il prestito

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Erano passate due settimane, da quando stavo per fare un pompino a Nathan e lui non si è degnato neanche di salutarmi a scuola da non credere.
Avevo iniziato a lavorare regolarmente al TBR e me la spassavo Ava era una ragazza d'oro e Adeline era esasperante ma simpatica.
Avevo iniziato a conoscere pure Thomas e oltre a essere così attraente era pure bravo a preparare i cocktail ma decisamente troppo grande e fuori portata.
Era riuscita a mettere da parte parecchi soldi ma non bastavano per la macchina, quindi mio malgrado mi ero decisa di chiamare i miei finita scuola.
Con i miei diciamo che non ho un bel rapporto infatti sono scappata da Washington in parte per mio padre.

Appena finita lezione mi precipitai fuori e mi incamminai verso casa.
Presi il cellulare e digitai il numero di
mio padre.
"Pronto?" Disse la voce profonda di mio padre.
"Ciao papà"
"Oh Lea,da quando tempo come va a scuola?"
"Tutto bene, mamma e gli altri stanno bene?"
"Si Charlotte ha un posto per la recita scolastica e Dean è capitato della squadra di football"
" Comunque volevo chiederti..."
"Sapevo che non era una chiamata di piacere"
"Ehm mi servirebbe un prestito per comprare la macchina ho un lavoro te li ridarò il prima possibile"
"Amore ma dopo che sei scappata dalla tua famiglia devi chiedere ancora soldi e soprattutto dopo tutto quello che ci hai fatto passare"
Strinsi il telefono nella mano ma finsi perché d'altronde era la cosa che sapevo fare meglio.
"Papà sai che non mi piace chiedere favori in giro e soprattutto indebitarmi ma ho veramente bisogno di una macchina"
"Eh va bene ma mi serve un favore"
"Che tipo di favore?"
" Ho una cena importante di lavoro questo sabato e devo portare tutta la mia famiglia"
"Devo tornare a Washington?"
"No amore è un gala a New Haven"
Non volevo tornare a Washington però a New Haven non ci sarebbe nessun problema.
Visto che nessuno mi conosce apparte alcuni colleghi di lavoro di mio padre.
"Ci sto evviva" dico sarcastica.
"Ah e ultima cosa devi portare un accompagnatore"
"Va bene vedrò cosa posso fare"
"I soldi te li do direttamente quando ci vediamo"
"Va bene saluta mamma da parte mia"
"Non te è fregato niente di noi secondo te un saluto basterebbe?"
Chiusi la chiamata, avevo veramente accettato?
Ché cogliona mi ero lasciata abbindolare da mio padre.
Senza rendermene conto il cielo si era scurito e io avevo ancora tre quarti della strada da fare.
Mi misi a camminate più velocemente allungando il passo e pensai.
Cazzo non ci avevo pensato, quando ha detto accompagnatore avevo pensato subito a Will ma lui non aveva la macchina e quindi ero fottuta.
Pensai di chiedere a Nathan ma subito mi tolsi quell'idea dalla testa.
Mentre mi cervellavo per  pensare a chi chiedere, una goccia di pioggia mi bagnava la treccia e poi un'altra e un'altra ancora.
Mi misi a correre fin quando vidi una angelo.
C'era Axel che guidava la sua BMW mi vide e si fermò facendo segno di salire.
"Grazie grazie grazie"
"E di cosa" sorrise guardandomi mentre salivo in macchina.
"Mi porteresti a casa?"
"Certo, allora che mi dici Meg"
"Ah niente di che mi hai salvato da una possibile influenza ti sono debitrice"
E poi un lampadina si accese nel mio cervello.
" Ma certo" dissi "devo chiederti un enorme favore"
"Vai dimmi pure"
"Allora sono stata incastrata da mio padre ad andare ad un gala questo sabato sera a New Haven"
"Si?" Dice incitandomi di andare avanti
"E mi serve un trasporto e un accompagnatore avrei portato Will ma non ha la macchina"
"Cazzo sono a una trasferta con la squadra di lacrosse"
"Ah fa niente"
"Però potrei trovarti qualcuno ho molte conoscenze"
Si fermò davanti casa e lo abbracciai.
"Grazie ti sono grata"
"Oh di niente"
"Allora mandami un messaggio se trovi qualcuno e digli di venirmi a prendere per le 15"
"Va bene ciao Meg"
"Ciao Ax"

Entrai in casa  e mi buttai sul divano e vidi Will in cucina intendo a preparare dei waffle.
"Bentornata dolcezza" dice girandosi verso di me.
"Will voglio morire dammi una pistola"
"Sai che non c'è la ho" ride sotto i baffi  e si avvicina con un piatto di waffle.
"Come mai vuoi "morire"?" dice porgendomi il piatto.
"Quello stronzo di mio padre mi ha abbindolata"
"Oddio odio tuo padre"
"E non sei l'unico"
"Fammi capire cosa ti ha obbligato a fare?"
"Obbligato non proprio, avevo bisogno di un prestito e in cambio vuole che vada a fare la famigliola felice a una cena di lavoro"
"Non mi sembra una cosa così grave no?"
"Hai ragione ma mi ha chiesto di portare un accompagnatore"
"E quindi vengo io no?"
"No perché è a New Haven e sei senza macchina"
"Giusto, quindi hai chiesto a Nathan?"
"Neanche per idea o chiesto a Axel che mi ha portata a casa ma è in trasferta con la squadra di Lacrosse quindi ha detto che chiede a delle conoscenze"
"Sicura di poterti fidare? Devi sempre farti un viaggio di due ore e mezza se tutto va bene con uno sconosciuto"
"Non ci avevo pensato, però se ci pensi se si fida Axel mi fido pure io"
"Felice te felice tutti" dice abbuffandosi con il waffle.
"Che ne dici se domani andiamo a fare shopping ho bisogno di un vestito per quella stupida festa"
"Va bene tanto il mio per questa settimana lo ho dato"
"Will ho un'ideona" dico buttato la testa sulle sue gambe.
"Le tue idee mi spaventano".
Will finì di mangiare posò il piatto sul tavolino davanti al divano e mi accarezzò la testa.
"Adesso" dico guardandolo "prendiamo il telefono ordiniamo al cinese ,tutto quello che vuoi pago io, visto che il mio carissimo padre mi darà un bel po' di soldi, poi cerchiamo una bella serie corta e ne facciamo una maratona" dico prendendo fiato
"E proviamo il vino che uno dei tuoi spasimanti ha lasciato l'altro giorno"
"Si Meg tu sai come rendere felice un uomo"
"Allora ci stai?" Dico cercando di decifrare il suo sguardo.
"Certo che ci sto dov'è il telefono?"
Sorrise, quel sorriso, lui era la mia casa il mio posto felice a me bastava lui poi tutti gli altri potevano farsi fottere.

"Non ci credo" dice Will protestando contro la tv avevamo scelto dopo un'accurata selezione la serie TV "outer banks" ed eravamo già verso la fine della prima stagione.
"Ma io mi dico ma Kiara gli occhi c'è li ha? Ha davanti un dio greco che impazzisce per lei e al posto di starci insieme e non so magari scoparlo lei decide l'altro, si ok mi dispiace ma c'è una differenza sostanziale."
Dico mangiando un raviolo al vapore e prendendo fiato.
"Wow ti piace questa serie, comunque penso che si JJ è un dio greco ma hai visto Rafe?" Dice ammiccando e facendo l'occhiolino.
"Giusto a te piacciono gli psicopatici"
A distoglierci dalla nostra maratona fu lo squillo di un telefono mi allungai fino al tavolino e raggiunsi il telefono per poi metterlo sull'orecchio e accettare la chiamata.
"Pronto?"
" Ehi ciao sono Axel, ti ho trovato l'accompagnatore"
"Ehi Ax grazie mille come si chiama"
"Ha detto che preferisce non dirlo però fidati è affidabile"
"Mi fido grazie mille alle 4 davanti casa mia"
"Va bene dopo sappimi dire come è andata"
"Perfetto ti farò sapere, sei un tesoro,ciao"
"Ciao Meg"
Riagganciai e riappoggiai il telefono sul tavolino e imboccai un'altro raviole.
"Possiamo andare avanti" dico con la bocca piena a Will.
"Allora apposto per il passaggio?"
"Si sarà un'amico di Axel"
Dico mentendo perché non volevo farlo preoccupare per niente alla fine se si fida Ax mi fido pure io.
"Va bene" dice riavviando la serie.

Avevamo finito di mangiare e ci eravamo stesi sul divano e avevo letteralmente i suoi piedi in faccia.
Avevamo finito la prima stagione e stavamo iniziando la seconda.
Tra due giorni rivedrò Dean e Charlotte e anche mamma e sfortunatamente anche papà.
Non giudicatemi io voglio bene a mio padre ma non si merita la mia gentilezza dopo avermi costretta a fare quello che voleva lui.
Ho per questo deciso di andarmene era diventato opprimente e mi sentivo in carcere oltre che a casa in quella città.
Inondata dai miei pensieri presi sonno sentendo l'odore familiare di Will.

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