Parte 3

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Dopo un paio di minuti in cui il corvino aveva letteralmente guardato in ogni angolo possibile tra il frigorifero e la dispensa della baita, aveva optato per mettere l'altro alla prova con una cena etnica, dal sapore mediorientale. Aveva scelto un paio di ricette in cui lui era diventato ormai maestro negli ultimi tempi e che era certo di non aver mai fatto provare a Taehyung, poiché erano preparazioni che aveva perfezionato negli ultimi mesi.

"Cucinerai hummus di ceci* e babaganoush* con crostini di pane come antipasto , riso basmati con pollo al latte di cocco e zenzero come piatto principale e poi se proprio vuoi stupirmi anche un dolce, ma questo lo decideremo in corso d'opera.." 

L'uomo assunse un ghigno malizioso, pregustando già la vittoria e preparandosi mentalmente alla gigantesca quantità di motivi che di lì a poco avrebbe ottenuto per prendere in giro il povero Taehyung per i prossimi 3 anni almeno, sarebbe stato un piccolo disastro, ne era certo!

"Tu sei davvero perfido, questo tipo di cucina mi è totalmente sconosciuta e tu lo sai bene, ma mi conosci, e sai anche che difficilmente non accetto una sfida. E quindi a noi due, dimmi da dove devo iniziare!" 

Tra i due si accese davvero un aria di sfida, l'uno certo di assistere alla disfatta dell'altro che dal canto suo invece aveva tutta l'intenzione di avere la meglio su quella gara a cui lui stesso aveva dato inizio. Lo guardò porre tutti gli ingredienti sul grande bancone al centro della cucina, lo osservò muoversi sicuro tra ingredienti nuovi ai suoi occhi, cercare attrezzi e pentolame vario che lui poi avrebbe utilizzato, e non poté far a meno di desiderare di correre ad abbracciarlo, a stringersi alla sua schiena proprio come era solito fare ogni volta che lo trovava impegnato ai fornelli, a preparare i loro pasti, le loro cene a due speciali, quelle che finivano sempre con i loro baci per dolce..

Le indicazioni di Jungkook erano semplici e precise, prendi quello e taglialo a cubetti, affetta questo e mettilo in quella padella, infarina questi, aggiungi un po' di quello. Procedeva tutto liscio, e con sollievo di entrambi, dopo un ora dall'inizio di quella strana lezione di cucina, Taehyung aveva ancora tutte le dita intatte. Le melanzane erano in forno per abbrustolirsi bene, i ceci stavano per essere frullati insieme al mix di spezie ed il resto degli ingredienti, il riso era sul fuoco e il pollo si rosolava in padella in attesa di essere sommerso dal profumato latte di cocco.

"Sai che mi hai davvero sorpreso? Sei diventato davvero bravo, non avrei scommesso un soldo sulla riuscita della tua idea, infatti avevo già cercato il numero della pizzeria più vicina per ordinarne un paio tra non molto. Complimenti chef!" 

Lo canzonò il corvino, sorridendogli però con dolcezza.

"I complimenti me li prendo tutti ma devo ammettere che se non avessi ricevuto le giuste indicazioni e se tu non avessi scelto delle preparazioni obiettivamente semplici a quest'ora sarei stato il primo ad attaccarmi al telefono!" 

Le loro risate scoppiarono all'unisono, riecheggiando tra le pareti di quella baita isolata dal paese e in un certo senso dal resto del mondo.

Taehyung riuscì a preparare entrambi gli antipasti con poco sforzo, li pose in piccole ciotoline intanto che il pane si tostava con un filo di olio nella padella, e completò anche la preparazione del pollo unendo cocco e zenzero fresco grattugiato. La radice profumata gli lasciò un fantastico aroma sulle dita che lui subito annusò, adorando la nota agrumata e resinosa insieme che la sua pelle aveva assunto maneggiandola.

"Wow, devo dire che lo zenzero fresco è davvero buonissimo, lascia un profumo particolare, senti qui!" 

Con un gesto del tutto naturale e privo di ogni malizia mise le sue dita impregnate dall'essenza della radice sotto al naso del corvino che era al suo fianco, andando a toccare ovviamente anche le sue labbra. E fu proprio il contatto tra la pelle dei suoi polpastrelli e i morbidi cuscinetti rosei di Jungkook che lo fece gelare per un istante sul posto. Erano otto mesi, otto fottuti mesi che non toccava più quelle labbra, che non le sfiorava né con le sue né tanto meno con le dita come stava facendo proprio in quel preciso istante. In un gesto fulmineo allontanò la mano dalla bocca dell'uomo, che aveva avuto appena il tempo di realizzare cosa era successo e notare le guance del giovane al suo fianco cambiare colore, diventando improvvisamente di un rosso acceso, abbassare il capo, e proferire delle scuse senza neanche guardarlo in faccia.

Tutto in una notte { Kookv~Taekook} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora