|Capitolo 39 Cosa ti hanno fatto?|

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Levi 's pov
Mi sembrava più triste del solito ,dopo quei giorni di torture ,mi pare ovvio che sia un po' scossa. Probabilmente stava crollando psicologicamente.
"T/N cosa è successo?" Le chiesi guardandola ,eravamo un po' lontani ,si era rimessa la camicia. E ora era seduta sul letto mentre io ero in piedi vicino la finestra. Non mi rispose ,si stese la mano sul braccio destro. Mi avvicinai a lei e mi sedetti sul letto. La toccai e la sentii tremante, aveva paura che le facessi del male ,aveva gli occhi sgranati.
"Cosa ti hanno fatto?"le chiesi il più dolcemente possibile. Mi guardò con occhi devastati ,l'avevano ferita. Ma non solo. Avevo paura che il nostro rapporto non sarebbe più stato quello di prima. Che ci saremmo allontanati e che non potrò più assaporare il dolce sapore delle sue labbra.
"Raccontami quello che ti è successo" la intimai guardandola.
"Appena arrivata a Stohess sono arrivata a quell'indirizzo. Il cancello era chiuso e suonando la piccola campana all'esterno ,un uomo mi venne ad aprire." Disse fermandosi a metà. "Quell'uomo mi portò all'interno e mi lasciò in una stanza. Non mi fidai ,iniziai a girare per le stanze scoprendo una stanza più che inquietante , c'era un tabellone ,pieno di foto ,tra le quali anche quella dei miei genitori adottivi ,e prima quelle dei miei genitori biologici che non ricordavo neanche quali fossero i loro volti"disse in lacrime ,tirando fuori una foto strappata da un ferretto probabilmente. Una donna bellissima ,si stagliava nell'immagine ,con dei lunghi capelli c/c ,un uomo alto e possente ,con degli occhi di ghiaccio l'accompagnava.
Erano i suoi genitori e la bellezza dei due ,si unì creando lei ,la ragazza più bella del mondo. La ragazza di cui mi sono innamorato.
"Le foto erano collegate e dopo i miei genitori biologici c'ero io ,non mi fece paura questo ,ma il fatto che a me fossi collegato tu" disse abbassando lo sguardo e iniziando a piangere.
"Per colpa mia ti ho tirato in mezzo a una storia che neanche conoscevo io." Disse asciugandosi le calme lacrime.
Aveva una brutta cera, era bianca con delle occhiaie rossastre. Si era ripresa dal pianto e ora si era alzata.
"Levi ,grazie per esserti preoccupato per me" disse prima di uscire dalla porta. Uscii anche io e la vidi camminare verso le scale ,ma nel momento esatto si appoggiò al muro , crollò sul posto e sentì una voce cristallina.
"T/N "era il cavallo ,l'aveva afferrata poco prima di cadere ,io mi ero avvicinato un po' e mi sono fermato nel vederlo. Si avvicinarono a loro Eren e Historia. La ragazza bionda piangeva ,mentre il cavallo caricava T/N sulle braccia. Non ho resistito nell'avvicinarsi e cercare di prenderla io.
"Stringer ,lasciala ci penso io."dissi tendendo le braccia.
"No ,preferisco pensarci io" disse stringendola a se. Eren si avvicinò a Jean gli tolse la ragazza da dosso ,portandola a me.
"Jean è meglio così "disse guardandola tra le mie braccia mentre la portavo in infermeria. Il cavallo iniziò a camminare furiosamente verso di noi.
Eravamo in infermeria ,l'avevo messa su una brandina. Aveva la febbre ,sussultava ogni tanto. Stava peggiorando. Non avrei permesso a nessuno di toccarla più. Nessuno di cui non mi fidi. Jean spalancò la porta arrivando verso di noi. Mi alzò dalla sedia dove ero seduto tirandomi dal colletto ,mi guardò storto.
"Non intrometterti tra me e T/N" disse guardandomi furioso. Stavo esplodendo dalla rabbia.
"Senti ,non è un buon momento ,non vedi che sta peggiorando" dissi staccandogli la mano dal colletto con violenza. Lei si svegliò ,la vidi sedersi ,davanti ai nostri occhi. Voleva alzarsi ,ma la fermai.
"Non azzardarti ad alzare quel sedere che ti prendo a calci"dissi freddo
"COME TI PERMETTI A PARLARLE COSÌ?!" mi rispose il cavallo. Ne avevo abbastanza di lui.
"Jean ,n-non fargli niente"disse lei dolcemente. Si vedeva che era smussata dalla febbre.
"Tie misura" dissi allungandole un termometro. Lei lo prese e lo mise sottobraccio. Me lo porse dopo qualche minuto ,ma il cavallo si mise in mezzo e lo prese prima di me.
"40,5!?" Esclamò sorpreso. Aveva la febbre alta ,molto alta.
"Sdraiati" le ordinai.
"Non mi serve sdraiarmi"mi rispose lei "mi fa male..."
Capii che parlava del graffio.
"Cosa ti fa male?" Chiese il cavallo confuso.
"Non ti interessa" disse lei ,mentre il cavallo mi fulminò con lo sguardo. Io presi un cuscino e lo misi sul materasso bianco. Non risposi a lui. La feci stendere e mi sedetti vicino a lei sulla sedia di prima. Il cavallo se ne andò a ora di cena ,io invece rimasi lì con lei. La febbre stava peggiorando ,quindi le misi un panno umido sulla fronte. La porta venne sfondata da Mikasa e Sasha.
"T/N, LEVI"urlarono le due venendoci incontro. Si avventarono a vedere come stesse T/N dato che aveva constatato che io stavo bene.
"Come sta?"chiese Sasha preoccupata.
"Ha la febbre a 40, come vuoi che stia? Lamenti nel sonno ,fronte bollente" l'avviso io.
"Chissà cos'ha passato in questa settimana" si chiese Mikasa sedendosi affianco a me su un'altra sedia.
"L'hanno torturata" risposi con voce spezzata e guardando a terra.
"COME L'HANNO TORTURATA?!" Si sorprese Mikasa.
"Ci hanno incatenato in una stanza e ogni giorno a distanza di due ore un'uomo veniva a prenderla."dissi io guardandola mentre si lamentava.

Incontrare Te È Come Incontrare Il Passato( Levi x Reader ) [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora