Hale

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Okey, sono in macchina con la persona che mi ha rovinato la mia maglietta preferita. Ma okey va tutto bene sono solo un brilla, quel poco che basta per farmi venire con lui.
Non avevo intenzione di parlargli l di rivolgergli la parola, perché? Perché potrei dire cose di qui pentirmi.
Domani avevo scuola e mi rendo conto che sono proprio stupida però ormai il danno era fatto.

"Nathan..." Dissi sembrava un sussurro ma i suoi occhi che erano sulla strada si posarono su di me.

"Questa è casa mia" quando parcheggiò feci per togliermi la cintura e per scendere quando sentii anche l'altra portiera aprirsi.

"Cosa fai?" Dissi sta volta il tono di voce era più alto.

"Ti accompagno, non voglio avere la tua morte sulla coscienza" mi guardò e vedendomi ferma immobile fece un sorriso.

"Immaginati sul giornale "ragazza  morta mentre saliva le scale  della sua casa ma era ancora ubriaca, il ragazzo che la aveva accompagnata a casa sta per andare in prigione".

" Eh va bene" accennai un sorriso perché cavolo faceva ridere.
Poi mi incamminai  appena arrivai ala porta  suonai al campanello perché le chiavi c'è le aveva Will.
Ma niente nessuna risposta, niente, vuoto.
Dietro avevo Nathan che mi fissava, eh si ero parecchio nella merda.

"Will non risponde mi sto preoccupando" mi girai sbattendo la testa contro la porta.
Nel giro di due secondi aprii il telefono seleziono il numero di David e mise in vivavoce.

" Si?" Disse David al telefono

"Will è con te?" Disse Nathan

"Ehm si"

"Oddio avete fatto sesso vero?"  Disse sempre Nathan, speravo di sentire un no anche se credo sia proprio un si.

"Corretto" lo sapevo cavolo.

"Va bene avrei preferito dicessi una cazzata però okey ciao a domani"

Ora ero fottutamente fottuta.
Nathan mise giù la chiamata e si appoggiò alla porta.

"Ascolta lasciami  qui aspetterò che tornerà Will" dissi.

"Non ci penso proprio" fece una pausa "ascolta non mi vai a genio ma non lascerei una ragazza fuori al freddo e quasi nuda" alzò lo sguardo e mi fissò.

"Mmm..." Assunsi un'espressione pensierosa "va bene"

"Andiamo a casa mia" disse per poi incamminarsi verso la Mercedes.
Mi feci per forza per  togliermi dalla porta e pensai per un minuto di rimanere lì a dormire.
Mi diressi verso la macchina e mi sedetti.
Passarono diversi minuti di silenzio imbarazzante poi mi ripresi dal momentaneo momento di abiocco.

"Allora Nathan ora puoi vantarti di aver portato la nuova a casa tua eh?"

"Ne vado più che fiero" sorrise continuando a guardare la strada.
"Comunque grazie per avermi "sopportato" da ubriaca"
"Ti ricorderò di questo momento quando sarai sobria del tutto"
Gli scambiai uno sguardo  assassino poi alzò la musica della radio.

Dopo circa una decina di minuti passati ad ascoltare musica in radio, si fermò, sbirciai fuori ma non intravidi nulla.
"Non è che vuoi uccidermi e seppellire il mio corpo?" Dissi guardandolo.

"Mah potrebbe essere" il suo sorriso si allargo e poi si tolse la cintura e uscì dalla macchina.

Feci la stessa cosa e la casa che vidi mi fece rimanere senza fiato.
Era una Casa con la C maiscola, era enorme anzi per poco non pensai che fosse una villa.
Per un momento pensai che vivesse con i suoi il che spiegherebbe molte cose ma non c'erano altre macchine nel parcheggio.

"Ma è...." Chiusi la bocca e rimasi a fissarla "Stupenda."

"Ma sei ricco?" Lo guardai e i nostri occhi si incrociarono.

Lo vidi grattarsi la nuca infastidito "ehm si, non lo so non mi sono mai definito ricco, ma il mio cognome è Hale e questo dice tutto"

Lo guardai confusa, non avevo sentito parlare di quel cognome a Washington perché il cognome più famoso del mio paese era il mio.
"Sul serio non sai niente?" Disse continuando a guardarmi.

Ero confusa più di prima "no?"

"Hale è una struttura sportiva dove ci si allena, il mio bisnonno si addestrava in una cantina perché era povero quando divenne famoso e vinse parecchie volte contro grandissimi pugili; poi si è infortunato quindi ha deciso di aiutare altri ragazzi ,meno fortunati come lui, creando un centro che poi è stato ingrandito da mio nonno. Poi fu il turno di mio padre che ha creato altre strutture e tra poco sarà il mio turno. Sfortunatamente però io ho deluso mio padre parecchie volte e mi ha escluso dalle attività delegando mia sorella solo per ora finché io non sarò, come dice lui "all'altezza".

"Quindi tuo padre ti ha dato questa casa solo per te?"

"Si, ora visto che domani abbiamo scuola direi che è il caso di entrare"

"Okey" si diresse prima lui e io lo seguii prese le chiavi e aprii.
Mi soffermai a osservare la casa, era bellissima per me era un sogno.

"Posso andare in bagno?"  lui mi indicò la porta.
Mi guardai allo specchio ero in condizioni indecenti la treccia che avevo fatto si era scompigliata e e il trucco era andato a puttane.
Dopo pochi secondi busso alla porta e io la aprii.
Nathan aveva in mano una felpa e dei pantaloni da basket e un asciugamano.

"Ho pensato che dormire in vestito non fosse così comodo, se vuoi puoi farti una doccia"

Le presi "grazie" sussurrai, chiusi la porta e mi spogliai mi misi in doccia.
Nel giro di cinque minuti mi asciugai e mi feci due trecce hai capelli lunghi bagnati poi mi misi la felpa e i pantaloni e uscì dal bagno.
Stranamente mi ritrovai Nathan che aspettava che finissi.
Era a torso nudo, cavolo che addominali, cercai di non fissarlo .a era abbastanza infattibile.

"Dove dormirò?" Chiesi sbagliando.

"Allora qui è pieno di camere ma non ho le lenzuola quindi camera mia è l'unica pulita se vuoi posso dormire sul divano."

Iniziò a camminare e a salire le scale io lo seguii apri una porta e pensai subito che fosse la sua.
C'erano dei trofei su un mobile e dei libri sull'altro e appeso al muro c'era una maglietta con il numero "6".

"Va bene ti lascio vado sul divano accomodati pure" sorrise.

Mi sentivo in colpa, si è sacrificato per me e gli avevo rotto anche troppo.

"Fermo.." si fermò e mi scambio uno sguardo terribilmente sexy "dormiremo entrambi qui".

Nel suo volto si accese una scintilla
"Ma non farti strane idee" mi affrettai a dire.

Venne verso di me e io mi scostai presi i cuscini e decisi di fare una muraglia per evitare qualsiasi contatto accidentale.
Poi mi distesi sotto le coperte e lui fece lo stesso.

"Non ti fidi di me?" Disse e mi girai verso di lui.

"Dovrei?"

"Mmm.. forse hai ragione."

"Notte Nat" dissi prendendolo in giro

"Notte Meg"disse lui con un sorriso nel volto.
Mi rigirai verso l'esterno e rivolgendo il mio lato b a lui.

"Oh Meg così mi tenti"

"Oh Nat zitto e dormi" poi mi posizionai ,chiusi gli occhi e presi sonno.

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