stesso piano Zeus, non voglio che la gente abbia paura di me e che mi serva o mi segua o ancora che mi veneri, se qualcuno vuole seguirmi in questa pazza battaglia che sto intraprendendo non voglio che lo faccia per paura ma perché vuole farlo" dico innervosita, mi guarda sorpreso.
"Non c'è niente di meglio della paura degli altri per vincere una battaglia, più persone hanno paura di te, più il tuo esercito sarà potente" dice serio.
"È questo il tuo problema,  vedi tutto come una guerra, un grande esercito, quelli che hanno paura sono i più deboli Zeus, ma questa non è una guerra" dico dandogli le spalle e allontanandomi, finisco di scendere e vado in salotto innervosita, appena metto un piede nella stanza, tutto si illumina di arancione e tutto torna normale.
"Sei sempre in forma eh?" Una voce familiare mi fa girare di scatto, Marco è sulla porta e sorride con in braccio Sam e Ciel di fianco.
"Più o meno" dico divertita "la polizia ha appena fatto irruzione e... bhe ci sono un po di cose da mettere in ordine e poi..."
"In pratica ti stai divertendo a modo tuo" dice sorridendo.
"Non esattamente" dico divertita, mette la bambina a terra e apre le braccia, lo abbraccio sorridendo.
"Ci sei mancata sorellina" dice dolcemente,  mi da un bacio sulla fronte e sorride, alzo lo sguardo appoggiando il mento al suo petto e sorrido.
"Anche tu fratello" dico affettuosamente, qualcuno mi tira i pantaloni, abbasso lo sguardo e vedo Sam.
"Tu sei la sorella di papà?" Dice timidamente.
"Si tesoro, sono la sorella del tuo papà" dico abbassandomi alla sua altezza.
"Sei... Cloe?" Dice dolcemente, sorrido e annuisco.
"Piacere" dico sorridendo, mi stringe la mano.
"Sei la zia della leggenda vero? So tante storie su di te"
"In effetti ce ne sono molte" dico guardando Marco, mi porto i capelli di lato e lei li tocca.
"Come mai sono di questo colore? Sei vecchia?" Dice ammirata, scoppio a ridere.
"No tesoro, sono ancora giovane, ma il mio potere li fa restare di questo colore e poi a me piacciono" dico divertita.
"Anche a me" dice annuendo.
"Cloe!!!" La voce di Sammy mi fa sussultare, mi giro verso la porta e la vedo entrare con la tuta all'incontrario, scoppio a ridere e la prendo prima che possa farsi male con il bracciolo del divano.
"Okey tesoro fermati" dico divertita.
"Cloe sono incastrata" dice piangendo.
"Non c'è bisogno di piangere tesoro sta tranquill ora sistemiamo tutto okey?" Dico dolcemente.
"Si" dice tirango su col naso, le sfilo la tuta da sopra l testa e lei rimane in mutande, mi guarda con le lacrime e mi abbraccia scoppiando a piangere di nuovo, le accarezzo la schiena.
"Tranquilla su, ti aiuto a metterla d'accordo?" Dico sorridendo, si stacca e annuisce "la tuta si infila da sotto devi mettere prima i piedi nei pantaloni" si appoggia alla mia spalla e li alzo fino alla vita "poi infili le braccia" infila le manine nelle maniche, sorrido "ecco fatto"
"Come sto?" Dice facendo una giro su se stessa.
"Ti sta molto bene" dico sorridendo, mi abbraccia.
"Grazie Cloe" corre fuori verso il seminterrato, guardo Sam.
"Sam vuoi fare lezione con gli altri bambini?" Dico sorridendo, i suoi occhi si illuminano e annuisce con foga, sorrido e guardo Marco "gli insegnerò come creare una bariera per proteggersi"
Lui annuisce e guardo Ciel che fa lo stesso, faccio apparire una tuta rossa e aiuto la bambina a indossarla, sorride guardandosi, mi alzo "allora... seguitemi"
Andiamo nel seminterrato, i bambini sono tutti seduti in cerchio, Spirit trotta attorno a loro divertito.
"Devo ammettere che state molto bene con le tute" dico entrando.
"Ciao Cloe" dicono a turno, sorrido, Valter, Clara, Erry, Pit e Al sono appoggiati al muro di fronte a me, mi schirisco la voce.
"Bene bene bene, Spirit potresti venire qui perfavore?" Annuisce e mi salta sulle spalle rimpicciolendosi, mi lecca una guancia "non mi sembra il momento" gli accarezzo la testa, i bambini si alzano in piedi ridacchiando "allora, lei è Sam, Sam loro sono Dimitry, Anastasia, Giorg, Michael, Jean, Cum, Lisa, Sammy e Blue" dico indicandoli man mano che li nomino.
"Ciao" dice timidamente.
"Bene bene bene, questa è una lezione di emergenza, vi insegnerò a creare una bariera di protezione, è abbastanza semplice ma dovreste allenarvi, è neutra perciò va bene per ogni tipo di creatura" dico sorridendo.
I bambini mormorano fra di loro e poi mi guardano, Michael alza la mano.
"Dimmi"
"Possiamo proteggere anche più persone?" Dice curioso.
"Dipende dalla potenza della tua bariera, con un po di allenamento potrai proteggere anche altre persone" spiego sorridendo, stavolta è Jane ad alzare la mano.
"Ci insegni questo incantesimo perché vuoi abbandonarci, per colpa del tipo di oggi?" Dice seria.
"Ovvio che no Jean, non vi libererete di me così facilmente,  ve lo insegno perché in caso di battaglia dovete sapervi proteggere, anche in un duello fra Sydere dovete proteggervi, in quel caso io non interverrò" dico seria.
"Perché no?"
"Nei duelli nessuno deve mettersi in mezzo"
"Ma i gemelli..." cerca di protestare Jean, faccio una smorfia.
"I gemelli possono perché hanno bisogno l'uno dell'altro,  quando combattono tra di loro c'è un legame, come quando le ferite di uno feriscono anche l'altro" spiego gesticolando "ma la cosa è un po complicata" Anastasia alza la mano e le sorrido.
"Quindi io non potrei combattere senza mio fratello?" Dice confusa.
"Ora come ora no, ma vi insegnerò a farlo" dico dolcemente "bene tenete le domande per dopo, ora passiamo all'azione, distanziatevi e chiudete gli occhi" obbediscono e io sorrido, mi giro e mi trattengo dallo scoppiare a ridere, appena mi rigiro.
"Ora appoggiate un ginocchio a terra e concentratevi" lo faccio anch'io "dovete sentire l'aria attorno a voi" creo una bariera attorno a me e mi alzo, delle piccole bariere si formano deboli e pulsanti attorno a loro, passo fra di loro.
Apro una mano e creo delle piccole fiamme "ottimo bambini ma la resistenza non è abbastanza" dico scagliando le fiamme verso le bariere "potenziatele ragazzi, dovete sentire il vuoto forza"
Le bariere diventano più forti e sorrido, lancio contro di esse le palle di fuoco, quella di Dimitry risucchia la palla di fuoco e la rilancia indietro come una pallottola, rimbalza ovunque, sorrido e con un salto afferro la palla fermandola.
"Bravo Dimitry" dico sorridendo, mi siedo sulla sua bariera, lancio palle d'acqua, terra e filmini verso coloro a cui appartiene il potere.
Tutte rimbalzano e le fermo.
"Okey ora tutti in piedi" dico sorridendo, si alzano e mi guardano, mostro loro le palle che hanno rigettato "queste sono le sfere che le vostre bariere hanno respinto" cominciano a parlare tra loro contenti e divertiti "ma non basta" smettono di chiacchierare e mi guardano scioccati, indico Dimitry e gli faccio cenno di avvicinarsi.
"Evoca la bariera" dico sorridendo, alza un sopracciglio e fa per piegarsi "no devi stare in piedi, il concetto è lo stesso, apri le mani e senti l'aria attorno a te, immagina la bariera"
La bariera si crea attorno a lui, ma ha gli occhi chousi "apri gli occhi" li apre e la bariera pulsa scomparendo, sembra scioccato "ottimo lavoro Dim" dico annuendo, mi guarda tristemente "ci riuscirete tutti anche senza le mani, ma ci vuole pratica, ora torna con gli altri e guardate me"
Dimitry ubbidisce e io creo una bariera attorno a me "la bariera vi proteggerà da qualunque, arma, incantesimo, persona o elemento tenti di entrare, almeno che non siate voi a volerlo ovviamente, provate a toccare la bariera" la toccano ma essa li respinge con una scossa "ottimo, provate ora" ci provano di nuovo e riescono a entrare, la bariera si espande automaticamente racchiudendoli "ora uscite di nuovo, c'è qualcuno che si offre volontario, possibilmente non donna o Valter" dico divertita, Marco viene verso di me, gli sorrido porgendogli una mano, lo attiro nella sfera "grazie Marco, quando qualcuno è con voi dentro la bariera, siete entrambi a decidere cosa fare, potete catapultare fuori il vostro compagno" muovo un dito verso l'esterno e Marco viene catapultato contro un materasso morbidissimo dall'altra parte della stanza, gli faccio segno di tornare e lui torna.
"Anche l'altro può fare lo stesso, prova, devi solo desiderare che io sia fuori dalla bariera" improvvisamente una forza potentissima mi risucchia fuori dalla bariera, lanciandomi in aria, resto sospesa "ora guardate la bariera" la bariera prese a pulsare e scomparve, i bambini si lanciarono in esclamazioni sorprese.
Guardai Marco che mi osservava fiero e annuì sorridendo "se chi ha creato la bariera viene mandato fuori essa scompare ma se invece io creassi nuovamente la bariera" torno davanti a Marco e la creo di nuovo "Marco stai fermo okey? Se chi la crea si muove e l'altro no" comincio a camminare e Marco viene trascinato dalla parete della bariera "chi è ospite si muoverà che lo voglia o no" mi fermo, Sammy alza la mano e la guardo annuendo.
"Se voli, il tuo compagno vola con te?" Dice timida, annuisco di nuovo.
"Si, se volo essendo dentro la mia bariera lui volerà con me, ma farei molta fatica perché dovrei combattere il doppio contro la forza di gravità" dico sorridendo, questa volta è Cum che alza la mano, gli faccio cenno di parlare.
"E se per sbaglio diciamo... un troll entra nella mia bariera da dietro senza che io me ne accorga... sarei morto?" Scoppio a ridere e faccio scomparire la bariera.
"No Cum non saresti morto, puoi respingerlo facilmente, solitamente se hai la bariera attorno a te, automaticamente il troll verrebbe spazzato via in un attimo, tuttavia dovete stare molto attenti, se perdete la concentrazione la bariera si indebolirà e a quel punto per il troll entrare sarebbe un giochetto da ragazzi" sento Zeus avvivinarsi alle mie spalle, nessuno lo vede e io sorrido, alzo la bariera e lui sbatte il naso, tutti sembrano scioccati, ma nessuno può vederlo.
"Cos'era quel tonfo e perché hai rialzato la bariera?" Dice mio fratello preoccupato.
"Non era niente e ho dimostrato la... velocità con cui si può alzare una bariera quando qualcuno ti arriva alle spalle" dico divertita, Zeus si rende visibile a tutti, tiene una mano sul naso.
"Sei antipatica, non volevo farti niente" dice corrugando la fronte, mi stringo nelle spalle.
"Siamo nel bel mezzo di una lezione Zeus, perché sei qui?" Dico seria, mi guarda divertito.
"C'è qualcuno che ti osserva là fuori" dice indicando la finestra, seguo la direzione del suo dito così come tutti e mi tira a se rendendoci invisibili, tutti ci cercano sorpresi.
"Oh cielo! Zeus facci tornare visibili" dico colpendogli il petto.
"E se non volessi farlo?" Dice maliziosamente.
"Ti sigillo" dico divertita.
"Ohh che paura" dice sarcastico, alzo gli occhi al cielo.
"Ah ah ah divertente" dico a tono, i bambini sono confusi e continuano a guardarsi intorno, Erry invece guarda nella nostra direzione, so che può vederci, Spirit corre verso di noi ma Zeus lo schiva tirandomi con sé.
"Andiamo Zeus non puoi giocare adesso" dico innervosita.
"Vieni via con me Cloe" dice serio.
"Non verrò mai con te e lo sai perciò fammi tornare dagli altri" dico corrugando la fronte.
"Con questi mortali? Se resti con me potrai avere tutto quello che vuoi, sarai immortale e potrai smettere di soffrire per questi stupidi esseri inferiori" il mio sguardo si posa su Erry quando dice di soffrire, mi spingo indietro dal suo petto allontanandomi.
"Questi stupidi esseri inferiori come li chiami tu, sono coloro che per secoli ti hanno servito come puoi parlarne così?" Dico seria, prima di pensarci gli do uno schiaffo, lo guardo con odio "mi hai tolto tutto Zeus, hai ucciso mio padre, mi hai allontanato da mia madre, hai violentato Vivian per sapere dov'ero e hai ucciso un mondo intero per uccidere me, hai ucciso coloro che ti amavano e veneravano perdendo così la fiducia di tutti e il loro rispetto, non hai il diritto di chiamare queste persone inutili esseri inferiori" dico furiosa, le finestre si spaccano in mille pezzi ricadendo come neve al suolo, il vento soffia fortissimo circondandomi, Spirit carica verso di lui che mi fissa con rabbia e... qualcos'altro che non riesco a definire, mi rendo conto che siemo di nuovo visibili, tutti ci guardano.
"Sei come loro, ti sei lasciata condizionare da loro con i loro sentimenti, ti sei lasciata trasportare dall'amore, dov'è finita la ragazza dolce ma forte di sei anni fa? Quella che aveva paura di uccidere ma che ha sfidato il più potente degli dei!?" Dice furioso.
"La ragazza di cui parli Zeus se n'è andata quando hai ucciso tutte quelle persone, sei un maledetto bastardo!" Il vento gli si scaglia contro con tutta la sua forza, inchiodandolo al muro, i miei piedi toccano terra e vado lentamente verso di lui "hai ucciso una persona dopo l'altra, tutti, hai violentato una donna per trovarmi, quello codardo tra i due qui Zeus non sono io bensì tu, ti sei nascosto sulla tua bella poltrona d'oro, hai sempre saputo dov'ero eppure non sei venuto fino all'ultimo, hai permesso che creature venissero ad uccidermi suicidandosi e odiando me e se stessi, eppure tu con la tua arroganza e la tua grandezza ti sei nascosto, forse è vero queste persone non meritano un tuo solo capello, perché tu sei forte, bello e potente ma quelli che tu chiami inutili esseri inferiori lavorano giorno e notte per avere la forza necessaria per combattere, quei bambini non si tirano indietro davanti alle difficoltà, ogni giorno, in ogni ora, in ogni minuto e in ogni secondo della loro vita rischiano di essere uccisi perché il fato che quelle vecchie megere delle parche stanno filando vuole che loro combattono una guerra di cui non sanno niente nella loro innocenza" dico furiosa, il viso di Zeus è rosso di rabbia i suoi occhi lampeggiano d'odio e allo stesso modo i miei, lo guardo mordendomi il labbro inferiose, chiudo il pugno dietro la schiena facendomi diventare la nocche bianche mi calmo e riapro la mano, i bambini lanciano di nuovo delle esclamazioni sorprese, lo guardo con dolcezza e con un movimento secco della mano faccio cessare il vento, gli do le spalle e vado verso le armi "sparisci"
"Non è finita qui figlia di Selene, finché il mio spirito sarà qui, ti perseguiterò all'infinito" mi blocco e lo guardo tristemente.
"L'hai già fatto una volta giusto?" Dico prendendo una spada, la passo davanti al viso e lo guardo beffarda "accetto ogni sfida tu voglia propormi dio dell'Olimpo, ti mostro solo una cosa"
Faccio apparire lo schermo con il grafico dell'ultima battaglia, il processo di distruzione è fermo al 90% e lo stesso quello di creazione, mi guarda sorpreso.
"90% Zeus potrei avviarlo nuovamente in qualsiasi momento,  non metterti contro di me non ti conviene" dico divertita.
"Non la passerai liscia principessa" dice scomparendo.
"Bene, la lezione è finita, ho un'intervista tra mezz'ora e devo cambiarmi, allenatevi domani lo faremo di nuovo ma per ora... non ce la posso fare mi dispiace, Erry se stasera quando torno sei ancora sveglio combatterai con me vero?" Gli chiedo stanca.
"Assolutamente" risponde annuendo, mi sorride dolcemente e esco dalla stanza volando, vado in camera mia chiudendomici dentro, vado sotto la doccia spogliandomi, lascio che l'acqua calda mi rilassi, sospiro appena finito, mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo, vedo Erry appoggiato allo stipite della porta, mi guarda serio.
"Cosa ci fai qui?" Dico mordendomi il labbro inferiore.
"Sono venuto a vedere come stai, Stai bene?" Dice dolcemente.
"Si, sto bene" dico abbasaando lo sguardo, viene verso di me e mi abbraccia dolcemente, mi stringo a lui, stringo la sua mqglietta con le mani e affondo il viso nel suo petto e respiro profondamente.
Mi da un bacio sulla nuca e io alzo il viso incontrando il suo sguardo, mi bacia dolcemente sulle labbra, chiudo gli occhi, mentre ci baciamo andiamo in camera e finisco a sedere sul letto, indietreggio mentre lui gattona su di me, continuiamo a baciarci da prima dolcemente poi sempre più intensamente, lo stringo a me mentre le sue mani vagano dolci sul mio corpo, ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Mi accompagni a lavoro?" Dico dolcemente,  annuisce dandomi un'altro bacio, ci alziamo, appena esce mi vesto velocemente,  Zeus è sdraiato sul letto.
"Stai comodo?" Dico seria.
"Non parlarmi" dice mettendo il broncio e dandomi le spalle.
"Sei venuto a chiedermi scusa?" Dico sospirando, mi pettino i capelli che ricadono ondulati sulla schiena.
"Non ti chiederò mai scusa" dice rannicchiandosi come un bambino.
"Bene, aspetterò le tue scuse, fai pure con calma" dico prendendo la borsa, esco dalla camera e scendo di sotto, ho un jeans aderente, una maglia rossa con il collo alto senza maniche e una giacca di pelle nera.
Saluto i bambini e gli adulti,  Erry mi aspetta in macchina appena salgo partiamo, stavolta l'intervista si tiene in un bar, la giornalista del  Vanity Fair, l'intervista dura due ore perciò si fanno le dieci, appena finiamo sospiro stiracchiandomi, stringo la mano alla giornalista che si massaggia stanca una spalla.
"La ringrazio per il suo tempo signorina" dice sorridendo.
"È stato un piacere, grazie a lei, ha fatto un ottimo lavoro spero di esserle stata utile" dico rimettendomi la giacca, lei prende le sue cose.
"Sta scherzando spero, lei è fondamentale" dice scioccata, scoppio a ridere, andiamo alla cassa e pago sorridendo alla cameriera.
"Oh non c'è bisogno posso..." dice aprendo il portafoglio, la blocco.
"Non si preoccupi offro io" dico sorridendo, arrossisce e mi ringrazia imbarazzata, Erry ci raggiunge e lei lo mangia con gli occhi, sorrido.
"Erry lei è la signorina Matterbad, signorina lui è Erry il mio fidanzato" dico sorridendo, lui mi mette un braccio sulle spalle e sorride alla signorina stringendole la mano.
"Com'è andata?" Dice dandomi un bacio sulla fronte, sorrido.
"Molto bene, la signorina è stata molto gentile" dico sorridendo.
"Allora la ringrazio" dice Erry guardandola.
"Oh no... io... è stato un piacere" dice lei balbettando "ora devo andare arrivederci" esce di corsa dal bar rossa come un peperone.
"Che cosa carina, le piaci" dico sorridendo.
"Sei gelosa mia piccola Cloe?" Dice maliziosamente.
"Forse... un po" dico divertita, usciamo dal bar e torniamo in macchina, arrivati a casa entriamo e mi blocco, indico il seminterrato. 
"ti va di combattere? Mi sento un po arruginita" dico divertita.
"Oh oh, la famosa regina White è arruginita!" Dice in tono teatrale.
"Ehi! Dico sul serio, in questi giorni abbiamo allenato i bambini trascurando noi stessi" dico dandogli un pacca giocosa sulla spalla.
"Il primo che arriva?" Dice divertito.
"Okey" scatto correndo di sotto, mi prende per i fianchi portandomi dietro di se, continua a correre divertito, appena finiamo le scale rischia di cadere e lo supero, entro per prima e saltello con i pugni in aria.
"Woo oh sono un mito" urlo divertita, viene verso di me maliziosamente e mi prende fra le braccia, mi bacia e sorride staccandosi.
"In guardai baby" dice allontanandosi, prendiamo le spade, e incrociamo le lame, combattiamo divertendoci, in mezz'ora ci liberiamo delle lame e usiamo i nostri poteri, è migliorato molto, sorrido tutto il tempo, corro verso di lui e gli sferro un pugno ma lui lo schiva, combattiamo il corpo a corpo, ridiamo e ci divertiamo come non mai, con la coda dell'occhio vedo i bambini, mi fermo guardandoli spalanco gli occhi e una raffica di vento mi colpisce sbslzandomi verso il muro.
"LUX!" Urlo appena in tempo chiudendo forte gli occhi, li riapro lentamente e sospiro, sono racchiusa in una sfera arancione e tutta la stanza brilla come se ci fossero tantissimi brillantini, come quelli nelle palle di neve.
"Cloe!" Dice Erry preoccupato, corre da me.
"Sto bene" dico sorridendo, guardo la sfera attorno a me "era da tanto che non usavo Lux" mi appoggio alle sue spalle ma le gambe mi cedono.
"Cos'è successo? Dovevi schivarlo" Dice arrabbiato.
"Ci sono i bambini" dico corrugando la fronte, si gira e li guarda sorpreso, mi alzo stordita "mi sono distratta"
"Non mi ero accorto che fossero qui" dice pensieroso.
"Eravamo troppo presi dal combattimento" concordo annuendo, apro una mano con il palmo verso l'alto, piccole palline di luce scompaiono appena vengono a contatto con la mia pelle.
"Lux è forte come sei anni fa" dice sorridendo, guardo la luce sorpresa.
"È stato un riflesso, mi ero ripromessa di non usarlo è troppo pericoloso" dico chiudendo la mano.
"Cos'è il Lux?" Dice Sammy avvicinandosi a me, tutti i bambini la imitano e si siedono davanti a me, guardo Erry che annuisce serio,  sospiro e vado a prendere un pugnale, mi siedo di nuovo.
"Mettetevi in semicerchio" dico stanca, c'è anche Sam, Marco e Ciel sono appoggiati al muro, mi avvicinano sedendosi dietro i bambini.
Apro il palmo della mano.
"Il Lux è un gene antico, si ha ogni... mille anni e io ce l'ho nel sangua, Lux permette di fare cose che senza non potrei fare, come questo" mi taglio il palmo sinistro e lo appoggio a terra.
Appena tiro su la mano un iris nasce dal terreno, attorno a esso dell'erba nasce espandendosi sotto di noi e in tutta la stanza.
I bambini si guardano attorno supiti "questo è il potere della creazione e poi c'è l'altra faccia della medaglia, sapete qual'è?" Dico guardandoli, Sam alza la mano, la guardo dolcemente "prova"
"La distruzione" dice esitante.
"Esatto" dico tagliandomi l'altro palmo faccio una smorfia e una lacrima solitaria mi riga il viso, metto il palmo appena sopra l'iris, distolgo lo sguardo, appena una goccia di sangue cade sul fiore esso appassisce e tutta la stanza si illumina, l'erba si secca morendo.
"Ecco la distruzione, questo è una parte del Lux" dico seria, mi alzo andando verso le armi, prendo due fasce e fermo il sangue che cola dalle ferite, torno a sedermi, Blue alza la mano, gli do la parola.
"Cos'altro puoi fare con il Lux?" Dice curioso.
"Io non so se..." dissi guardando Marco.
"Sono a tua completa disposizione" dice convinto, sospiro.
"Potrebbero spaventarsi" dico più a me stessa che a lui, mi viene vicino, mi alzo anch'io e lo guardo preoccupata.
"Non si spaventeranno" dice rassicurandomi, sospiro.
"D'accordo" dico esitante "con Lux posso prendere le anime delle persone, in due modi: con il contatto corporeo" tocco il petto di Marco e gli prendo l'anima, non gliene lascio neanche un po e il mio corpo va in fibrillazione, mi guardo le mani che brillano e guardo Marco "ma posso anche ridarla" gli tocco il petto ridandogli l'anima, si sveglia e si mette seduto.
"Qual'è l'altro modo?" Dice Jean curiosa, i bambini sembrano entusiasti, tranne Sam che guarda Marco con le lacrime agli occhi, la guardo dolcemente.
"Non vi dirò l'altro modo" dico seria, guardo l'orologio "è tardi vi finirò di raccontare domani"
"Ma noi non siamo stanchi" dicono tutti insieme.
"Oh si che lo siete" dico divertita "se proprio non volete dormire, andiamo in salotto e vi racconterò qualche nostra avventura"
"Siiii" urlano tutti insieme corrono fuori, salendo le scale.
Passo dietro Sam "va tutto bene, vai da lui" dico dolcemente.
"Cloe ma cosa...?" Dice Marco confuso, la bambina corre da lui e scoppia in lacrime.
"Il cuore di una ragazza lo può capire solo un'altra ragazza, perdere un genitore anche solo per finta è la cosa più brutta che una persona possa sopportare" dico sorridendo dolcemente "vi aspetto di sopra"
Salgo le scale lentamente, Erry mi segue, mi prende una mano e io la stringo dolcemente, mi tira a se baciandomi.
"So che non ti piace parlarne amore mio, ma non devi avere paura di te stessa" dice dolcemente.
"Non è questo, Sam stava piangendo, aveva paura di me Erry non sopporto la paura" dico tristemente.
"Lo so" dice baciandomi la fronte mi accarezza i capelli.
"E comunque volevo continuare a combattere" dico sospirando pesantemente.
"Domani andiamo nel tuo mondo e combattiamo alla grande quercia okey?" Dice divertito, sorrido e annuisco.
Ma si perché no?
Andiamo in salotto, sento Sam piangere, la luce del salotto è spenta, entriamo, Dimitry muove le mani per accendere il fuoco recitando un incantesimo, i bambini appena mi vedono si spostano allontanandosi da lui, mi avvicino e lui alza la testa guardandomi, mi inginocchio al suo fianco.
"Recitando l'incantesimo ci metterai troppo tempo" dico dolcemente "metti una mano sul legno senza toccarlo"
Lui annuisce e lo fa impaurito, tenendo la mano fuori per metà, gli presi la mano allungandola il più possibile.
"Ti svelerò un segreto Dimitry, chi possiede il fuoco non può bruciare ne sentire dolore tramite esso, è per questo che non ci riesci, non ti fidi del fuoco, quello che è successo non cambia ciò che sei, abbi fiducia del fuoco e del tuo cuore" mi alzo e mi allontano lentamente "chiudi gli occhi respira lentamente" lo fa, sorrido "ora Dimitry, accendilo!" Dico aprendo la braccia, il fuoco si accende rosso e scoppiettante, Dimitry indietreggia sorpreso e felice.
"Io...l'ho...." lo guarda e sorride, si alza in piedi e mi guarda "l'ho acceso!!!!" urla felice, il fuoco scitilla allegro, qualche scintilla fuoriesce dal camino.
"Cloe..." Erry mi mette una mano sulla spalla, indica il fuoco, lo guardo, sta aumentando.
"Dimitry, governalo" dico svelta, lui si gira verso il fuoco e lo guarda spalancando gli occhi, mi abbasso dietro di lui "la paura non ti aiuta Dimitry, combattila, quello che è successo non si ripeterà, ma lo devi governare, il fuoco è tuo Dim, ce la puoi fare, sono qui se hai bisogno ti aiuterò, respira e allunga una mano davanti a te" non si muove, gli prendi una mano e la allungo verso il fuoco, non respira.
"Respira Dimitry! Devi respirare!" Dico girandolo verso di me, il fuoco è fuori controllo e lui è nel panico, lo prendo in braccio e lo do a Erry.
"Calmati dannazzione!" Urlo al fuoco "Fire so che sei felice ma manderai a fuoco la casa così" la bambina non mi sente è fuori controllo "capisco.... forse ho esagerato con Dimitry"
Guardo Dimitry che trema tra le braccia di Erry, torno a guardare Fire.
"Vuoi raggiungerlo vero?" Annuisce con foga.
"Lui è mio, appartiene al fuoco" dice una voce calda.
"Dovrai passare sul mio corpo" la finestra si apre, apro le braccia, e chiudo gli occhi "nuvole venite qui, gocce cadete. Spegnete le fiamme, dimostrategli che nonostante tutto questo, il mondo è ancora bello. È una tenue pioggia, possa la canzone che sto intonando raggiungerti, ovunque tu sia e mentre la tristezza scivola via, il mondo tornerà alla vita. Per piacere vieni pioggia delicata" canto dolcemente, il fuoco si riduce notevolmente, i bambini sono tutti racchiusi nelle bariere, apro gli occhi lentamente.
Respiro profondamente vado vicino al fuoco, il legno è bagnato, una piccola fiamma mi vola attorno, sorrido dolcemente "va tutto bene non sono arrabbiata, ti sei calmata ora?" Si trasforma nella solita ragazzina/ bambina.
"Mi dispiace, mi sono lasciata trasportare" dice a testa bassa.
"Vai a chiedergli scusa" dico accarezzandogli la testa, lei va da Dimitry e gli chiede scusa ma lui è ancora nel panico, continua a tremare, mi guarda preoccupata, sospiro, lo riprendo in braccio e lo metto sul divano, mi siedo al suo fianco, nel frattempo Marco, Ciel e Sam entrano nella stanza, prendo la mano di Dimitry e gli alzo il viso, chiudo gli occhi di nuovo.
"Questo fuoco,
che brilla lassù,
Cerca una nuova melodia,
In cui danzare,
e giocare,
Questo fuoco ribelle,
Scoppietta ovunque va,
E la notte al caldo ti terrà,
Quando il fuoco tu vedrai,
Lo amerai perché ti seguirà ovunque andrai,
nel suo abbraccio caldo ti terrà,
E bei sogni ti donerà" canto dolcemente infondendogli un po della mia anima, smette di tremare, guarda la mia mano gli trasmetto un po di calma.
"Guardate i suoi capelli" dice uno dei bambini sotto voce, quelli di Dimitry sono diventati rosso fuoco, ma non il colore chiaro delle carote ma rosso scuro, sorrido dolcemente.
"Anche quelli di Dimitry!" Dice un'altro, Dimitry ricambia il mio sorriso debolmente.
"I tuoi capelli sono color caramello" dice dolcemente.
"I tuoi invece rosso fuoco" dico sorridendo "mi dispiace ho esagerato prima, non avrei dovuto farti accendere il fuoco o almeno non qui"
"No, è a me che diaspiace mi sono fatto prendere dal panico scusa" dice dolcemente, sorridiamo.
"Ti aiuterò a governarlo se vorrai" dico esitando, annuisce.
"Cloe i tuoi capelli sono..." dice Marco gesticolando, me li porto di lato e ci faccio passare le dita.
"Sono tornati normali, se non uso Lux tornano argento" dico sorridendo.
"Li terrai così vero?" Dice felice, annuisco.
"Ci provo, ma ora tutti a letto" andiamo ognuno nelle nostre camere.

Qualcuno bussa alla porta, guardo la sveglia sono le due, la porta si apre e Sam entra nella mia stanza.
"Sam?" Dico sorpresa, sembra in imbarazzo si tira la mogliettina nervosamente, sorrido dolcemente.
"Zia Cloe, ho fatto un incubo" dice tristemente, le faccio segno di venire sul mio letto, sale senza chiudere la porta.
"Mamma e papà?" Dico dolcemente.
"Continuo a fare incubi anche dormendo con loro e papà ha detto di venire qui" dice timidamente.
"Va bene, vieni" mi sdraio e alazo un braccio, si rannicchia contro il mio petto e sospira, aspetto che si addormenti, resto sveglia per un'ora qualcun'altro bussa, guardo la porta.
"Cloe" Sammy è in lacrime, dietro di lei c'è Blue che si strofina un occhio stanco.
"Venite qui" dico dolcemente, sposto Sam che dorme sorridendo, Sammy mi salta tra le braccia piangendo, Blue ci da le spalle e si addormenta, la porta è chiusa.
Dondolo un po, stringendo Sammy a me, si addormenta dopo qualche minuto, sorrido e mi sdraio, faccio uscire le ali e li copro con una di esse.
Mi addormento anch'io.

Sento qualcuno entrare nella stanza, non apro gli occhi, qualcuno mi alza l'ala libera e ci si mette sotto, sono più di uno ma sono troppo stanca per aprire gli occhi.

La luce panetra dalla finestra  sento delle voci.
"Marco guarda ci sono tutti"
"Lo so, facciamole una foto" riconosco Ciel e mio fratello,le mie ali toccano qualcosa, nove... no dieci sagome calde, apro lentamente gli occhi, mettendomi seduta tra i miei piedi, le ali continuano a coprire i bambini.
I bambini?
Li guardo tutti sorpresa, Sam e Sammy sono ai lati del mio corpo.
"Quando si sono moltiplicati?" Dico scioccata, Marco ride divertito, lo guardo alzando un sopracciglio, alzo un'ala indicandolo.
"Tua figlia ha gli incubi, finché starete qui dormirà con me, è colpa tua" dico sottovoce, Sammy si gira e borbotta qualcosa.
"ecco, ecco" dico ricoprendola di nuovo con l'ala, si accoccola sorridendo, sospiro.
Guardo di nuovo i bambini e poi Marco che sorride dolcemente, corrugo la fronte.
"Che c'è?" Dico seria.
"Sembri una mamma premurosa" dice dolcemente, lo guardo male.
"Devo andare a lavoro" dico sospirando, faccio rientrare le ali e fluttuo lentamente stando attenta a non svegliare i bambini, lo copro con il lenzuolo, sorrido guardandoli.
Vedo verso Marco e rimatto i piedi a terra, Ciel guarda i bambini dolcemente, Sam comincia ad agitarsi e a sudare freddo, fluttuo di nuovo vicino a lei, sta facendo un incubo, le tocco la fronte con un dito e si calma, le do anche un bacio.
"Ecco fatto" dico sorridendo dolcemente, vado all'armadio e prendo un jeans e una maglietta a maniche corte, vado a farmi la doccia, mi vesto e indosso il camice, Marco e Ciel continuano a guardare i bambini, mi pettino i capelli guardandoli attraverso lo specchio.
Lego i capelli in una coda alta e sorrido mettendomi il lucidalabbra.
"Devo andare in ospedale ragazzi ci vediamo dopo okay?" Dico sorridendo, do loro un bacio sulla guancia a testa e sorrido, annuiscono, esco e vado da Leila, parliamo per un po con le gambe a penzoloni nell'acqua.

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