30 - fanculo

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Federico's pov

Ormai io e Nicola ci vedevamo molto poco e quando veniva a casa cercavo in tutti i modi di ignorarlo standomene in camera mia. Ma allo stesso tempo volevo che lui fosse con me a consolarmi.

La situazione con Christian invece non migliorò per nulla, anzi, tutto il contrario. Attirava molto spesso la mia attenzione in classe per farmi dei gesti maliziosi e faceva continuamente battute sessuali su di me, spesso in pubblico facendomi sentire molto in imbarazzo. Veramente, volevo solo sprofondare in quei momenti.

Quando uscivamo dalla classe e andavo a parlare con Anna e Ashley lui arrivava da dietro dandomi una pacca sul culo e ridacchiando.

"bel culo, vieni a casa mia stasera?" Disse attendendo una mia risposta prima di andarsene.

"oggi non posso" Mentii. Sapevo dove volesse andare a parare, e sinceramente non me la sentivo di riprovare tutte quelle brutte sensazioni, come se non le stessi già provando abbastanza.

Lui sbuffò e se ne andò evidentemente scocciato dalle mie continue scuse. Ci rimasi male, anche se ormai ne ero abituato.

Mi sentivo usato, come se fossi solamente un'oggetto sessuale. Non ce la facevo più ma non potevo allo stesso tempo fare nulla. Non riuscivo e non volevo raccontare a nessuno del brutto comportamento di Christian nei miei confronti anche se penso che un pò tutti se ne fossero accorti dato che mi comportavo in modo molto strano ed ero molto spesso giù di morale.

Ma una volta, raggiunsi il limite di sopportazione.

Stavo parlando con la mia prof di inglese. Una donna abbastanza simpatica con la quale molto spesso mi mettevo a fare delle piccole conversazioni in inglese.
Era veramente una persona d'oro. Ero contento di parlare con lei perché mi aiutava, anche se inconsciamente, a distrarmi da tutto quello che stavo vivendo.

"how are you?" Mi domandò gentilmente.

"I'm.. fine.." Mentii cercando di non far svanire il piccolo e falso sorriso che stavo sforzando a fare. La voglia di sorridere in quel momento era pari a zero.

La professoressa continuò a parlare con me, ma la mia attenzione non era completamente rivolta a lei. Prima che potessi in qualche modo rispondere alla domanda della professoressa sentii chiamare il mio nome accompagnato a dei disgustosi fischi.
Era Christian. Chi altro poteva mai essere.
Cercai di ignorarlo ma continuava sempre più assiduamente. Incominciò anche a fare dei gesti sconci con un sorrisetto malizioso. Non riuscivo più a sopportarlo. Tutto quello era diventato troppo assillante per un ragazzo tranquillo e sensibile come me. Non ce la facevo più.
Mi sentii così a disagio in quel momento che i miei occhi si riempirono di lacrime e non riuscendo più a parlare, altrimenti sarei scoppiato a piangere davvero, scappai via dalla classe non curandomi di nulla e dirigendomi in bagno.

Una volta entrato mi misi davanti al lavandino e guardandomi allo specchio, con gli occhi lucidi e l'espressione triste, scoppiai a piangere. Un pianto liberatorio.

Il mio cellulare ad un certo punto squillò e la notifica di un messaggio attirò la mia attenzione comparendo sullo schermo del mio telefono e facendomi subito controllare chi fosse. Era Christian.

"stasera vieni a casa mia, voglio scoparti"

Il mio pianto aumentò facendomi appannare la vista con le numerose lacrime che si stavano accumulando.

Perchè non potevo avere una relazione sana e non tutta completamente concentrata sul sesso? Perchè non potevo avere un ragazzo che mi amasse veramente, non solo per l'aspetto fisico?

Mi odiavo anche se sapevo che non fosse per niente colpa mia.

"fanculo" sussurrai stringendo i denti mentre cercavo di asciugarmi le lacrime dal mio volto.

"oggi non posso scusa" Scrissi.

Un'altra scusa.

Non avevo più assolutamente intenzione di fare nulla con lui.

Volevo lasciarlo definitivamente ma conoscendolo, sarebbe stato capace persino di sputtanarmi in tutta la scuola o persino di picchiarmi, e sinceramente era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento.

Mi ero ficcato in una situazione più grande di me e non sapevo più come uscirne.

Avrei continuato a sopportare tutto questo, fino a quando lui si sarebbe stancato di tutte le mie continue scuse. Dovevo solamente stringere i denti e sopportare tutto quanto.

E in tutto questo avevo tremendamente bisogno di Nicola.. il mio cuore, nonostante tutto, apparteneva ancora a lui...

Magnetic love || strecico (wgf story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora