La sveglia suona e io apro gli occhi, Spirit mi è accanto, mi metto seduta, accanto a me c'è Zeus che dorme con la bocca appena aperta, mi alzo e mi faccio la doccia e lo shampoo, esco e mi vesto, mi asciugo i capelli e prendo la borsa.
Do un bacio sulla testa a Spirit e guardo Zeus dolcemente.
Apro un portale e vado a Parigi, vado al bar e incontro la donna che ha bisogno del mio aiuto, parliamo per due ore, si chiama Natalie, ha i capelli corti castani e gli occhi marrone scuro, ci salutiamo e torno a casa con un portale, vado in cucina, la casa è deserta, bevo un succo di frutta e sospiro stando appoggiata alla cucina, guardo fuori dalla finestra, i segni del combattimento sono scomparsi, mi stacco e mi blocco vedendo Zeus in pantaloni senza maglia sulla porta.
"Ti piace quello che vedi?" Dice beffardo.
"Non è male" dico fingendo sufficienza, mi avvicino a lui e lo abbraccio lasciando entrambi di stucco "grazie per ieri e per stanotte, per essere rimasto con me"
"Cos'è questa dolcezza all'improvviso?" Dice divertito.
"La stessa cosa potrei chiederlo a te" dico guardandolo divertita.
"Io non sono dolce" dice corrugando la fronte, mi stacco facendogli la linguaccia.
"Si che lo sei" dico divertita "Zeus è dolce, Zeus è buono" cerca di prendermi ma scappo, mi rincorre mentre corro per la casa, arriviamo in salotto e inciampo cadendo all'indietro sul divano, mi blocca sorridendo divertito, mi ferma le mani sopra le testa e mette una gamba tra le mie.
"Rimangiati quello che hai detto piccola" dice con il fiato corto.
"Se non lo faccio che mi fai?" Dico divertita.
Stiamo flirtando senza neanche pensarci.
"Chissà cosa potrei farti" dice maliziosamente, sorrido ancora di più, sento il suo respiro sulla mie labbra, le guardo siamo vicinissimi, lo guardo e vedo che anche lui mi sta fissando le labbra, mi guarda.
"Fallo" dico in un sussurro "baciami Zeus"
Obbedisce e mi bacia da prima dolcemente e poi sempre con più forte, rimaniamo entrambi senza fiato, muovo le gambe ma la sua gamba mi blocca, la muove facendomi gemere.
"Sta fermo" dico imbarazzata, sorride e si abbassa sul mio collo, le sue mani si muovono esperte sul mio corpo, muovo le bembe cercando di ribellarmi, sento la sua erezione contro la gamba, ma mentre mi muovo senza volerlo struscio la mia parte sensibile, gemo ancora e sento il suo sorriso sul mio collo.
"Non dovremmo..." dico in un sussurro, mi bacia di nuovo sulle labbra, libero le mani e ne metto una tra i suoi capelli mentre con l'altra traccio i suoi pettorali ben scolpiti, appena ci stacchiamo lo guardo dolcemente.
"Dobbiamo partire Zeus" dico dolcemente, mi guarda alzando gli occhi al cielo.
"D'accordo" si sposta e io mi alzo, gli sistemo i capelli arruffati per le mie mani e gli accarezzo il viso spostando la mano.
"Baci tremendamente bene" dico sospirando, sorride divertito mentre lo supero, apro un portale "Spirit!" Corre da noi e gli faccio cenno di entrare, entrano e io li seguo, appariamo alla villa, vado in cucina e prendo una birra, gliene lancio una.
"Hai rovinato il momento migliore per degli esseri inferiori" dice sospirando.
"Sono la mia famiglia" dico bevendo.
"Non è vero, la tua famiglia è lassù, tra gli dei" dice serio.
"La mia famiglia sono loro e ora lo sei anche tu, è sempre stato così" dico seria.
Qualcuno entra nella stanza ma finisco la mia birra.
"Rovini sempre tutto" dice accartocciando la sua.
"Tu non sei da meno" dico schiacciando la mia sul tavolo, ci guardiamo in cagnesco e lui scompare, butto la lattina nel pattume e mi passo le mani sul viso.
"Ho bisogno di aria" dico alzandomi, prendo un'altra birra e le chiavi della macchina, esco fuori e salgo in macchina ignorando Cami e Aru che mi guardano scioccati.
"Dove vai?" Dice Cami seguendomi divertita.
"Non lo so" dico seria.
"Non lo sai?" Dice scioccata.
"No non lo so" dico uscendo, salgo in macchina e sale anche lei seguita da Aru e Ivan che sorridono divertiti, abbasso il tettuccio e metto in moto.
Parto velocemente facendo stridere le gomme "perché siete nella mia macchina?" Dico seria.
"È un po tardi per chiederlo no?" Dice Cami divertita, sbuffo e mi metto comoda, guido sulla montagna, in strada non c'è nessuno, all'improvviso una mucca sale sulla strada, inchiodo con la macchina scioccata.
"Ehi tu! Mucca! datti na mossa!" Dico alzandomi, i ragazzi ridono, esco dalla macchina vedendola ferma, un uomo sulla ventina arriva correndo, guardo la mucca.
"Signorina, mi dispiace che la mucca si sia fermata in mezzo alla strada la farò spostare" dice imbarazzato.
"Grazie" dico spostando il peso un una gamba.
"Ehi Clo com'è che all'improvviso sei diventata docile?" Dice Ivan beffardo.
"Ivan ti stai forse mettendo contro di me?" Dico divertita, gli lancio un'occhiata assassina, alza le mani in segno di resa.
"No, ti voglio tanto bene Cloe" dice divertito.
"Ti ho mai detto che sei il mio nipotino maschio preferito?" Dico sorridendo.
"Ma io non soo tuo nipote"
"Bene allora fatti delle domande" tutti scoppiano a ridere e la muca mi annusa la mano, le accarezzo il muso sorridendo "senti potresti spostarti, dovrei andare sulla montagna" dico gentilmente, muggisce e si sposta "grazie"
"La donna che sussurrava alle mucche" dice Cami divertita.
"Io sussurro a molte cose Cami vuoi provare" dico con un sorriso beffardo.
"No grazie mi è bastato ieri" dice imbarazzata.
"Bhe grazie per la mucca" dico all'uomo, mi guarda sorridendo e alza appena il cappello da caw boy, salgo in macchina e parto.
Do un pizzicotto a Cami e uno a Ivan "siete dei bastardi" dico divertita, scoppiano a ridere.
"Ma se la figura di merda l'abbiamo fatta noi" dice Cami ridendo, sorrido.
"Pensa se non avessi risposto" dico fingendomi offesa.
Arriviamo sulla cima della montagna davanti a un piccolo cottage di legno "siamo arrivati" faccio un respiro profondo chiudo gli occhi, gli elementi compaiono felici "non allontanatevi troppo okay?"
"Si" dicono tutti insieme, scendo dall'auto seguita dai ragazzi, prendo le chiavi e apro, entriamo e accendo la luce.
"JB sei qui?" Dico accendendo la luce, JB è una donna sulla trentina, abbastanza sbarazzina e molto bella, ha dei lunghi capelli biondi mossi e grandi occhi azzurri, è stesa sul divano con una bottiglia di vino in mano.
"Perché sei al buio JB?" dico scocciata.
"Cloe" dice biascicando le lettere.
"Forza rirati su ti aiuto" dico sospirando, me la carico in spalla e la alzo, sorride e mi lecca una guancia.
"Che schifo" dico con una smorfia "puzzi di alcol, JB non ti fa bene bere così tanto" la porto a letto e la metto sotto la coperta.
"Sembri una mamma" dice biascicando.
"Hai fatto colazione?" Dico stanca.
"Non mi va" dice mettendo la testa sotto il cuscino.
"Devi mangiare JB" mi rimbocco le maniche "ragazzi fate come se foste a casa vostra, io intanto preparo la colazione" dico mettendomi il grembiule, mi lego i capelli.
"Ti aiuto" dice Cami alzandosi, le passo un grembiule.
Prendo le uova e il bacon, le passo le uova "fai queste"
Prendo la padella e metto sopra il bacon.
"Cloe" JB si getta di peso su di me, le guardo imbarazzata.
"Torna a letto JB" Dico sospirando, si avvinghia ancora di più a me e sorride mordendomi il lobo "JB! sto cucinando"
"Cloe mi hai lasciata sola" dice come una bambina.
"Ho un lavoro JB non posso badare a te tutto il giorno" dico seria, giro il bacon facendolo saltare.
"Sei perfetta in tutto" borbotta lamentandosi.
"Cosa?" Dico guardandola.
"Niente" dice staccandosi, sospira e si siete sul divano accanto a Ivan, si sporge verso di lui maliziosamente gli mette un dito sotto il mento e se lo avvicina sorridendo maliziosamente, mi tolgo la scarpa e la tiro tra di loro.
"Non ci provare JB, è mio nipote" dico minacciosa.
"Ho bisogno che qualcuno mi soddisfi" dice sbuffando, si butta all'indietro.
"Il ragazzo delle mucche" dice Cami divertita.
"Ah si, perché non ci rpovi con il ragazzo della fattoria a valle?" Dico guarandola.
"Non voglio" dice mettendo il broncio, la colazione è pronta e la mettiamo nei piatti.
Li servo e mi siedo sul bracciolo accanto a JB "sei sola da troppo tempo e non puoi restare rinchiusa qui dentro" dico dolcemente.
"Non mi vuoi più qui vero?" Dice tristemente.
"Cosa?" Dico spalancando gli occhi.
"Mi tratti con freddezza e mi stai dicendo che non posso stare qui" dice abbassando lo sguardo apro la bocca per dire qualcosa ma si alza ed esce "addio Clo"
"Cosa? JB?" chiude la porta e la vedo allontanarsi "JB! non andare in giro da sola!"
Scompare tra gli alberi, sospiro e prendo una birra, bevo sospirando.
"Non vai da lei?"
"No tornerà entro sera, lo fa sempre quando litighiamo" dico sorridendo tristemente.
"Sembrava molto triste" dice Aru guardando fuori dalla finestra.
"Suo marito è morto e lo stesso suo figlio, un incidente in moto non li hanno soccorsi in tempo" dico abbassando lo sguardo, rimaniamo in silenzio.
Per il resto del pomeriggio, aggiusto il piccolo cottage e la aspetto, si fa buio e non torna.
Prendo una giacca "dove vai?" Dice Cami appoggiandosi alla porta.
"Vado a cercarla" dico seria.
"Ma è tardi" dice Ivan preoccupato.
"Va tutto bene" dico sorridendo dolcemente, guardo il cielo e prendo un profondo respiro "ci vediamo dopo" chiudo la porta e comincio a camminare nella foresta con una torcia a fuoco in mano, la chiamo ad alta voce.
"C...Cloe" la sua voce mi arriva come un eco.
"Dove sei?" Dico solcemente.
"Nel dirupo" dice con sforzo, guardo giù e la vedo appoggiata alla parete rocciosa, mi guarda piangendo.
"Vengo a prenderti" dico seria, con un salto scendo e atterro davanti a lei.
"Non piangere JB, le donne diventano brutte quando piangono" dico dolcemente, mi abbraccia di slancio e io sorrido accogliendola tra le mie braccia.
Piange per un po sfogandosi, la allontano un po e le sorrido dolcemente, distoglie lo sguardo arrossendo, le alzo il mento con un dito
"Puoi restare qui quanto vuoi tesoro, non ti ho mandando via ne lo farò mai, se ho detto quelle cose era per il tuo bene JB" dico dolcemente, mi salta addosso bloccandomi a terra, continua a piangere, si anbassa si di me e mi bacia sulle labbra, spalanco gli occhi.
Ma cosa!?
Lesbica?
Dan!
Si stacca rossa come un peperone, la guardo sorpresa ma distolgo subito lo sguardo.
"Clo....guardami" dice dolcemente, non la ascolto "ti prego" giro lentamente il viso "scusami non avrei dovuto farlo ma..."
"Non importa" dico imbarazzata.
"Posso farlo di nuovo?" Dice dolcemente.
"Ti fa stare meglio?" Dico dolcemente.
"Si" annuisco e mi bacia di nuovo.
Posso registrarlo?
No
Ti stai lasciando baciare da una donna.
Lo so.
Chiede accesso alla mia bocca con la lingua ma serro le labbra.
"JB ti spingeresti troppo oltre così" dico dolcemente, si sposta gemendo dal dolore.
"Ti fa male la caviglia?" annuisce.
"Anche la schiena" dice sospirando.
"Okay, ci penseremo dopo a casa a medicarlo" dico dolcemente, mi guardo intorno e la prendo in braccio in stile sposa, si aggrappa al mio collo stringendosi a me imbarazzata.
Con un salto e con il vento volo in cima al precipizio, comincio a camminare nel bosco tenendola stretta.
Busso e Cami apre velocemente preoccupata, sospira vedendoci.
"Sono tornate" dice agli altri due, ci raggiungono, porto JB in bagno.
"Ti aiuto a fare la doccia e poi ti medico le ferite okay?" Dico dolcemente.
"Si, grazie" dice tristemente.
Esco e sosporo chiudendomi la porta alle spalle, mi ci appoggio un attimo respirando profondamente e mi stacco andando verso il salotto ma mi blocco vedendoli fermi a guardarmi, sorrido dolcemente.
"È caduta in un dirupo" dico dolcemente "si è fatta male alla caviglia e alla schiena, ce sono tre stanze alla fine del corridoio, andate pure a dormire resteremo qui stanotte"
"Okay" dice Cami dolcemente mi da un bacio sulla guancia e seguita dagli altri se ne va, Ivan mi stringe una mano e sorride dolcemente.
"Sei bella anche quando sei preoccupata" dice sottovoce.
"Vai casanova" dico ridacchiando, sorride e segue gli altri.
Prendo due accappatoi e torno in bagno, li appendo accanto alla vasca con la doccia incorporata, aiuto JB a spoiarsi e poi lo faccio anch'io, la aiuto ad entrare e a stare dritta.
"Girati" dico dolcemente, la faccio sedere su uno sgabello e mi siedo dietro di lei, le sfioro la schiena con una mano, sussulta rabbrividendo, mi abbasso e le bacio le ferite che guariscono, geme imbarazzata appena sono tutte guarite mi alzo passando le dita tra i suoi capelli.
"Cloe" dice gemendo, porto le mie mani davanti a lei e comincio a insaponarla con le mani.
"Dimmi" sussurro al suo orecchio.
"Ho paura" dice dolcemente.
"Di cosa?" Dico dolcemente, si gira e apre le gambe, mi giro e lei mi insapona la schiena.
"Ho una brutta sensazione" dice imbarazzata "ho paura che tu scompaia che tu sparisca dalla mia vita all'improvviso"
"JB...cosa....?" Mi giro e lei mi abbraccia scoppiando in lacrime, affonda il viso nel mio seno e la guardo sorpresa "è per questo che bevevi?"
Annuisce facendomi gemere per il viso tra il mio seno, prendo la diccina e le sciacquo la schiena, mi sciacquo anch'io e le alzo il viso.
"Andiamo a letto" dico dolcemente, ci mettiamo l'accappatoio e la porto s letto, mi sdraio accanto a lei che mi da le spalle, la stringo a me e lei scoppia a piangere di nuovo.
"Va tutto bne JB, non me ne andrò via così facilmente" le sussurro all'orecchio, le bacio la testa e lei piange, si addormenta e lentamente mi alzo senza svegliarla, metto un pantaloncino corto con una cannottiera, prendo una maglia a maniche lunghe.
Clo
JB, ha qualcosa di speciale
Ho notato. Chi è?
Esco e mi siedo sugli scalini davanti all'entrata, faccio volare qui tre o quattro birre e apro la prima.
Probabilmente nei suoi geni ci sarà qualche traccia di magia, magari di un nonno o di un bisnonno, ci siamo conosciute in discoteca, stavamo bevendo ed eravamo entrambe stanche di tutto e di tutti, così ci siamo messe a parlare, suo figlio e suo marito sono morti in una sparatoria dei proiettili vaganti, è stata una rapina, è così fragile Dan, non posso lasciarla sola.
Mi dispiace per lei.
Anche a me.
Restiamo in silenzio e mi metto a disegnare mentre scolo le birre velocemente, disegno un grande faggio davanti a casa, l'unico suono che mi fa compagnia è il rumore delle cicale e dei gufi, disegno senza pensarci.
"Ma cosa....?" Guardo il disegno finito e alzo lentamente lo sguardo.
Zeus è appoggiato all'albero, mi guarda serio faccio apparire i colori e definisco meglio la sua figura, slanciata, elegante e sexy.
Cloe!
Dan mi risveglia dai miei pensieri, spalanco gli occhi lasciando cadere il disegno dalle mani.
Non urlare.
Cosa stai facendo?!- dice furioso.
Io...io non....non lo so
Alzo lo sguardo su Zeus, ha preso il mio disegno e lo sta guardando con interesse.
"Zeus non-" dico alzandomi per prendere il disegno, inciampo ma lui mi prende al volo.
"Disegni divinamente" dice in un sussurro, arrossisco di colpo.
"G-grazie" dico imbarazzata, mi tiene tra le braccia, Ci guardiamo negli occhi per un attimo ma il mio sguardo cade sulle sue labbra, mi metto dritta "mi dispiace io non..."
"non importa" dice dolcemente, mi gira la testa, mi siedo prendendomi la testa tra le mani.
"Stai bene?" Dice sedendosi.
"Non tanto" dico sospirando "mi gira la testa"
Appoggia un ginocchio e a terra davanti a me, e mi mette un dito sotto il mento, appoggia le labbra sulla mia fronte.
Sussulto arrossendo "hai la febbre" dice dolcemente.
"Zeus ti prego" lo spingo appena allontanandolo, abbasso lo sguardo guardando l'erba accanto a me.
"Cloe..." dice dolcemente, mi alza il viso delicatamente e mi bacia, chiudo gli occhi e lentamente mi spinge con la schiena a terra.
"Zeus" dico mettendo le mani sulle sue spalle, mi tiene tra le sue braccia stringendomi a se "se qualcuno ci vedesse..."
"Ci inventeremo qualcosa" dice sensualmente a pochi centimetri dalle mie labbra.
Sorrido divertita e lo bacio a mia volta "idiota" dico divertita.
"Chi io? Sei stata tu ad andartene di casa" dice divertito.
"Avevo bisogno di stare da sola" dico abbassando lo sguardo.
"Allora me ne vado" dice divertito prima di pensarci gli afferro il polso.
"Aspetta!" Dico velocemente, qualcuno apre la porta, Zeus diventa invisibile e vedo Cami nascosta dietro Ivan che mi guarda spaventata, sospirano entrambi guardandomi dolcemente, Spirit mi appare di fianco.
"Cloe?" Dice Cami dolcemente.
Tengo ancora il polso di Zeus, lo lascio e prendo il disegno.
"Con chi stavi parlando?" Dice Ivan uscendo.
"Con Spirit e Dan" mento sorridendo dolcemente.
"E cosa stavi facendo esattamente?" Dice Cami scettica.
"Stavo disegnando" dico chiudendo il blocco da disegno.
"Fa vedere" dice Ivan prendendolo.
"No! Ivan" rimane scioccato guardando il disegno.
"Zeus" dice guardando l'uomo.
"Non è Zeus è semplicemente un uomo" dico stringendomi nelle spalle.
Cami gli va vicino e guarda il disegno "è decisamente Zeus" dice convinta, alzo gli occhi il cielo.
Prendo l'album "mollate i miei disegni e non guardateli, si chiama privacy e diritto d'autore, per quanto ne so potreste copiarmeli" dico divertita.
"Cosa?" Dice Cami scioccata.
"Vado a fare una passeggiata, ci vediamo dopo ragazzi, mi raccomando non procreate, non voglio problemi" dico ridacchiando.
"Zia!"
"Cloe!" Dicono insieme, scoppio a ridere e con l'album e Spirit mi avvio verso il bosco, cammino tranquilla sentendoli dietro di me, guardo Spirit e gli faccio l'occhiolino.
"Sai, stavo pensando....tu e...Erry come vanno le cose?" Dice Spirit divertito.
Ci penso "non lo so" dico guardandolo dolcemente "non credo che possa tornare tutto come prima, cioè, oddio sono scomparsa per sei anni e..." non trovo le parole "mi sento una ragazzina in piena crisi adolescenziale" scoppio a ridere e vedo Zeus appoggiato all'albero che sorride.
"Ti sei liberata di loro?" Dice divertito.
"Non mi sono liberata di loro, non parlare così sono i miei nipoti Zeus, porta rispetto" dico fingendomi arrabbiata.
"Sissignora" dice con il saluto militare, ci guardiamo sorridiamo e scoppiamo a ridere, intreccia le dita dietro la testa, ci sediamo sulle sponde di un lago, mi appoggio al tronco di un albero e comincio a disegnare i due cigni sull'acqua, sorrido disegnando.
"Dovresti sorridere più spesso" dice sorridendo, lo guardo confusa, in un attimo le sue labbra sono sulle mie, lo allontano sorridendo divertita.
"Fermo" dico divertita, faccio cenno con la testa all'albero dietro di noi e lui guarda con la coda dell'occhio.
"Capisco" dice divertito.
"Bene quindi torna al tuo posto" dico ridendo.
Si risiede accanto a me e sorride, continuo a disegnare.
"Io sorrido" dico appoggiando la matita, scoppia a ridere mentre lo guardo.
"Lo so, ma dovresti farlo più spesso" dice divertito.
"Che intendi?" Dico confusa.
"Che sei bella quando sorridi" arrossisco di colpo "o quando arrossisci"
"Zeus..." dico dolcemente, si piega su di me e mi bacia di nuovo, un pugnale gli sfiora la testa, sospiro appena si stacca mettendosi dritto.
"Ti avevo detto di stare al tuo posto" dico sospirando, Ivan compare nell'ombra e lo attacca con un pugnale, Zeus si difende mentre Cami mi si avvicina furiosa.
"Ti volevi liberare di noi?" Dice quasi urlando.
"No Cami, non volevo liberarmi di te, sono venuta ha disegnare, ne ho bisogno, e Zeus è sempre qui" dico seria "mi segue sempre anche quando non lo vediamo lui c'è"
"Cosa?" Dice spalancando gli occhi.
"È così" dico seria.
Ivan e Zeus combattono, Zeus sorride divertito mentre Ivan lo guarda con odio.
"Non osare toccarla mai più!" Dice furioso, con un colpo si allontanano l'uno dall'altro, si guardano con odio.
"Non puoi dirmi di non toccarla" dice l'altro divertito.
"Cloe è sotto la nostra protezione perciò posso" dice Ivan serio.
"Ivan!" Lo riprende Cami.
"Cosa!?" Urlo alzandomi, con uno scatto lo blocco contro un albero "ripeti quello che hai detto!" Dico minacciosa.
"Ci hanno....incaricato...di proteggerti" dice a fatica.
"Chi?"
"Non sappiamo chi sono" dice Cami in lacrime, lascio andare Ivan che si accascia a terra riprendendo fiato.
"Cosa vi hanno detto?" Dico seria.
"Non possiamo dire niente" dice Ivan.
Faccio apparire lo schermo e visualizzo i contratti.
"Scioglimento dei contratti 'I' e 'C'" dico scocciata.
"No aspetta!" Dice Cami fermandomi, la guardo alzando un sopracciglio "te lo dico"
Sorrido innocentemente e mi siedo "sono tutta orecchie"
Si siedono anche gli altri, Zeus accanto a me e Ivan davanti a lui accanto a Cami.
"Due anni fa, quindi prima che tu tornassi, due donne ci sono apparse in sogno, non abbiamo visto i loro volti, all'inizio abbiamo pensato che fosse solo un inutile sogno frutto della nostra fantasia ma poi ne abbiamo parlato raccontandolo e io, Ivan e Aru abbiamo fatto lo stesso sogno, le stesse donne che ci dicevano le stesse cose" racconta seria, sospira, stringo i pugni.
"In realtà non ci hanno detto proprio che eri tu quella da proteggere" dice Ivan guardando Cami.
"Hanno detto 'il fiore' e il fiore è sempre stata lei Ivan" dice Cami.
"Ma non è detto"
"Ha ragione Camilla" dice Zeus, annuisco sospirando.
"Le parche hanno detto che sono io 'il fiore che crea il mondo migliore'" dico imitando la voce prima di Cloto e poi di Lachesi.
"Altri regni sfidano" dice Ivan sottovoce, spalanco gli occhi.
"Dove l'hai sentita?" Dico seria.
"Il sogno, a tutti e tre è stata detta una parte diversa, ma il comando di proteggerti è stato detto a tutti. 'Proteggete il fiore e la sua bellezza, presto ciò che la pioggia ha portato via tornerà e il fiore potrebbe appassire'" recita a memoria.
Chiudo gli occhi.
Le parche sono tre, gli dei non appaiono in sogno, angeli è impossibile, le creature perché mai dovrebbero farlo? Se tutto ciò è collegato alla filastrocca delle parche, allora....
Cloe! Ti stanno chiamando.
Apro gli occhi di scatto, Cami sta parlando.
"Abbiamo pensato fossero gli dei, visto che siete in buoni rapporti" dice pensandoci, Zeus ride e io gli do una gomitata.
"Ti sembra il momento?" Dico guardandolo male.
"Gli dei non appaiono mai in sogno sono troppo vanitosi per farlo preferiscono contattare di persona" dice divertito.
"Ci ho pensato anch'io" dico annuendo.
E se fosse....
Alzo il viso e guardo la luna, corrugo la fronte.
"Scusa! Scusa! Scusa! scusa! scusa!" Urla una piccola voce, due luci scendono velocemente dalla luna.
"Starry ferma!" Dice un'altra piccola voce.
Due piccole bambine mi abbaiono davanti, poco più grandi di due pugni uno sopra l'altro.
Una atterra davanti a me e si inginocchia piangendo "scusa è colpa nostra, sumimasen! Io... non volevo, avevo paura che a Cloe succedesse qualcosa, tanta paura le parche sono cattive!" Dice piangendo.
L'altra incrocia le braccia al petto e sposta il peso su una gamba con una smorfia.
"Siete state voi?" Le guardo meglio, quella a terra ha i capelli color argento come la luce lunare, lunghi e mossi, e il corpo esile, l'altra invece ha i capelli lunghi blu come la notte, gli occhi color ghiaccio e il corpo formoso.
Le accarezzo la testa con un dito "alzati e asciugati le lacrime piccola" dico dolcemente, mi guarda imbarazzata e si alza, stringe il vestito tra le mani trattenendo a stento le lacrime.
"D'accordo" dico sospirando "cosa vi hanno detto le parche?"
"Le parche sono cattive, loro vogliono l'anima del fiore, fanno del male" dice la ragazza con i capelli argentati agitata.
L'altra alza gli occhi al cielo "Starry calmati" dice scocciata.
Starry mi guarda tristemente "scusa" sorrido e le faccio cenno di continuare "hanno detto che hai qualcosa che appartiene loro e visto che non glielo vuoi ridare, vogliono ucciderti"
Qualcosa che appartiene loro......
"Una volta ho preso locchio di Atropo ma poi gliel'ho ridato" dico pensando ad alta voce.
Dan ride e io corrugo la fronte, guardo Zeus.
"Zeus" dico scioccata, spalanco gli occhi "scio scio" dico divertita.
"Non crederai che andrò da quelle tre megere, brutte da solo" dice ridendo.
"È te che vogliono, oh che bella cosa l'amore" dico beffarda "ah aspetta le chiamo, par-"
Mi tappa la bocca con una mano, trattego una risata e sospira appena mi lascia.
"È così vero, pensano che io gli abbia rubato Zeus?" Dico alle due guardiane, annuiscono.
"Zeus è amato dalle parche" dico prendendolo in giro, carca di prendermi ma mi sposto, si alza "ma d'altronde si sa, Zeus è buono, Zeus è gentile" dico beffarda comincia a rincorrermi e io salto sull'acqua, continuo a prenderlo in giro mentre lui cerca di prendermi, vedo il buio avvicinarsi, mi blocco e lui mi cade quasi addosso, spalanco gli occhi.
"Perché ti sei fermata?" Dice serio.
Indietreggio, con gli occhi sbarrati "tornate sulla luna svelte" dico alle piccole, quella di cui non conosco il nome prende Starry e vola in alto.
Prendo il polso di Zeus e lo tiro allontanandomi, il buio avanza velocemente, il mio corpo si divide da Dan "portali via" dico con un forte dolore al petto.
"No stavolta verrai via con noi" dice serio.
"Non posso scappare alle parche" dico guardando il buio avvicinarsi, comincio a tremare "Air!" Il vento soffia forte e cominciamo a correre velocissimi.
"Non puoi scappare Cloe!" Urla Atropo divertita, ridono salto girandomi e tendo un braccio davanti a me, rimango sospesa e le fiamme divampano dividendoci, tutti sono fermi e mi guardano preoccupati "non fermatevi" dico seria, mi volano dietro, le parche urlano ma si liberano velocemente.
Una figura appare davanti a noi, mi blocco riconoscendolo, le parche ridono mentre indietreggio.
Lui è morto!
Il respiro si fa corto mentre si avvicina.
"Cloe!" Urla Cami, il buio avanza alle mie spalle, gli occhi mi si riempiono di lacrime.
"Cloe" dice l'uomo ridendo "sei diventata bellissima piccola, non scappare vieni qui"
"No" dico con voce tremante.
Scompare e mi riappare alle spalle, mi avvolge con le sue braccia, spalanco gli occhi mentre le lacrime mi rigano il volto.
Mi blocco completamente "Zeus..." sussurro, allungo una mano verso di lui, Raul mi tira verso il buio, Zeus viene da me, allunga una mano e afferra la mia, mi tira a se allontanandomi dal buio.
"Lui era morto" dico in lacrime, mi stringe con un braccio portandomi sul suo fianco, allunga una mano e un fulmine impressionante colpisce Raul e fa scomparire il buio.
"Va tutto bene piccola" dice abbracciandomi.
Perdo i sensi e lui mi prende tra le braccia, l'ultima cosa che sento è un tenero bacio sulle labbra bagnate dalle lacrime.
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Alius lux
Paranormalecco il seguito di Lux, abbiamo lasciato i nostri protagonisti in sospeso, dopo una dura battaglia e dopo la scelta di restare uno spirito di Cloe, sono passati sei anni e qualcosa sta cambiando. il re, Dan, l'affascinante migliore amico di Cloe, c...