Ci pensai tutto il giorno su quell'avvenimento così strano non potevo proprio spiegarmi come un oggetto potesse cambiare il colore, dopotutto non esiste la magia sarebbe bello avere una bacchetta e modificare tutto ciò che si voglia ad esempio il passato o il futuro e iscriverlo come più si piaccia. Comunque la giornata si è conclusa è molto in fretta rispetto al solito perché essendo stato tra i miei pensieri non ho proprio calcolato di com'è il tempo volasse.
Quando tornerai a casa l'unica cosa che ho voluto fare,era quella di lanciarmi sul letto, cercai in tutti i modi di pensare ad altro, ma ciò mi sembrava impossibile.
Non potevo proprio pensarci che io tutto il giorno avessi pensato ad uno stupido ciondolo. Ma mentre dicevo c'ho inizio a uscirmi del sangue, dal naso. Io cercai in tutti i modi di non farlo uscire ma lui arrivo fino alla collana che da un cristallo divenne un ciondolo vuoto infrangibile, e si riempi col mio sangue. Per me era una cosa super inquietante già la situazione in sé per sé era abbastanza critica poi si metteva anche il fatto del sangue davvero inquietante. Andare in bagno per sciacquarmi e improvvisamente notai il sangue non c'era più, non ero più sporca, come se me lo fossi sognato, ma sapevo che non era così perché la collana era ancora piena del mio sangue.
Dovevo svagarmi in tutti i modi possibili quindi mi misi le cuffie elenco dei al volume massimo della serie ciaone timpani e mi misi a studiare.
Il giorno ancora dopo non andare a scuola perché era domenica Nadia mi aveva proposto di uscire ma io non ero sicura di volerlo.
Ma sapete com'è, Nadia era troppo convincente e nemmeno le scuse più forti avrebbero riuscito a contrastare la sua voglia di uscire con me. Così dovetti per forza accettare, come già detto prima non avevo proprio voglia di uscire ma ciò nonostante ogni volta che mi fermavo dal camminare e mi distraeva nelle vetrine, La mia amica mi prendeva per il polso e mi struscia va di qua e di là. Mi stavo iniziando ad innervosire quella situazione non mi piaceva in più mi sentivo seguita ogni tanto mi giravo dietro ma non vedevo nessuno, pensai che fosse solo stress ma sapevo che qualcosa non andava come doveva.
Ad un certo punto notai nella vetrina un'ombra strana cercai di metterla a fuoco ma non ci riuscì Nadia come al solito mi distrasse Eli scoppiai.
Iniziai a gridare a Nadia
(Quando metto<> significa che stanno parlando in discorso diretto)
<Nadia ogni volta che mi fermo non mi puoi strusciare può essere che sto guardando qualcosa nelle vetrine in più in questo periodo non sto molto bene con la testa quindi potresti anche evitare di strusciare mi a destra e a manca.>Dopo aver finito di parlare Nadia mi guardo in modo strano sembrava spaventata e allo stesso tempo non voleva più avere nulla a che fare con me quella faccia mi stupii molto e stavo iniziando ad agitarmi. La mia amica inizio a scappare e io mi guardai in una vetrina i miei canini erano più sporgenti del solito e mi usciva il sangue dal naso di nuovo...
Chiudi gli occhi e dopo un po' gli riapri e tornei di nuovo normale, improvvisamente mi venne uno strano impulso iniziai a camminare dove mi diceva la testa. Arrivai in un boschetto, e dopo trovai una staccionata antica, mi addentra in essa e trovai una specie di castello tutto nero, sembrava che avesse sconfitto il tempo, appena entrai la porta si chiuse, guardai dalle ampie finestre, non eravamo più dove eravamo prima, ci trovavamo in mezzo ad un cimitero e la situazione era ancora più inquietante siccome c'era un cielo rosso sangue è una luna bianca.
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la principessa vampiro
VampirNel lontano paesino di Puertosca una ragazza di 16 anni si fa domande esistenziali, sola nella sua cameretta. Lilia era una ragazza dalle poche parole con candida pelle bianca, lentiggini sparse un po' dappertutto, labbra sottili occhi verdi e capel...