Prologo: Cioccolatini per qualcuno

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Lo stand con le barrette di cioccolata era così ricco di varietà che (Y/n) stava avendo l'imbarazzo della scelta. Le stava salendo l'ansia a stare lì davanti a fissare le confezioni, indecisa su quali prendere, credendo che da un momento all'altro Sam si sarebbe palesato alle sue spalle spronandola a fare una scelta poiché il negozio stava per chiudere e Grim, che si stava lamentando in continuazione su quanto fosse annoiato, su quanto avesse fame e che la intimava di darsi una mossa, non stava di certo aiutando.

«Ehi, demonietto!», alla fine Sam si avvicinò davvero, salutandola con entusiasmo, «posso esserti d'aiuto?», le aveva chiesto. Aveva appena terminato di servire l'ultimo cliente e nel negozio ora rimaneva solo lei. Quando se ne rese conto il livello di ansia salì.

«Ehm... sì, per favore. Devo preparare dei cioccolatini e non so proprio che tipo di cioccolato prendere»;

«Perché non il tuo preferito?», provò a consigliarle, ma (Y/n) si voltò a guardarlo agitando le mani.

«No, non sono per me», poi abbassò il tono della voce, «devo regalarli a qualcuno».

Sam non sapeva esattamente il motivo ed era abbastanza certo non ci fosse nessun compleanno imminente fra gli amici e i conoscenti della ragazza. Nessuno dei suoi compagni dell'aldilà gli aveva detto nulla a riguardo, quindi suppose, unito agli atteggiamenti che stava assumendo, che questo qualcuno fosse una persona speciale.

«Se non sai qual è il suo cioccolato preferito vai sul classico, quello al latte». Prese una tavoletta dall'espositore e gliela porse. (Y/n) la afferrò fra le mani, fissò l'involucro blu per diverso tempo, poi annuì convinta.

«Va bene, le prendo tutte», iniziò ad afferrare le cioccolate lì presenti, «anche quelle nel magazzino, se ne hai»;

«Tutte?», chiese Sam sorpreso, osservandola mentre trasportava il mucchio di berrette al bancone.

«Sì, e anche una pentola con degli stampini a forma di cuori».

(Y/n), avendo superato l'ansia della scelta, era stata presa da un moto di entusiasmo e non vedeva l'ora di potersi mettere al lavoro e preparare i dolcetti.

«Fugnà, finalmente ce ne possiamo andare! Voglio le mie scatolette di tonno appena torniamo al dormitorio», Grim zampettò irritato fino a raggiungere il fianco della ragazza, trepidante di poter abbandonare il negozio.

Dopo aver pagato e imbustato tutti gli acquisti, (Y/n) ringraziò Sam e uscì dal Mistery Shop. Il tragitto del ritorno fu tranquillo, il silenzio era interrotto solo dagli occasionali lamenti del mostro o dallo sproloquio che ogni tanto cominciava e terminava senza permettere alla ragazza di intervenire. Mancava poco e sarebbero arrivati a Ramshackle, quando dal cielo cominciarono a cadere alcune gocce di pioggia. (Y/n) allungò una mano davanti a sé, guardò Grim e con uno sguardo si dissero che conveniva correre se non volevano inzupparsi. La ragazza abbracciò la busta con gli acquisti e insieme si sbrigarono a raggiungere il riparo.

Fecero appena in tempo, perché dopo il cielo riversò tutta l'acqua dei nuvoloni, costringendo Grim a sforzarsi nello spostare un secchio vuoto sotto una delle perdite del dormitorio, mentre (Y/n) era già ai fornelli, intenta a sciogliere le tavolette.

«Mentre parlavi con Sam ho sentito che hai preso tutta questa cioccolata per qualcun altro. Chi è?», chiese il mostro avvicinandosi pigramente al bancone, per poi arrampicarsi sopra e piazzarsi accanto ai fornelli, osservando il mescolare lento.

«Qualcuno, non ti dico chi», rispose enigmatica (Y/n), senza distogliere gli occhi dal pentolino.

«Almeno dimmi perché lo stai facendo!», Grim si stava irritando davanti a tutta quella precauzione nel rivelargli i motivi della compera. Già l'aver acquistato del cibo che non era per lui lo rendeva triste, se ci aggiungeva tutto quel mistero avrebbe dato presto di matto.

(Y/n) sorrise alla richiesta, sentendosi un po' in imbarazzo ad ammetterlo. «Nel mio mondo il quattordici febbraio è San Valentino»;

«Cos'è San Valentino? Un dolce fatto col cioccolato?», la interruppe il mostro, impaziente e con gli occhi illuminati di gioia.

«No, è una festa, la festa degli innamorati», a quelle parole Grim perse l'interesse nell'ascoltarla, ma (Y/n) continuò, «in questa occasione le ragazze regalano dei cioccolatini fatti in casa ai ragazzi che le piacciono e se loro ricambiano...», si morse il labbro in imbarazzo, «un mese dopo danno del cioccolato bianco alle ragazze. Quella festività si chiama White Day»;

«Quindi ti piace qualcuno», annunciò schietto Grim, guardandola annoiato.

(Y/n) assunse un colorito rosato, ma scosse subito la testa. «Non dire certe cose, Grim! Io... sto solo preparando dei cioccolatini, come un gesto carino, non è detto che...», le parole le morirono in gola, mentre con la testa rimaneva china sul pentolino.

«Gne, fai quel che vuoi, io mi vado a mangiare un po' di tonno», la avvisò prima di saltare giù dal ripiano per cercare una delle sue amate scatolette.

L'indomani sarebbe stato San Valentino e (Y/n) aveva intenzione di festeggiarlo infondendo un po' di amore.

Note Autore:

Prima di continuare ci sono alcuni punti importanti da leggere:

-questa è una storia a route, con una per ciascun ragazzo. Si possono leggere solo quelle che interessano, una sola o anche tutte. Se le si legge tutte le si può interpretare come poliromanticismo o come amore platonico. Se si sceglie di leggerne solo alcune non si avrà la sensazione di aver perso dei pezzi, in caso contrario si noterà che sono posizionate in ordine cronologico, dalla mattina in poi, con i personaggi sparsi (su ig metterò l'elenco secondo la quale verranno pubblicati);

-la mia idea iniziale era di pubblicare le route tutte insieme, durante il quattordici, ma il progetto si è rivelato più ambizioso di quel che sperassi, quindi le pubblicherò un po' per volta, forse due o tre al giorno;

-alla fine delle route ci sarà anche un epilogo.

Per te: Cioccolatini a San ValentinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora