JHONNY?

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Ero a Washington nel bar dove lavoravo e stavo servendo un drink a due ragazzi; con la divisa molto provocante e un sorriso enorme mi avevano dato un bel po' di mancia.
Stavo per finire il turno e mi stavo dirigendo in un corridoio stretto e buio, un uomo sbucò e mi prese per i fianchi da dietro e mi portò dentro una stanza.

Lo scostai con tutta me stessa e cercai di divincolarmi, tutto inutile.
Mi immobilizzò al muro e inizio a scoccare baci sul collo, la stanza mi era così buia che non si vedeva il viso.
Le mani che erano sui fianchi si fecerò più resistenti e forti e iniziavano a farmi male.

Avevo voglia di gridare e ci provai ma la sua mano si spostò rapidamente sulla mia bocca e mi impedí di farlo.
Poi con la mano libera mi tolse la gonna, mi sentivo male e un'ondata di vomito mi salì in gola.
Tentai giuro che tentai di togliermi da quella posizione ma niente tutto invano.

Sentii il rumore di una cintura che si toglieva e quello mi mise ancora più paura poi un raggio,non sapevo da dove proveniva, illuminò il suo viso.
Era Matt.

Mi svegliai di scatto presa dalla paura ero sudata in viso e piena di lacrime che uscivano incontrollabili, sentii la porta aprirsi e subito ricominciaii a respirare con affanno.

"Ehi ehi tranquilla sono io" era Will che si stava avvicinando al mio letto con un orsacchiotto in mano e gli feci subito spazio per sedersi.
Lui riprese il telefono che nel frattempo era caduto per terra lo posso sul comodino e si sedette, si mise sotto le coperte e mi porse l'orsacchiotto.

Io posai il capo sul suo petto e iniziai a piangere stringendo al petto l'orsacchiotto.
Non so come mai ma il suo tocco mi portava sempre tranquillità e pace quindi iniziò ad accarezzarmi i lunghi capelli mori.
L'orsacchiotto ,che so che potrebbe sembrare una cosa da bambini, è l'unica cosa che mi sono portata da casa e che mi ricorda i miei due fratelli.

Lo avevamo chiamato Orchidea

"Meg hai sognato lui vero?" Usai tutto l'autocontrollo possibile per smettere di piangere come una bambina e fare un cenno con la testa.

"Si Will di nuovo quella notte" rinchiusi i ricordi dentro un cassettino immaginario nel mio cervello così da poter tornare a dormire.

Con la mano familiare di Will e Orchidea al mio petto riuscii a riprendere sonno.

Il mattino seguente mi svegliò Will che ,non so come abbia fatto a non accorgermene, si era alzato dal letto e mi stava aprendo la finestra.
Alzai e girai la testa e sul comodino trovai una camomilla e un pezzo della torta di ieri.
Raddrizzai la schiena e iniziai a sorseggiare la camomilla.

"Grazie Will non so come farei senza di te" sorrisi un sorriso un po' forzato se ripenso al sogno di questa notte.

"Comunque se continui così potrei abituarmici"
Si girò verso di me "allora tra mezz'ora dobbiamo partire quindi vestiti velocemente e non abituarti perché la prossima volta ti sveglio con una secchiata in faccia"

Uscii dalla camera e prima di chiudere la porta "e Meg fatti una doccia sei ridotta da schifo" poi chiuse definitivamente la porta.
Finii di mangiare e di bere la camomilla e mi guardai allo specchio ero ridotta veramente di merda.
Corsi in doccia e ci passai li dieci minuti, asciugai velocemente i capelli e dopo feci una treccia rapida con i capelli ancora umidi e mi vesti con un felpone e pantaloni della tuta e uscii dal bagno.

Misi tutto il necessario in una borsa e mi misi le scarpe e il giubotto non avevo nemmeno voglia di truccarmi quindi uscimmo e andammo a scuola.

In bus ero stanca e triste e continuavo a ricordare l'incubo.

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