|Capitolo 23 Non stiamo insieme.|

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ATTENZIONE:IN QUESTO CAPITOLO SI ACCENNANO SCENE LEMON ,MA DI LORO IN REALTÀ NON CE NE L'OMBRA ,QUINDI SE VOLETE DELLE SCENE LEMON VERE E PROPRIE ,ME LO SCRIVETE PER I PROSSIMI CAPITOLI

Levi 's pov
Eravamo appena scesi in mensa e un gruppo di sguardi maliziosi si affibbiarono a noi. Io stavo portando T/N che aveva un braccio sulla mia spalla per simulare meglio la storta alla caviglia.
"Sappiate solo che siete dei pervertiti ,T/N si era fatta male alla caviglia e l'ho portata in camera ,ma avevamo sonno entrambi e ci siamo messi a dormire ,nulla di più"dissi io amaramente. Vidi sui loro volti delle facce deluse. Su tutte tranne su quella di Hanji.
"Si si come no ,T/N fammi vedere quella caviglia"disse la quattrocchi avvicinandosi. La mocciosa si appoggiò a uno dei tavoli e fece finta di essere addolorata.
"Devi aver preso solo una brutta storta , perché qui non vedo nulla"disse lei ironica. Le storce la caviglia con una mossa strana. Lei sussulta per il dolore ,ma questa volta forse non sta fingendo. Appoggia il piede a terra e tenendosi i fianchi
"Grazie Hanji ora sto meglio"disse lei ,io intanto mi ero fatto il te. Lei arriva e mi toglie la tazza di mano.
"Questa è mia "disse lei bevendosene un po'. Ho capito vuole una finta lite per espiare i sospetti.
"SENTI MOCCIOSA DI MERDA ,NON HAI L'AUTORITÀ PER TOGLIERMI IL TE COSÌ"dissi io prendendola per il colletto e sbattendola al muro alla mia destra. Aveva finito il tè e la tazza cadde a terra vuota. Avevo tanta voglia di baciarla ,ma dovevo fingere di odiarla con tutte le mie forze.
"ALLONTANATI DA LEI"disse Mikasa puntandomi con lo sguardo. Io la lasciai.
"Muoviti a farmi un'altra tazza di te e che sia decente"dissi io fingendo, il suo te era più che 'decente' era divino . Lei si allontanò verso la cucina ,mentre gli altri uscivano , l'ultima a uscire fu Mikasa che mi afferrò per il colletto e mi portò alla sua altezza.
"Se le fai del male o la farai soffrire ,puoi dire addio al tuo amichetto lì sotto" sussurrò guardandomi negli occhi. A dire la verità questa volta mi aveva fatto abbastanza paura ,ma non per la sua minaccia ,per lo sguardo di odio puro con cui mi guardava. Io mi diressi verso la cucina dove trovai la mocciosa intenta a prendere le sue foglie e inserirle nell'acqua calda. La abbracciai da dietro tenendole i fianche.
"Allora come sono andato?"le chiesi ironico.
"Molto bene"disse prendendo una tazza.
"Non me lo merito un premio"dissi in modo un po' malizioso.
"Mh no"rispose lei versando il te nella tazza.
"Come no?"le chiesi io ,la voglia di prima non aveva abbandonato il mio corpo e aveva assennato la mia mente. Di sicuro non avrei accettato un no come risposta.
"Se vuole il suo premio deve venirlo a prendere da solo Caporale "disse guardandomi con un pizzico di malizia. La baciai e la feci appoggiare al muro ,poi la presi per i fianchi e feci aderire i nostri corpi.
Lei si limitava a accarezzare la mia schiena con le sue mani da angelo.
Si staccò e disse "vai che il te si raffredda".
"A me il te piace anche freddo" le dissi ammirandola .
"Stupido"disse lei in modo buffo ,io mi staccai da lei abbastanza a malavoglia a dire il vero. Mi misi a bere il mio te e vedendo che scottava inizialmente l"ho toccato con il solito fazzoletto preso dalla mia tasca. Lei mi guardò
"Non usi il mio fazzoletto" chiese lei triste ,io non ho mai voluto usare il suo fazzoletto , perché era così bello che non avrei mai voluto rovinarlo , poi con il suo ricamo.
"No"- dissi staccandolo dal collo -"non voglio rovinarlo mocciosa"-dissi facendole vedere il ricamo ,vecchio ormai di due anni. Lei sorrise , è così bella quando sorride ,mentre io facendo i conti ,le avrò sorriso una volta o due. Uscimmo dalla mensa insieme e andammo entrambi in palestra ,eravamo ancora soli e questa volta T/N aveva dimenticato la sua solita maglia a maniche corte che mette ogni volta che si allena.
"Ho scordato la maglietta ,che testa che ho"disse lei sballendosi la mano sulla fronte.
"Non penso che cambi molto ,siamo solo io e te e io so il tuo segreto"dissi io togliendomi la camicia ,lei mi guardò dopo l'affermazione e arrossì pesantemente. Io mi avvicinai a lei
"Ancora a guardarmi ,mocciosa"le dissi io. Eravamo a pochi centimetri l'uno dall'altra e lei arrivava all'altezza del mio petto ,quindi arrossiva ancora di più.
T/N 's pov
Levi è a pochi centimetri da me a petto nudo e sto facendo invidia a un peperone.
Guarda come è bello
Si è bellissimo ,ma dovrei allenarmi
Trascinalo via
In che senso 'trascinalo via'
Come sei stupida ,PORTALO IN CAMERA E FATTI INGRAVIDARE ,NO?
MA TU SEI FUORI
NO TU SEI FUORI ,IO SONO SEMPLICEMENTE PASSIONALE
NO PASSIONALE UN CORNO TU SEI PERVERTITA.
CHIAMAMI COME VUOI ,MA SE LO SONO IO LO SEI TU ,TI RICORDO CHE SONO LA TUA COSCIENZA E DICO SEMPLICEMENTE QUELLO CHE PENSI TU.
La conversazione si conclude qui mentre,lui si allontana e inizia a correre per la palestra. Io tolgo la camicetta bianca e resto in top sportivo che mi copriva solo la parte di sopra del busto e l corrispondenza schienale. Quando la tolgo sento un boato sonoro ,Levi è inciampato su una delle attrezzature.
"Com'è ora anche tu mi guardi ?"gli chiesi in modo ironico.
"Zitta"disse massaggiandosi una delle ginocchia.
Iniziai come sempre a tirare pugni al sacco e Levi si mise affianco a me a picchiare un altro sacco ,arrivati dopo circo 5 minuti il sacco di Levi lo colpisce dritto in faccia.
"La smetti di guardarmi"dissi tirando un pugno al mio sacco. Lui lo fermò e si paró davanti a me.
"Perché non posso neanche guardare la mia ragazza , così mi offendo" sussurrò freddo. Si tolse da davanti a me accarezzandomi i capelli ,mi fa impazzire quando fa così. Torna al suo posto quando sentiamo dei passi e io mi affrettò a chiudere i bottoni della camicia. Entra Mikasa e sia io che Levi ci siamo rimessi la camicia.
"Ah ,T/N non ti trovavo più"disse lei avvicinandosi a me e fulminando Levi con lo sguardo.
"Si dimmi Mikasa"dissi io distogliendola da Levi.
"Domani io e il gruppo andiamo a festeggiare Capodanno a Trost in un locale ,vieni con noi?"chiese lei.
"Dipende dal locale"dissi io ricordando il mio 'ex' amico.
"Si chiama 'La rosa del Wall Rose" disse lei ,io rabbrividì era lo stesso locale.
"Non vengo"dissi fredda.
"Perché?"mi chiese lei.
"Ho brutti ricordi li" le risposi girandomi.
"Del tipo"mi chiese lei confusa.
"Hanno provato a stuprarla lì,quindi non ci andrà o almeno non senza di me"le rispose acidamente Levi.
Mikasa era stupita ,non le avevo mai raccontato di lui.
"E sentiamo perché non senza di te?"chiese lei fredda a Levi.
"Perché sono stato io a salvarla da quel bastardo ,eravamo solo noi due in quel locale e stavamo pranzando insieme"disse lui abbassando lo sguardo. Non mi sarei mai aspettata che lo raccontasse così liberamente.
"Tu ,che la maltratti sempre ,l'avresti salvata a un vostro appuntamento?Non farmi ridere ,hai un cuore più duro delle pietre."disse lei avvicinandosi a me e guardando Levi.
"Ti va di parlarne"mi sussurrò lei dolcemente .
"Non c'è bisogno di parlarne Levi ha raccontato tutto"dissi io guardandola.
"Ero un semplice Caporale Maggiore che pranzava con un altro Caporale ,nulla di più"dissi io.
"Bene allora cambieremo locale ,se verrai con noi d'accordo?"chiese lei dolce.

Incontrare Te È Come Incontrare Il Passato( Levi x Reader ) [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora