SanemCamminavo per il lungomare, mi fermai su una panchina. Ero da sola e mi lasciai andare ad un pianto liberatorio. Avere la conferma che Can aveva un’altra mi dilaniò il cuore.
«Sono una stupida. E’ soltanto colpa mia» mi accusai.
Qualcuno venne a sedersi accanto a me e in fretta cercai di asciugarmi le lacrime.
«Non sei stupida e non è colpa tua. Tu hai agito in base all’evidenza.»
«Osman!» esclamai. «Che ci fai qui?»
«Passeggiavo e ti ho vista. Ma se vuoi posso andarmene. Se vuoi restare sola…»
«No. No, ti prego, resta!»
«Ma smettila di incolparti. Non serve a niente.»
«E invece sì, perché lui ora sta con un’altra e me l’ha appena confermato.»
«Vi siete visti?»
Annuii e gli raccontai l’incontro di poco prima.
«Sanem, io sono sicuro che tornerà da te. Devi dargli tempo.»
«Io invece non ne sono sicura. E’ così freddo con me!»
«Vieni qui!» Si avvicinò e mi strinse in un abbraccio. Lo lasciai fare anche se sapevo che era la cosa più sbagliata. Restai comunque così finché non mi calmai.
«Selin mi ha chiesto di uscire con lei» disse all’improvviso.
«Eh???» pronunciai esterrefatta.
Lo sentii ridere. «Le ho detto che devo pensarci.»
«Davvero?» chiesi basita, guardandolo.
«Non volevo essere scortese» rispose serio.
«E ci uscirai?»
«Ma nemmeno per sogno!»
Scoppiammo a ridere entrambi.
«Ecco, ora va meglio!» esclamò. «Sei più bella quando sorridi.»
«Osman...»
«Ora devo andare. Ho alcune faccende da sbrigare e poi ho il volo per Dublino» disse.
«Anch’io nel pomeriggio ho un volo per Madrid, ma tornerò domani mattina.»
«Bene, magari ci becchiamo in aeroporto e se ti va facciamo colazione insieme» mi propose.
«Va bene!» confermai. «Osman… io non vorrei che tu…»
«Stai tranquilla, Sanem, non m’illudo. Voglio solo che tu stia bene. Nient’altro.»
Gli sorrisi e lo ringraziai. Ci salutammo, andando ognuno per la propria strada e nella mia mente si riaffacciò il pensiero che ora era un’altra a stare fra le braccia dell’uomo che amavo.
~*~*~
Can
Ero nel mio ufficio quando sentii bussare.
«Avanti!»
«Disturbo, Can?»
«No, Metin, entra!»
Mi sgranchii le braccia portandole in alto.
«In primis volevo dirti che la nostra soffiata alla polizia è andata a buon fine, anche se hanno tenuto da ridire che dovevamo avvisarli. Gli rode che siamo stati noi a smascherare lo scambio di droga al Bes Içki ma intanto siamo in prima pagina» mi mostrò il quotidiano con il nome della nostra redazione a caratteri cubitali. «E inoltre ho un’altra proposta per te, ma se non vorrai accettare lo capirò.»
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Il mio volo sei tu
Roman d'amourA volte non basta l'amore per riuscire a perdonare, soprattutto se c'è di mezzo l'orgoglio, ma nel loro cuore vivranno sempre l'uno per l'altra.