stanno per arrivare le conseguenze

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POV Betty
-chi? Chi cazzo ha osato toccarti?- quasi urlo
-la..tino-
Mi allontano da lei per guardarla negli occhi per capire e vedere il suo dolore
-cosa ti ha fatto- le chiedo con un tono calmo ma che è tutto apparenza

-mi ha portato in bb.bagnino e ha finito quello che aveva cominciato l'altro giorno- le dico con molta paura ,tremando
-h..ha detto che questa volta non mi avresti "salvata"- dico piangendo, ripensando a questa cosa mi sale una rabbia
-cosa che è vero, tu dici tanto che io sono tua, ma quando devi dimostrarmi che lo sono davvero non ci sei- le urlo in faccia perché sto per crollare.
Dal suo volto vedo che è sorpresa dalla mia reazione e probabilmente molto arrabbiata
- dimmi nei minimi dettagli cosa ti ha fatto- dice freddamente e questo mi fa incazzare ancora di più
-Dove cazzo eri quando quella stronza mi toccava ovunque, quando mi limonava contro il mio volere ,dove cazzo eri quando mi ha costretto a farla godere...- sto urlando e verso la fine della frase abbasso la voce è piango ancora di più.
Non riesco a reggermi in piedi quindi di appoggia a lei perché in questo momento lei è la mia unica opzione
- piccola tranquilla adesso sono qui ok, sono qui- mi dice sinceramente ma io nascondo il mio viso nel suo abbraccio
-guardami piccola- aspetta fino a quando io non la guardo e con un sorriso bellissimo dice
-adesso andiamo a casa mia e ne parliamo tranquillamente, va bene piccola?- io annuisco, lei prende le sue cose e c'è ne andiamo.
Siamo in macchina e c'è un silenzio, ma non è uno di quei silenzi fastidiosi anzi mi sento al sicuro, la mia mentre comincia a viaggiare e rivive tutti i momenti di quel giorno, cominciano a scendere delle lacrime che rigano il mio viso.
Ad un certo punto mi accorgo che la macchina sta rallentando e si sta fermando, vi giro verso di lei e per qualche minuti ci guardiamo negli occhi. Improvvisamente mi prende il viso e contemporaneamente mi asciuga le lacrime e allo stesso tempo mi bacia la fronte,e un po' le labbra.
Questo comportamento da lei sincera e non me lo aspettavo c'è lei l'ho sempre vista come una persona fredda, distaccata, e menefreghista ma in questo momento sembra l'esatto opposto.
Quando mi sono calmata lei riaccende i motori e ripartiamo, arriviamo a casa sua e sento che sarà un lungo pomeriggio.

Pov Cloe
Siamo appena arrivate a casa mia e senti il suo stomaco fare dei rumori che mi fanno sorridere
-piccola hai fame?- le chiedo forzandomi di non ridere
-no, sto bene così- la guardo storto e capisco perché fa così
-piccolina tranquilla non succederà nulla di quello che è successo l'ultima volta che abbiamo pranzato assieme- le dico, sorriso sinceramente  dandole un bacio sulla fronte ,vedo che si rilassa un pochino e poi mi dice
-prendiamo la pizza?-
annuisco e scendiamo entrambe dalla macchina.
lei mi segue mentre sto prendendo le chiavi dalla borsa stando attenta a non far cadere le cose che ho in mano.
Fatto ciò l'accompagno in salotto, dove si siede tranquillamente per poi iniziare a guardarmi:
-come la vuoi la pizza?- le chiedo sorridendole, per poi voltarmi rimettendo in ordine le mie cose
-solito- mi dice lei, distogliendo lo sguardo per poi prendere il telecomando e cercare un canale interessante in tv.
Decisi di allontanarmi da dove si trovava lei per ordinare.
-si pronto, speedy pizza buon pomeriggio-
-salve, vorrei ordinare due pizze-
-si certo come gliele facciamo?-
-una con patate al forno e una con patatine fritte-
-da bere?-
-della coca cola grazie-
-dove gliele portiamo?-
-via.... 8-
-bene in 30 minuti siamo li-
-grazie arrivederci- e riattaccai
Mi diressi di nuovo un salotto per andare a fare compagnia alla mia piccola almeno fino a quando non sarebbe arrivato il pranzo e sarei dovuta poi andare a correggere le verifiche.
-piccola ora stai meglio?- le chiesi per rompere un po' il ghiaccio, lei annuì senza nemmeno guardarmi, così le rubai il telecomando, forzandola così a distogliere lo sguardo dalla tv per poi guardarmi.
DIN DON
Ad interrompere il silenzio fu il fattorino delle pizze che arrivò con cinque minuti di anticipo:
-piccola vai ad aprire io intanto vado a prendere i soldi in camera- e così fece mentre si diresse verso la porta, io me ne andai in camera per i soldi...ma quando arrivai davanti alla porta vidi una cosa che non avrei mai pensato di vedere.

la perversione della mia profDove le storie prendono vita. Scoprilo ora