Hoseok's pov
Hoseok aveva controllato le ferite di Taehyung, decretando che non fosse necessaria altra magia.
Si era spaventato molto per quel ragazzino, al quale si era affezionato negli anni.
Ricordava bene come spesso si facesse male durante gli allenamenti andando da lui per farsi curare con rune e magia, gli occhi dolci del minore erano stati devastanti. Doveva ammetterlo: aveva avuto una cotta per lui quando aveva sedici anni, ma dopo esserci stato male capendo di non essere ricambiato, aveva lasciato perdere l'amore chiudendosi nel suo guscio.
Ora, Taehyung non gli interessava affatto ed erano buoni amici, ma aveva paura di innamorarsi di qualcun altro per poi stare male nuovamente.
"Scusami...?"
Qualcuno entrò nell'infermeria mentre metteva a posto dei nuovi prodotti: era Yoongi.
"Hey. A cosa devo questa visita? Mi sembrava che questa mattina stessi meglio, hyung."
Il maggiore scosse la testa. "Infatti sto meglio, ma non ho dormito molto. Sono continuamente tormentato dagli incubi, hai qualcosa per me?"
Hoseok controllò nelle sue scorte, trovando una fialetta che facesse al caso del più grande: un sonnifero diluito con acqua di un luogo particolare, una fontana del regno delle fate che favoriva il rilassamento. Non era velenosa o altro, solo rilassante, come la camomilla dei mondani ma decisamente migliore.
"Tre gocce nell'acqua calda prima di dormire." Specificò, porgendo il contenitore a Yoongi. "Non una di più."
Vide lo Shadowhunters di Daegu preoccupato. "Cosa succederebbe in caso contrario?"
Hoseok lo rassicurò. "Dormiresti solo qualche ora in più, ma è sempre meglio seguire le indicazioni date dalla Corte Seelie per ogni evenza. Comunque per oggi non ti consiglio gli allenamenti, anche se abbiamo una palestra riabilitativa..."
"Non ho più molto male alle gambe, non mi serve una stupida riabilitazione."
Il tono secco con cui lo disse, fece alterare Hoseok, che voleva solamente essere gentile con lui.
"Bene. Ora vai."
"Hoseok..."
"Vai."
Per sfogarsi diede un pugno al tavolo, ma usando troppa forza per errore fece cadere numerose fiale, che si sparsero sul pavimento.
In quel momento, entrò in infermeria una persona: la riconobbe dai passi, era sua sorella.
"Sorellona, cosa vuoi?"
"Hoseok, è il mio turno di sorvegliare l'infermeria ora. Tu dovresti allenarti, lo sai bene."
Con la magia, rimise in ordine: era davvero brava nell'eseguire certe magie, mentre Hoseok era più bravo con i poteri curativi.
"Jiwoo, avrei bisogno di un consiglio."
"Cioè?"Dopo aver parlato con sua sorella sulla questione Yoongi, andò a cambiarsi nella sua stanza, che condivideva con Jackson.
"Hey, Wang." Salutò, con un sorriso.
"Ciao, Hoseok. Vai ad allenarti?"
Lui annuì. "Tu no?"
"Ho già dato questa mattina, preferisco uscire. Sai, Namjoon mi ha chiesto di andare a fare una passeggiata."
Il ragazzo dai capelli momentaneamente rossi annuì, scusandosi per non poter fare cambio stanza in modo che i due fidanzati potessero stare assieme.
"Oh, non preoccuparti, è il consiglio che decide. E poi, sei un buon compagno di stanza, Hobi."
Jackson lo salutò cordialmente-dopotutro erano compagni di bravate fin da quando l'ora ragazzo di Namjoon era arrivato a Seoul-ed uscì dalla camera.
Hoseok si cambiò mettendo la tuta da allenamento, e si diresse verso la palestra.
Ovviamente, con la sua solita fortuna, incrociò Yoongi: era seduto su una delle panche, guardava Jungkook allenarsi a tirare di spada con uno degli istruttori.
Un momento, Jeon Jungkook che si allenava per un incontro con i demoni?!
"Cos'è quella faccia stupita, Jung?"
"Si vede che sei qui da poco. Jungkook è-"
"Lo so." Lo interruppe Yoongi. "Ma ho imparato più io a proprosito di quel ragazzo in una serata che tutti voi in questi anni. Ti rendi conto di cosa una singola azione possa provocare, sì?"
Il mezzomago annuì. "Purtroppo ne sono ben a conoscenza, più di quanto non pensi." Ammise, mordendosi il labbro. "Jungkook è un mistero per noi, tranne per Jimin. Loro vengono dallo stesso paese, erano amici di infanzia ed ora nemmeno si guardano, ma sono sicuro che lui sa e non vuole dir nulla."
Yoongi scosse la testa. "Jimin non sa. Non ha nemmeno idea di quello che passa per la testa di quel ragazzino che tutti voi definite ribelle ed indisciplinato."
Hoseok si impuntò. "E allora perchè non ne parla con noi, ma con te che sei ancora un mezzo sconosciuto?"
"Ragionaci, Jung Hoseok. Se tu avessi qualcosa che ti fa paura e male, ne parleresti con i tuoi amici? Qualcosa per il quale potresti avere tutti che ti voltano le spalle, che ti guardano male. Ma evidentemente, tu e gli altri ancora non lo avete capito, perchè non volete capirlo."
Non rispose, ma riflettè sulle parole di Yoongi: inoltre, doveva ancora capire per quale motivo ci avesse parlato. Lui era arrabbiato con il maggiore, quindi perchè?Sfogò la sua frustrazione e la sua confusione mentale facendo un po' di arrampicata, da solo con i suoi pensieri. Nelle cuffie wireless una canzone di una band mondana chiamata Fall Out Boy; My songs know what you did in the dark titolo lungo per una traccia che lo caricava tantissimo.
So now the world can never get me on my level
I just got to get you out of the cage
I'm a young lovers rage
Gonna need a spark to ignite
My songs know what you did in the darkUna piastra, poi un'altra, era quasi arrivato alla cima. Attorno al suo busto, una cinta di sicurezza per evitare di cadere.
Eppure, quando correva per salvarsi la vita, non c'era nessuna cintura nè appiglio, solo le sue mani nude e nemmeno la magia poteva aiutare.So light em up up up, light em up up up,
light em up up up, I'm on fire
So light em up up up, light em up up up,
light em up up up, I'm on fireOh sì, se c'era qualcosa che Hoseok amava era la sensazione che gli bruciava dentro quando si allenava e lottava, era come un fuoco che non poteva spegnersi, e che lui non voleva spegnere.
Amava essere uno Shadowhunter, anche se a volte si domandava come dovesse essere vivere da mondani.
Arrivato quasi alla cima, perse la presa e finì per avere un contatto ravvicinato con il pavimento mentre la canzone finiva.
Arrendersi però non era un'opinione... sarebbe arrivato in cima alla piattaforma mostrando a sè stesso che poteva farcela.