🌊⛓️Edoardo Conte🌊⛓️

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quando a scuola mi hanno informata che avrei dovuto fare alternanza nell'IPM di Napoli, non ho potuto fare altro che, anche se titubante, accettare.

sono una ragazza per bene, che studia ed ha degli ottimi voti e che si immerge nei libri e nella scrittura, proprio per questo la paura si è impossessata di me quando ho saputo la località.

quello che mi hanno chiesto di fare è insegnare ai ragazzi dell'ipm come scrivere una poesia perché poi ci sarebbe stato un concorso.

seguo la docente che entra nel campetto dell'ipm che troviamo vuoto, e ci rechiamo nella piccola aula che è stata riempita di banchi per i ragazzi che sono già seduti quando entriamo.

tutti i loro sguardi si posano su di me, in quanto sono io la nuova arrivata.

"ragazzi, vi presento T/n starà qui per aiutarmi, vi raccomando di comportarvi bene" lo avvisa la docente mentre io curiosa inizio a guardarmi in giro

ci sono molti bei ragazzi, ma uno in particolare mi ha colpita e la situazione non migliora quando i nostri sguardi si incontrano.

"we zucchero filato, benvenuta in paradiso" urla uno di loro facendo ridere gli altri mentre io svuoto la testa divertita

la professoressa mi invita a spiegare il progetto e come si svolgeranno le lezioni, mi risulta difficile perché alla mia timidezza si aggiunge il fatto che tra i miei ascoltatori c'è un ragazzo molto bello che non distoglie lo sguardo da me.

"visto che questa è la prima lezione, la vostra poesia sarà su un argomento a piacere, avrete la possibilità di sceglierlo voi" concludo il discorso con un sorriso mentre la professoressa si avvicina a me

dopo le ultime direttive, i ragazzi iniziano a lasciare la stanza, ma proprio il ragazzo che mi ha fissata per l'intera lezione, si ferma davanti alla cattedra dove ormai sono rimasta solo io a sistemare le mie cose.

"piccré come ti chiami?" mi chiede mentre appoggia le mani sulla cattedra con un sorrisetto provocatorio

"sono T/n, tu?" gli domando curiosa, il sorriso non lascia mai il suo volto

"Edoardo" risponde semplicemente mentre io annuisco, volendo uscire da questa stanza prima che faccia qualcosa che mi faccia fare una figura pessima

"hai bisogno di qualcosa Edoardo?" chiedo marcando il suo nome quando ormai sulla cattedra non è rimasto più niente

"hai detto che la poesia posso scriverla su qualsiasi cosa?"

"esattamente"

"o' miej argomento sij tu" la sua espressione soddisfatta mi fa sfuggire un sorriso

"pensi che questo mi faccia cadere ai tuoi piedi?"  gli chiedo incrociando le braccia

"io tento.. po s ver" dice sincero facendomi ridere ancora una volta

"ti conviene andare, prima che ti trovino ancora qui" gli dico riferendomi alle guardie

"già ti preoccupi per me?" mi chiede sempre con quel sorrisetto

"non ti montare la testa Edoà, finisco nei guai pure io" gli rispondo avviandomi verso la porta

proprio in quel momento la professoressa si avvicina a me, Edoardo si mette al mio fianco qualche secondo dopo.

"che ci fate ancora qui?" ci chiede con un tono inquisitorio

"Edoardo aveva delle domande" le rispondo solamente, dicendo metà verità

"bene, se avete risolto.. Edoardo può ritornare dagli altri" aggiunge la donna mentre io annuisco

un guardia si avvicina per prendere Edoardo che prima di andare via, si gira verso di me.

"ci vediamo piccré" mi urla facendomi arrossire

credo che questa alternanza mi farà bene.

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