"No" disse George non smuovendosi dal letto."Oh per Merlino" gli presi la mano provando a trascinarlo. "Alzati, e vieni a parlare con me fuori" lo pregai affaticata per quel grandissimo sforzo fisico.
"Se mi devi parlare, parla qui" parlò sicuro, continuando a sostenere la sua tesi.
"Salazar alzati!" dissi disperata.
Non volevo rimanere in quella camera per nulla al mondo.
Era frustrante litigare con George, perché quando sì impuntava su qualcosa risultava difficile dissuaderlo dalle sue convinzioni iniziali.
Quel ragazzo era più permaloso di me, Ginny, Hermione e tutto il genere femminile nel periodo
delle mestruazioni.La testa mi scoppiava per lo sconforto. "Ti prego Georgie, chiariamo. Odio litigare con te" mi passai le mani tra i capelli afflitta.
Lui sbuffò. "No! Non siamo più amici io e te" incrociò le braccia offeso.
Un bambino, stavo avendo a che fare con un bambino.
Ho rivolto un'occhiata ansiosa verso la porta, provando in tutti i modi a controllare il piede che batteva nervoso sul pavimento.
"George! Non sto con Theodore siamo amici dal primo anno" lamentai. "Fosse solo quello il problema, passi un sacco di tempo con tutti tranne che con me" esclamò oltraggiato.
Mi sedetti al bordo del letto. La sua pancia sfiorava il mio fianco. "Georgie, sono gli unici amici della casa che ho. Con voi passo un sacco di tempo quando siamo alla tana" dissi con dolcezza.
"Mi dispiace Emma, ma non ti credo è da questa estate che ti sei allontanata tantissimo da noi"
Mi sentii tremendamente in colpa per quella affermazione che, senza girarci troppo intorno, era vera.
A mia discolpa, però non era mai stata una cosa voluta prettamente da me, ma più che altro era inevitabile.
Tra me e Fred non scorreva buon sangue, da quando eravamo piccolini. Litigavamo sempre. In ogni momento della giornata sorgeva una qualsiasi discussione su qualsiasi cosa. Se non discutevamo allora non ci parlavamo, troppo arrabbiati e orgogliosi per voler risolvere i nostri battibecchi.
Con il passare del tempo avevano imparato a regolarci davanti agli altri, sennò diventava praticamente impossibile stare in gruppo.
Ci limitavamo a qualche battuta, sfottendoci di tanto in tanto; ma nonostante i litigi non fossero più all'ordine giorno non risparmiavamo più di tanto le nostre grida al resto della famiglia.
Poi siamo cresciuti e Fred ha incominciato con i commenti a sfondo sessuale, per compensare la sua frustrazione da maschio adolescente. A me che avevo sempre la risposta pronta, la cosa mi divertiva da matti e i diverbi sfociarono in innocui confronti perversi tra me e lui.
Solo quando tutte quelle 'chiacchiere' sì trasformarono in realtà la situazione peggiorò. Nessuno dei due voleva dare a vedere il nostro cambiamento e provavamo a comportarci come avevamo sempre fatto, però c'erano questioni che nemmeno noi sapevamo gestire e che ci portavano ad allontanarci senza un vero e proprio motivo.
Come la litigata di un po' di giorni fa.
Che cosa avrei potuto dire agli altri? Non potevo spiattellargli in faccia la cruda verità.
Quindi no, non era voluto il mio distaccamento nei loro confronti ma era necessario. Se prima io e Fred non riusciamo a stare nella stessa stanza per più di un'ora, adesso il tempo sì era altamente dimezzato e mezz'ora era anche troppa.
STAI LEGGENDO
Emma//Fred Weasley
FanfictionQuando uscii, lanciai uno sguardo veloce alla vasca da bagno, sentendo il mio stomaco fare le capriole. Scossi la testa, sperando di liberarmi da quella sensazione. Dovevamo smetterla di ritrovarci in quelle situazioni. Era un circolo vizioso e noi...