Zeus

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"C'è una domanda che mi ronza nella testa da un po" dice mentre metto la bambina sul divano di fronte noi.
"Spara" dico sorridendo.
"Non so se..." dice imbarazzata.
"Gwenny, dimmi, tranquilla se è qualcosa di cui non voglio parlare te lo dirò" dico risedendomi accanto a lei.
"Okey, oggi più volte sia Erry che Marco....hanno detto che li hai abbandonati per sei anni...." lascia la frase in sospeso.
"E vuoi sapere cos'è successo giusto?" Dico divertita, annuisce esitante.
"Oh, solo se vuoi io..." dice agitata.
"Certo che te lo racconto" le sorrido, mi appoggio allo schienale del divano e guardo il soffitto "da dove posso cominciare..."
La porta si apre e i bambini entrano seguiti da Erry, sorrido.
"Avete un posto dove stare stanotte?" Dico guardando Gwenny.
"No..." dice imbarazzata.
"Venite con noi alla villa" dico alzandomi, mi avvicino all'orecchio di Gwenny "dopo ti racconterò tutto"
Lei mi guarda sorpresa, guardo i bambini che sbadigliano stanchi, apro un portale "forza bambini, tutti a letto"
Entriamo tutti apparendo in salotto, sorrido vedendo i bambini che barcollano stanchi, guardo Gwenny, Max e Livius.
"Torno subito" dico sorridendo.
Accompagno i bambini nelle loro stanze, si mettono i pigiami e rimbocco loro le coperte, gli do a tutti un bacio sulla fronte e auguro loro una 'Buonanotte'.
Scendo in salotto sbadigliando, tutti mi guardano attenti, accendo il fuoco e lo guardo scoppiettare.
"Angel sei tu?" Dice mamie entrando nella stanza.
"Si mamie mi dispiace di averti svegliato, torna pure nella tua stanza qui ci penso io" dico alzandomi e sorridendole dolcemente.
"Oh tesoro, non importa tranquilla, buonanotte ragazzi" dice sorridendo, sbadiglio "angel non ti sforzare troppo lo sai che-"
"Mamie sto bene" dico interrompendola in modo freddo, distolgo lo sguardo per qualche secondo e la riguardo di nuovo, stavolta dolcemente "so che lo fai per me, ma stai tranquilla, vai pure a riposare domani avremo degli ospiti" dico dolcemente.
"Mi dispiace" dice uscendo dalla stanza.
Mi siedo sul divano e mi prendo il viso tra le mani "sono un mostro" faccio apparire una bottiglia di liquore e un bicchierino pieno, appoggio la schiena indietro e con una mano mi sposto i capelli indietro.
"Gwenny, vuoi ancora che ti racconti?" Dico dolcemente.
Annuisce seria "si"
Sospiro "come sai io sono la figlia della dea Selene, pultroppo mio padre fu ucciso da Zeus perché era un umano, lui era adirato e cercò insistentemente di uccidere anche me, penso lo usasse per...vendicarsi con mia madre, alla mia nascita fui affidata a una famiglia umana, quella di Marco. Il re Daniel, il ragazzo che avete visto prima a palazzo, è la manifestazione del mio potere, avevamo la possibilità di scambiarci il corpo, colei che lo governava però ero io, sin da piccola ho combattuto per sopravvivere, credendo che la mia matrigna che in realtà era una ninfa non un'umana, mandasse creature ad uccidermi, quando scoprì la verità, gli attacchi di Zeus aumentarono, ma stavolta non ero solo io in pericolo lui mi aveva trovata e non potevo permettere che altre persone, quelle a cui tenevo venissero ferite o addirittura uccise" mi fermo un'attimo e bevo un'altro bicchiere "decisi di creare un mondo dove le creature che liberavo dal suo controllo e quelle a cui tenevo potessero vivere felicemente"
"Aspetta quindi quella ragazza eri tu?" Dice Gwenny sorpresa.
Annuisco "tuttavia ben presto Zeus mi trovò nuovamente e con me trovò anche gli altri, le creature di quel mondo mi elessero loro regina ma ancora non sapevano che non sarei stata in grado di rivestire quel ruolo"
"Lo saresti stata ma non hai voluto" dice Erry guardandomi divertito.
"Erry, non sono una donna che riesce a stare ferma e di sicuro non riuscirei a governare un regno, comunque feci in modo che Dan diventasse re, mi sigillai nella grande quercia per due anni, ogni giorno mi era concesso uscire per qualche ora e osservavo coloro che volevo proteggere, lo feci per dare loro qualche anno di pace in cui Zeus sbrava impazzito per avermi perso, lo spiai allungo e così feci anche per gli altri dei, imparai molte cose sui miei poteri e sugl'altri, alla scadenza dei due anni rientrai nel mio corpo creandone uno per Daniel, pultroppo però il tutto durò solo qualche giorno" dico seria, sospiro e bevo un'altro bicchierino "Zeus si accorse subito della mia presenza e passò all'attacco, molti dei erano dalla mia parte mentre altri erano così codardi da non riuscire a dire di no al loro capo, mettemmo in salvo tutti gli innocenti, coloro che non sapevano cosa significasse combattere o uccidere, combattemmo con gli angeli ma...." mi fermo e guardo il fuoco, chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.
"Cloe se non..." comincia Gwenny, la guardo e le sorrido.
"Zeus aveva ucciso tutti, corpi e sangue non si distinguevano sull'erba attorno alla quercia, le persone che avevamo nascosto erano li e così anche i soldati, il terreno e la sua veste erano tinti di un rosso intenso, gli unici che erano in vita ervamo: io, Daniel, Zeus e Cami, la ragazza che prima ha ballato contro di noi.
Mio dio era solo una bambina" dico appoggiando il gomito sul bracciolo della portona, appoggio le labbra alla mano chiusa e torno a guardare il fuoco, le fiamme scoppiettano vivaci, una piccola scintilla viene verso di me e si spegne vicino al mio viso "persi il controllo, il controllo sul mio corpo, la mia mente, i miei pensieri, persi tutto in quell'istante, l'odio che covavo da tempo ribolliva nel mio sangue, così usai un potere proibito, ti mostro una cosa" apro uno scomparto segreto sopra il camino e ne estraggo un pugnale antico, mi avvicino a lei sedendomi a terra sui talloni, lei si abbassa accanto a me, mi taglio appena il palmo della mano destra, lo appoggio a terra "lux" dico sottovoce, alzo la mano e un piccolo fiore cresce dal pavimento, Gwenny lo guardo ammirata, faccio un'incisione anche sulla mano sinistra e faccio volare il bicchiere vuoto vicino alle mie gambe "tenebrosi" dico tenendo la mano su di esso ma senza toccarlo, il bicchiere si spezza in mille pezzi.
Tutti mi guardano spaventati, tranne Erry, osservo i pezzi di vetro sul pavimento e li prendo tutti in una mano.
Mi alzo andando vicino al fuoco, glieli butto dentro, prendo due fascie dal cassetto "creazione e distruzione, due facce della stessa medaglia, sono come lo ying e lo yang essi si completano, se hai uno hai anche l'altro, io li usai entrambi, ma per farlo usai tutta la mia anima, distrussi quel mondo e così anche Zeus, ma prima che il processo fosse terminato attivai anche quello di creazione, così il mondo...rinacque da capo, la mia anima si diffuse ovunque, nelle piante, nei laghi, nei fiumi, nell'aria e nei corpi di coloro che erano morti facendoli ritornare in vita, tuttavia il mondo decise di darmi un'altra possibilità" mi fascio le ferite e mi siedo sulla poltrona guardando il fuoco.
"Ma lei la rifiutò, abbandonandoci tutti nel nostro dolore, così ognuno continuò la sua vita, Marco si sposò con Ciel, io aiutai Daniel a governare e lei...bhe non sappiamo esattamente cosa fece" dice Erry guardandomi fisso negl'occhi, il fuoco si riflette nel suo sguardo, lo guardo male.
"Per quanto riguarda me, li osservavo, li proteggevo e li aiutavo, potevo farmi vedere poiché la mia anima è quel mondo, poi venivo qui e mi sono diplomata in legge e in medicina, ho aperto un ospedale" dico senza distogliere lo sguardo da lui.
"Ed è ricca sfondata" dice Yasmine entrando nella stanza, si stiracchia e sbadiglia.
"Non sono ricca sfondata" dico sbuffando, distolgo lo sguardo e osservo il fuoco che si è ridotto a qualche scoppiettio, le luci si spengono e la luce del fuoco è l'unica luce che ci rimane.
Mi alzo di scatto "c'è qualcuno" dico seria.
"Chi?" Dice Erry mettendomi una mano sulla spalla.
"Se lo sapessi te l'avrei già detto no?" Dico fredda.
Faccio un passo avanti, apro una mano di fronte a me e uno scettro appare da essa.
Il bastone è color argento, in alto una sfera fatta di vento contiene un fuoco blu, attorno ad essa ci sono due cerchi posti nella direzione opposta fatti uno di legno e l'altro di acqua.
I miei vestiti cambiano trasformandosi in un kimono rosso da sacerdotessa, lasciandomi però le braccia scoperte, una fascia sottile d'argento appare stringendomi la testa come le figlie dei fiori, i capelli tornano color caramello e due serpenti demoniaci mi fluttuano attorno soavi e fluidi.
Mi guardo il corpo "si è schiuso" dico stupita.
"Cosa?" Dice Erry osservandomi.
"No, no, doveva rimanere rinchiuso" dico scioccata.
Un'enorme elfo, dai lunghi capelli angentati, entra nella stanza furibondo, sorride beffardo, lo guardo male, lo scettro è poco più alto di me, la mia anima si spegne diventando fredda e...vuota.
Me ne occuperò io
No aspetta!
Questa non sono io, da quando Persefone mi ha eletta guardiana è come se avessi due anime, tuttavia ogni tanto la mia si spegne e l'altra prende il sopravvento.
"Pensavo di averti sigillato Potter" dico minacciosa.
"Si ma i suoi poteri non sono ancora stabili regina degli elementi, il gene non si è sviluppato completamente, anche se lei è la prescelta signora, ciò non vuol dire che i suoi poteri sono completamente sviluppati" dice beffardo.
"Tornatene nel sottomondo Potter, nessuno ti ha evocato" dico furiosa.
"Ha ragione ma non ho intenzione di tornare li sotto, è molto deprimente" dice sbuffando.
"In quanto guardiana non ho intenzione di averti tra i piedi, ho già abbastanza problemi di mio" dico seria.
"non mi dica che è ancora incentrata su quella storia di non legarsi a nessuno?" Dice stupito, alza gli occhi color rubino, al cielo.
"Maledizione! Giuro che stavolta ti faccio fuori" batto lo scettro a terra e delle radici lo bloccano stringendolo fino a farlo urlare, un suono di campanelli attira la mia attenzione, una ragazza spunta dalla finestra spalancata, è accovacciata, i suoi lunghi capelli neri, brillano alla luce della luna, mentre i suoi occhi gialli scrutano l'elfo con attenzione, lui la guarda e sorride.
"Penelope era ora che arrivassi" dice divertito, faccio in modo che le radici stringano ancora di più, lui urla e sviene dal dolore.
"Potter sei arrivato così in basso" dice la ragazza, mi guarda e sorride "posso avere il suo corpo?" Dice indicandolo allegramente.
"Mi dispiace ma non posso dartelo, lui mi appartiene" dico divertita.
"Cosa...?" Dice l'elfo risvegliandosi.
"Torna a dormire Potter" dico dandogli un pugno nello stomaco.
Sviene di nuovo, sorrido "sorry" dico dolcemente, torno a guardare la ragazza "a cosa ti serve?"
"Fatti miei" dice acida.
"Bene allora" Al è sulla porta, indico lui, Potter mi indico una spalla e poi la porta, Al annuisce, si carica Potter sulla spalla e mi guarda.
"Ragazzina, avevo considerato la possibilità di dartelo ma....no dovrà toenare nel sottomondo" dico divertita, batto una volta lo scettro a terra e un vento caldo la fa alzare e la porta lontano dalla villa.
La guardo allontanarsi "andiamo" dico uscendo dalla stanza, Al mi segue con l'elfo in spalla, andiamo nell'ala nord, andiamo verso una porta nera, Potter si sveglia, Al lo mette giù e i suoi occhi sono privi di qualunque emozione, come se la sia mente fosse rapita e spenta.
"Potter" si gira a guardarmi e rinviene, la paura pervade il suo sguardo, sorrido dolcemente e gli metto una mano sulla guancia "ascoltami bene okey? Ti darò tre possibilità, la prima è ritornare nel sottomondo" fa una smorfia e io sorrido divertita "la seconda è rimanere qui con me, tuttavia formerai un contratto con la sottoscritta e dovrai allenare nel combattimento alcune persone, la terza...è...." abbasso lo sguardo fingendomi triste, lui mi mette una mano sotto il mento e mi alza il viso portandomi a guardarlo.
"Terza?" Dice dolcemente.
"Se sceglierai la terza....potrai andartene con lei e lasciarmi qui da sola" dico facendo scendere una lacrima, distolgo lo sguardo.
Lui mi sorride dolcemente "resterò qui con te e faremo un contratto" dice dolcemente, lo guardo e sorrido dolcemente.
"Davvero?" Dico avvicinandomi a lui.
"Si" dice dolcemente, metto una mano dietro la schiena e sfrego le dita.
Lui mi da un bacio di slancio, spalanco gli occhi dallo stupore.
"Con questo contratto io my lady ti giuro fedeltà non importa, cosa accada, la proteggerò e starò al suo fianco" dice staccandosi.
"Con questo contratto, io in quanto tua padrona prometto di rispettarti, proteggerti e curarti nelle tue ferite oggi fino alla fine di questo contratto" dico sorridendo divertita.
Lui mi guarda stupito "mi hai ingannato"
"no, sei tu che ti sei fatto ingannare" dico divertita, prendo una ciocca dei suoi capelli rossi e la faccio scorrere tra le mie dita, sorrido maliziosamente.
"Ti istruirò su diverse cose d'ora in poi" dico avvicinandomi al suo orecchio, sussulta e mi guarda a bocca aperta.
Mi giro dandogli le spalle, mi blocco vedendo i ragazzi che ci guardano stupiti "Al!" Dico seria.
Lui annuisce e va verso di loro, apre le possenti braccia "signori vi prego di allontanarvi" dice educatamente.
"Potter seguimi ti mostro la tua stanza" dico guardando Erry, i cui occhi brillano di gelosia, scendiamo al piano di sotto.
"L'ala nord è proibita chiaro? Se vi trovo li anche solo una volta vi decapito" dico minacciosa.
Guardo Al "dopo vieni nella mia stanza perfavore" dico dolcemente, annuisce e si inchina.
Accompagno Potter in una stanza e vado nella mia, mi siedo sul letto, la mia anima si è riaccesa lasciando l'altra nell'oblio.
La mano calda è di nuovo sulla mia schiena "Cloe" canticchia la voce, sussulto e mi stringo le braccia con le mani.
"Cosa vuoi?" Dico stringendo.
"Cloe, sono qui" canticchia ancora.
"Zeus" dico in un sussurro.
Il calore scompare, mi alzo di slancio esco nel corridoio, corro giù per le scale, fino a scontrarmi con qualcuno, mi tocco il naso dolorante, alzo lo sguardo.
Sono Al e i ragazzi, Livius dece essere già nella sua stanza "Al proteggi i bambini" mamie compare da sotto le scale "mamie ti prego sigilla tutto, porte, finestre, c'è qualcosa fuori"
L'agitazione riempie l'aria circostanze "si signorina" corre via, delle fate escono da dei portali circondandomi.
Faccio scomparire lo scettro e il kimono, trasformando i vestiti in un pantalone e una canottiera.
Tutte le fate mi puntano le lance contro, fanno un passo avanti, mi bloccano, il mio corpo è circondato dalle punte delle lance se mi muovo rischio di ferirmi, due guardie si spostano facendo avvicinare un uomo alto, i suoi capelli sono raccolti in una coda alta, sembra un samurai.
Qualcuno mi lega le mani dietro la schiena, sospiro e guardo il pavimento.
L'uomo mi accarezza una guancia e fa scorrere una mano sotto il mento, mi alza il viso lentamente e sorride beffardo, lo guardo divertita.
"Salve principessa" dice sorridendo.
"Buonasera generale, la vedo in forma" dico ricambiando il suo sorriso divertito.
"Si mi sento bene e lei signorina?"
"Apparte le lance puntate addosso e le mani legate sto bene la ringrazio" dico senza muovermi.
"Questi vestiti le donano" dice facendo scorrere una mano lungo il mio corpo, toccandomi un lato del seno e il fianco, seguo la sua mano con lo sguardo.
"Non osi andare più giù generale, si ricordi, ha promesso di portarmi la luna solo allora sarò sua" dico alzando lo sguardo e incrociando il suo, mi tira a se con forza.
"Potrebbe diventare mia adesso signorina" dice sorridendo maliziosamente.
"No mi creda, non potrebbe farlo" dico divertita.
"Se vuole signorina possiamo provare" mi sussurra in un oracchio.
"Proviamo" dico divertita "ma sarà una cosa tra me e lei signore" mi allontano da lui sorridendo, con una lama di vento spezzo la corda che mi lega i polsi, li porto davanti e li massaggio con una smorfia di dolore.
"Ammirevole principessa" dice sorpreso, alzo lo sguardo.
"Pensava davvero di avermi bloccata così? Si ricordi generale che anche se il mio corpo è rimasto quello di una diciannovenne ho comunque venticinque anni" dico mettendo una mano sul fianco, sposto il peso su una gamba, una lancia mi punta il petto, alzo le sopracciglia e sorrido, tocco la punta con un dito e si fonde lentamente, la fata mi guarda sorpresa.
"No dai, sul serio pensavate che mi avreste bloccato con così poco?" Dico scioccata.
Sento Erry ridere da sopra le scale, lo guardo divertita.
"Andiamo gente anche un mulo capirebbe che non potete fermare la semidea con una semplice corda" dice divertito.
"Ha detto tutto lui se volete prendervela con qualcuno sapete a chi rivolgervi" tutte le fate gli puntano le lance contro e gli si avvicinano, mi giro verso il generale e mi avvicino al suo orecchio, appoggia una mano sul suo petto muscoloso e mi alzo sulle punte dei piedi "generale, quando mi porterà la luna sarò ben felice di concedermi a lei ma per adesso dovrà arrendersi mi dispiace, comunque mio signore" gli do un bacio sulla guancia e faccio un passo indietro, unisco le mani dietro la schiena e sorrido "la prego di tornare a casa, sono al quanto stanca e come sa se noi donne non dormiamo abbastanza diventiamo brutte"
"Questo non sia mai principessa, signori! Andiamo smettetela di giocare con il ragazzo, ritirata soldati" mi prende la mano e la bacia "la prossima volta che ci vedremo le porterò la luna come promesso principessa" dice sorridendo.
"L'aveva detto anche l'ultima volta e quella precedente generale, la mia risposta sarà sempre la stessa quando mi porterà la luna generale, sarò ben lieta di concedermi a lei, ma fino ad allora non le lascerò fare niente" dico sorridendo.
"Ne sono consapevole, ma fino ad allora...vi prego di aspettarmi" dice divertito.
"Non glielo prometto" dico sbadigliando.
"Riposate bene, la vostra sa-" scatto verso di lui tappandogli la bocca.
"La prego non dica niente generale, nessuno deve sapere della mia salute la prego" dico implorandolo con lo sguardo.
Lui mi guarda dolcemente, tolgo la mano lentamente e sorrido appena "è tardi vada a casa" dico dolcemente.
Si avvicina al mio orecchio "si prenda cura di se principessa" mi sussurra, sorrido.
"La ringrazio" dico dolcemente, sento la mia anima spegnersi lentamente, l'altra prende il sopravvento accompagnata dalla mia paura.
Non fargli del male ti prego
Zitta Cloe, questo corpo mi appartiene ora.
Lui apre un portale e in un attimo Al è li, il generale si ferma e si gira a guardarmi, allungo una mano verso di lui e sorrido appena "mi dispiace tanto" dico con le lacrime agli occhi, non riesco a fermarmi "anime cordis" le parole mi escono da sole, lui sviene e la sua anima entra dentro di me.
No!!!!!
Una risata esce dalle mie labbra "Al portalo nella camera degli ospiti" dice l'altra me.
Cos'hai fatto! Dico disperata.
Pensi davvero che lui ti ami? Ti avrebbe usata e poi se ne sarebbe andato come hanno fatto tutti.
No basta! Smettila! Vattene!
La mia anima si sveglia e io urlo dal dolore, cado a terra in ginocchio, le lacrime sgorgano dai miei occhi.
Io sono te Cloe, non cercare di reprimermi.
"Vattene, sparisci" dico in un sussurro, mi stringo forte le mani sulle braccia, trattengo il dolore, Persefone appare davanti a me, si inginocchia "mandala via ti prego" dico piangendo.
Mi accarezza i capelli dolcemente.
Non puoi fidarti di nessuno.
Zitta! Sparisci!
Ti abbandoneranno tutti.
Mi tappo le orecchie con le mani, scuoto la testa e spalanco gli occhi.
"Persefone, ti prego" dico guardandola.
Lui mi sorride dolcemente e annuisce, mi da un bacio sulla fronte e il nero mi avvolge "riposa piccola" sono le ultime parole che sento prima di cadere tra le sue braccia.
Erry pov's
"Cosa le è successo? Eppure prima era..." dice Gwenny preoccupata.
"Ragazzi, lasciate che vi racconti una cosa, seguitemi" dice la dea sorridendo dolcemente.
Annuisco serio incapace di distogliere lo sguardo dalla mia Cloe.
La seguiamo fino alla camera di Cloe, la porta tra le braccia come se fosse una gemma preziosa.
La stende a letto, le rimbocca le coperte, si siede sul letto e ci fa segno di sedersi di fronte a lei, ubbidiamo.
"Cosa le è successo?" Dice Max serio.
"Lei...vi ha raccontato della sua battaglia con Zeus e cosa le ha comportato vero?" Dice lei dolcemente.
"Ci ha raccontato che è stata sola e che si è diplomata, ha osservato, aiutato e protetto gli abitanti di quel mondo" dice Gwenny dolcemente.
Persefone sorride e scuote la testa, i capelli neri la ricandono luminosi sulle spalle "quella è solo una parte di ciò che è successo, Cloe....dopo essere effettivamente morta e aver rifiutato una nuova possibilità, era rimasta sola, dentro di se qualcisa stava cambiando e questo lei lo sapeva, si può dire che la sua anima si divise in due parti contenute però nello stesso corpo. Una di esse è quella che avete visto quando ha preso l'anima di quell'uomo e l'altra è quella di tutti i giorni, tuttavia dovete stare molto attenti l'anima dormiente può essere molto pericolosa, diciamo che è la sua parte....assassina quella senza scrupoli" dice Persefone continuando a guardare il viso di Cloe.
"Come facciamo a distinguerle?" Dice Gwenny preoccupata.
"I suoi occhi, quando la sua anima è normale sono verdi come al solito, mentre quando si risveglia quella dormiente essi diventano color malva. Quando l'altra esce la salute di Cloe ne risente spesso subito dopo ha la febbre ma stavolta no c'è qualcosa di diverso" stringo i pugni per trattenermi, mi alzo ed esco dalla stanza.
"Dove vai?" Dice Max guardandomi, non rispondo ed esco chiedendomi la porta alle spalle.
Cloe la mia Cloe, ha sempre dovuto soffrire così, cos'ha il destino contro di lei, davvero tu fato vuoi questo? La mia dolce Cloe, una ragazza che ha paura di uccidere ora è diventata spietata. Non posso fare niente per lei, mi sento così impotente così inutile.
Mi dispiace, mi dispiace tanto Cloe.
Vado in salotto e mi siedo accanto al fuoco, le fiamme scoccano andando verso l'alto, una si avvicina, sembra avere vita, alzo un dito e lei gli vola attorno giocando, sorrido tristemente, improvvisamente un gran numero di fiamme vola fuori dalla stanza, la piccola sembra felice, mi guarda e sembra sorridere, va con le altre.
Le seguo, la porta di Cloe è spalancata, il suo viso è bagnato dalle lacrime, Gwenny e Max sono in un angolo protetti dalla dea.
"Terra, acqua, aria, fuoco. Terra, acqua, aria, fuoco" la voce di Cloe riecheggia nella stanza, sofferente e sforzata, la piccola fiamma si avvicina, mi afferra la maglietta e la tira con poca forza, mi porta vicino a Cloe e le si strofina vicino al viso.
Le prendo la mano dolcemente mentre il suo respiro si fa affannato "Erry..." dice in un sussurro.
"Sono qui" dico sottovoce, una lacrima le riga il viso.
"Mi dispiace" continua a dire, ricomincia la cantilena evocando i quattro elementi.
I suoi occhi si aprono lentamente, muove le braccia e cerca di mettersi seduta, alza una gamba piegando il ginocchio, mette una gamba piegata unamdo i due piedi, tuttavia la gamba piegata tocca illetto, appoggia un braccio sul ginocchio alzato, i quattro elementi sono posti su di lei, sembrano come delle creature, i bambini le madri e i padri.
I piccoli si avvicinano a lei, i suoi capelli color argento risplendono alla luce della luna, le coprono il viso nascondendo le lacrime.
Il silenzio regna sovrano nella stanza è come se una sola parola potesse rovinare tutto, sulle sue braccia i tatuaggi azzurri tornano a risplendere, le braccia mi pulsano, tiro su le maniche e i tatuaggi hanno coperto anche il mio corpo.
Il mio braccio destro pulsa fino a farmi male, Cloe mi guarda dolcemente.
"Mi dispiace" dice dolcemente, guarda il braccio e allunga due dita tocca il braccio delicatamente.
Il dolore si affievolisce ma continua a persistere, si avvicina mettendosi a gattoni, si avvicina "non posso fare di più di così" dice dolcemente.
"Non importa" dico resistendo al dolore.
Cloe pov's
Cosa stai facendo? Dovresti odiarlo.
No che non dovrei
Si invece, lui non ti ha salutata quando sei morta
Nemmeno io l'ho salutato
Per una volta ho vinto io, sta in silenzio per un po, i miei capelli mi cadono davanti al viso, guardo Persefone che combatte contro il vento proteggendo Gwenny e Max.
"Aer" dico in un sussurro, mi siedo sui talloni e il vento mi accarezza la pelle scomparendo.
"Ignis, Aer, terra, aqua" dico dolcemente, i quattro elementi formano un cerchio, guardo i ragazzi.
"Scusateli sono un po....vivaci e tremendamente ansiosi" dico inchinandomi in segno di perdono alle maniere giapponesi.
"Come ti senti?" Dice Gwenny gentilmente.
"Ho vinto contro di lei e....bhe se non fosse per il sangue di dea non riuscirei neanche a muovermi" dico dolcemente.
Erry cade sul letto in preda al dolore "Erry! Mio dio" dico preoccupata.
comincia a sudare "ti avevo detto di non fare un contratto ma tu non mi ascolti mai"
Lui mi guarda con un occhio chiuso e uno aperto "sono testardo, ho imparato dalla migliore" dice scherzando.
"Non fare lo stupido Erry, non è il momento, stenditi" dico alzandomi, barcollo fino al bagno, prendo un uguento delle fate, gli vado vicino e guardo Persefone.
"Ti ringrazio Pe, sei sempre gentile con me, ragazzi andate pure nella vostra stanza mi occupo io" dico sorridendo dolcemente, Persefone si alza e i ragazzi la imitano.
"Angel stai attenta okey?" Dice Persefone gentilmente.
"Qualcosa mi dice che la pace non durerà allungo, di agli dei di stare molto attenti" dico seria, lei annuisce e mi guarda preoccupata.
"Senti qualcosa?" Dice seria.
Annuisco e guardo Erry, apro l'uguento e gli faccio segno di allungarmi il braccio.
"Cosa senti? Cloe cosa sta succedendo?" Dice preoccupata.
"Non lo so, sento solo la sua voce nella testa" dico spalmando la pomata.
"Non mi dirai cosa ti ha detto vero?" Dice arrendendosi.
Mi fermo e alzo lo sguardo incrociando i suoi occhi "no" dico semplicemente.
"D'accordo angel sappi che se hai bisogno gli dei sono a tuo favore" dice andando verso la porta, la apre.
"Grazie" dico dolcemente.
Sorride dolcemente ed esce chiudendo la porta, mi alzo e vado verso il bagno, prendo la valigetta del pronto soccorso, guardo lo specchio e mi blocco spalancando gli occhi, sento le mani calde di Zeus sulle mie spalle, mi guarda attraverso lo specchio, lascio cadere la valigetta.
"Attenta principessa" dice scomparendo, continuo a guardare lo specchio rimanendo senza fiato, Max entra nella stanza di corsa.
"Cloe cosa-?" Dice preoccupato, anche Gwenny gli arriva vicino, l'immagine di Zeus torna alle mie spalle.
"non dire niente bambina" dice dolcemente, metto una mano sulla sua, sento il suo calore.
"Cosa vuoi Zeus?" Dico riprendendomi.
"Voglio il tuo potere" dice spingendomi, sbatto con la pancia contro il lavandino, sputo del sangue e mi asciugo la bocca con il dorso della mano.
Entra nella mia camera, lo seguo vedendolo accanto a Erry che è svenuto dal dolore.
"Non toccarlo Zeus!" Dico minacciosa, schiocco le dita in modo che Max e Gwenny possano vedere Zeus.
"Se no cosa farai principessa?" Dice allungando una mano verso di lui, lo brucio con lo sguardo.
"Ti ho detto: non toccarlo!" Ripeto, lui mette i piedi a terra, tocca Erry con le sue mani sudice, sferro un calcio verso di lui che lo schiva.
Cerco di colpirlo in continuazione "ti odio Zeus devi morire, come sei sopravvissuto?" Dico furiosa.
"Sai è una storia lunga storia" dice divertito.
"Sei un bastardo" dico sorridendo divertita.
Lui guarda Gwenny che si tocca la pancia, Zeus ride, lo guardo incredula, vola verso Gwenny e le stringe il collo lasciandola senza fiato.
"Potrei ucciderli entrambi, ohh una creatura magica che è incinta di un umano, mi ricorda qualcuno...a te no forse?" dice ridendo malvagiamente.
"Lasciala andare Zeus!" Dico minacciosa.
"Cosa farai ora principessa?" Dice divertito, continua a stringere il suo collo.
"Max avvicinati a me" dico tendendogli una mano, lui la afferra e io lo tiro verso di me, lo nascondo alle mie spalle, gli tocco gli occhi in modo che possa vedere Zeus.
"Gwenny!" Dice facendo un passo avanti, allungo un braccio bloccandolo.
"Max, non ti muovere" dico seria, lui mette la mani sul mio braccio.
"Ti prego salvala Cloe" dice dolcemente, annuisco seria.
"Zeus, cosa vuoi realmente?" Dico seria.
"Te l'ho detto principessa, concediti a me, dammi il tuo corpo, la tua anima e il tuo potere" dice stringendo ancora di più il collo di Gwenny.
Mi concentro e creo una fiamma dietro di lui ustionandogli la schiena, lascia Gwenny dolorante, la tiro verso di me e l'abbraccio.
Scoppia in lacrime affondando il viso nell'incavo del mio collo, la stringo a me, sul suo collo ci sono i segni delle dita di Zeus, lo guardo male mentre i suoi occhi lampeggiano d'odio.
"Per oggi me ne vado, ma non è finita qui regina" dice furioso, scompare e il silenzio pervade la stanza.
"Oh Gwenny, mi dispiace è colpa mia" dico abbracciandola forte, mi stringe forte piangendo, le do un bacio sulla testa.
"Ho avuto così tanta paura" dice tra un singhiozzo e l'altro.
"Oh tesoro, lo so" dico dolcemente.
Aspetto che si calmi tenendola stretta tra le braccia, smette di piangere e io la guardo negl'occhi, le accarezzo una guancia e una piccola goccia d'acqua le va vicino, le vola attorno facendola sorridere mi guarda dolcemente.
"Ti ringrazio Cloe"
"No, è stata colpa mia, lui è me che vuole, se volete potete restare qui stanotte" dico dolcemente, lei scuote la testa.
"Andremo nella nostra stanza, grazie di tutto Cloe sei una ragazza fantastica" mi da un bacio sulla guancia ed escono dalla stanza.
"No non lo sono" dico andando vicino a Erry con la valigetta delle medicine.
La apro e gli fascio le braccia tenendole strette in modo che gli faccaino meno male, gli asciugo il sudore, prendo un asciugamano e una ciotola d'acqua, gli faccio degl'impacchi sulla fronte.
Per tutta la notte mi prendo cura di lui, guardo l'orologio, sono le 6.45.
"Devo prepararmi" dico sbadigliando, i miei occhi si chiudono trasportandomi in un sonno profondo.

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