La pagerai tesorino

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POV Betty
Sono nel bag io e ho appena finito di fare una doccia bella fredda perché se no sarei scoppiata.
-no non posso starmi usare così da una puttana come lei me ne devo andare!- dico guardandomi allo specchio, quindi esco dal bagno cercando di fare meno rumore che posso mi dirigo verso il salotto dove sono i miei vestiti e velocemente mi vesto metto apposto lo zaino e corro furi da quella casa che mi ha fatto vivere un incubo oggi.
Sono a circa 3 isolati da quella casa e mi riposo un secondo visto che ho corso,mentre mi guardò in giro e mi rendo conto che casa sua non è lontana dalla mia palestra e visto che ho bisogno di calmarmi entrò in palestra e comincio ad allenarmi.
Ho finito il mi allenamento di circa 3 ore e mi ha davvero aiutato, vado nello spogliatoio e appena entro non posso credere a chi ho davanti.
-ei agazzina come va?- mi guarda con sguardo freddezza e di rimprovero ma ha sempre un ghigno che mi fa paura
-giorno professoressa- la ignoro totalmente e vado a svestirmi per andare a fare la doccia visto che sono super sudata
-che ci fai qui tesorino- mi chiede fissandomi in tutti i miei passaggi
-mi alleno- le dico ovvia e entro in doccia
-non osi entrare ho bisogno della mia privacy- le dico minacciosa non credevo di avere le forze per dirle queste cose e con questo tono.
Non la sento più credo e spero se ne sia andata, visto che sono stanca ci resto un po' più del solito e la mia speranza che lei se ne sia andata svanisce quando la vedo alla porta a fissarmi con sguardo super malizioso
-vieni a cena da me?-mi chiede come se si aspettasse davvero una risposta affermativa,ma sono davvero stanca e ho bisogno di studiare e riposare.
-no non posso devo studiare- le dico senza guardarla negli occhi e andando a vestirmi, sento il suo sguardo sul mio corpo fisso che osserva tutte le mie mosse, mi ero portata un cambio per tutte le eventualità e quando metto le mutandine non mi sembra di riconoscerle ma per la stanchezza che ho non me ne preoccupo molto.
Ad un certo punto io sono in intimo e sento le sue mani gelide che mi fanno venire la pelle d'oca
-perché te ne sei andata via senza salutarmi tesoro- sembra quasi dolce in questo momento, ma non mi voglio far intenerire
-perché dovevo fare allenamento e se ti avessi detto che andavo via tu mi avresti impedito di andarmene - le dico serenamente,
sono sicura che me la farà pagare il prima possibile
-sai che non te la caverai così facilmente vero?- mi dice con voce sexy
-beh vabbè ora devo andare a casa quindi.....- le dico ma lei non mi lascia e mi prende il telefono nella borsa va nei contatti e ne crea uno nuovo
-questo è il mio numero- dice e poi se ne va.
Io torno a casa ceno studio un po' e poi vado a dormire

POV Cloe
Mi sveglio di buon umore oggi.
Oggi mi vendico la quella puttana di ragazzina, alla mia vendetta avevo già pensato ieri quando se ne è andata ero così arrabbiata e furiosa in quel momento l'andai a cercare, mi ricordai che aveva detto che aveva allenamento quindi vado nelle palestre vicine e la trovo dopo circa due ore e mezza dopo nella palestra d'arrampicata vicina a casa mia, sono stata un po' li a guardarla e devo ammettere che è molto brava e che muscoli mi servirà o per dei giochetti molto divertenti, quando l'ho sentita dire che si andava a fare una doccia andai velocemente nello spogliatoio e l'aspettai li, mi ha ignorata e ha fatto salire la mia rabbia ma cerco di non farglielo vedere e capire, mentre era in boccia non dico nulla ma vado a prendere il suo cambio e ho scambiato il suo intimo con uno mio della sua taglia.
Appena esce dalla doccia è avvolta solo dall'asciugamano e le serva molto bene, mi ignorava ancora e andò a cambiarsi mentre la guadavo le chiesi se sarebbe venuta da me a cena e mi ha risposto negativamente e dicendo che doveva studiare "che bella scusa vero" quando si era messa il mio intimo le avvolgo i fianchi e le chiedo perché se ne era andata da casa mi è lei mi risponde serenamente che era perché lei doveva allenarsi e che io non l'avrei lasciata andare "bhe aveva ragione" ho pensato facendo un ghigno.
L'avvento che non la passerà liscia e le prendo il telefono le inserisco il mio numero di telefono in rubrica e poi me ne sono andata.
- La pagherai tesorino- dico mentre sto andando verso la scuola

la perversione della mia profDove le storie prendono vita. Scoprilo ora