richiesto da: FrancescaGarofalo6! spero ti piaccia
Micciarella è entrato da poco all'ipm ma ha già portato un sacco di casini, essendo dalla parte di Edoardo, non fa altro che provocare Carmine o pino per poi infastidire anche me.
"ti sta guardann." mi avvisa Carmine guardando davanti a se
mi giro anche io e vedo Micciarella insieme ai suoi guardare verso di noi, lui soprattutto guarda me con un sorrisetto.
"è nu creatur, lascialo perdere."
Carmine non ha mai reagito alle loro provocazioni, anzi, ha sempre cercato di calmare gli animi ogni volta che qualcuno stava per litigare.
eppure il modo in cui cambia atteggiamento, come il sguardo diventa diverso mentre guarda Micciarella, mi fa capire che questa volta non ha intenzione di starsene in silenzio.
ed è proprio così perché dopo qualche momento, sbatte le mani sul tavolo e si alza, seguito immediatamente da Mimmo, pino e cardio.
"Carmine lascialo stare." gli dico ma non riesco farlo ragionare soprattutto quando Micciarella e gli altri si alzano, mettendosi davanti a lui
"me rutt o cazz, T/n non la devi nemmeno guardare, e capit?" Carmine urla e in attimo iniziano a colpirsi
ma fortunamente le guardie intervengono prima che la cosa possa peggiorare.
"CHE È SUCCESSO?" urla Beppe guardando prima Carmine e poi Micciarella
"Micciarella deve capire che le donne degli altri non si guardano." risponde Carmine mentre Beppe scuote la testa, ormai sconfitto
"a ess ce piac."
speravo che in questo caso, Micciarella chiudesse la bocca, invece non fa altro che peggiorare la situazione.
Carmine cerca di colpirlo di nuovo, ma non ci riesce perché lino lo blocca.
"andate nelle vostre celle." dice Beppe mentre piano piano la stanza si svuota
"voi due rimanete." dice a me e Carmine che sembra ancora agitato
capisco che Beppe voglia che Carmine si calmi, prima che ritorni in cella e mi ha lasciata da sola con lui per potergli parlare.
"che cosa ti è successo?" gli chiedo mentre mi siedo accanto a lui sul piccolo divano
"m'aggi rutt o cazz, ti guarda sempre, fa delle battute e cerco di non farci caso, ma ora basta."
era questione di tempo, chiunque avrebbe reagito dopo settimane di provocazioni.
"lo so Ca, ma lascialo perdere, è solo un ragazzino e poi lo sai che amo te, solo te."
mi guarda e annuisce e capisco che è più tranquillo, allora mi avvicino a lui e lo abbraccio mentre vedo arrivare Beppe, eeora di tornare in cella.
"anche io ti amo, tarenté."