boston university

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Era passata già una settimana e con Will avevamo già esplorato il territorio. La casa era perfetta e già resa confortabile con le foto ricordo che mi ero portata da casa e con alcuni mobili comprati in uno dei tanti giri ai negozi che abbiamo fatto.
Finalmente mi sentivo bene dopo il passato lasciato  finalmente alle spalle.
Era sera avevamo passato il giorno a completare moduli su moduli per l'inizio dell'universitá, si era domani e io ero dannatamente elettrizzata.
Avevo fame quindi mi alzai sbuffando dalla posizione comoda che avevo fatto fatica ad assumere.
Controllai in frigorifero e in freezer , dopo svariati minuti di indecisione presi del prosciutto delle sottilette e del pane.

"Will" urlai come se fosse a chilometri da me anche se era nella stanza vicina.

"Vuoi un toast?" aspettai per diversi minuti la risposta e nel mentre stavo per rassegnarmi lo vidi uscire dalla camera, indossava la felpa viola ,comprata precedentemente alla pull and bear, e un paio di pantaloni da basket corti blu.

"Meg possibile che devi urlare come se fossi sordo" si gratto la nuca " stavo dormendo" si sedette sul divano e io lo stavo seguendo con lo sguardo "comunque si gradirei un toast però..."

"Senza sottiletta" lo interruppi sapevo benissimo i gusti del mio migliore amico in fin dei conti ci conosciamo da quando siamo nati, letteralmente, siamo nati lo stesso giorno con solo 5 minuti  di distacco.
Nei dieci minuti a seguire feci i toast e  per poco non li bruciavo, nel frattempo Will fece la tavola e appena il tostapane  suonò, servii i toast, avevano un'aria deliziosa, poi mi sedetti.

"Will sei pronto per domani?" Dissi mangiando il primo boccone, cavolo se erano buoni.

"Cazzo non vedo l'ora" si guardò intorno con la bocca piena "mi piace come abbiamo arredato la casa rende tutto così nostro" disse mandando giù un boccone.

"Hai ragione"feci un sorriso flebile mi dispiaceva aver messo Will nei miei casini a Washington ma ormai lui era la mia famiglia e portarlo qui è stata la scelta più giusta.
Finimmo di cenare e sparecchiai il tavolo poi ci stendemmo sul divano e mettemmo su Divergent.
Lo vedemmo tutto e poi feci per andare a letto

"Buonanotte Will"

"Buonanotte Meg" andò in camera sua e io nella mia.
Mi misi una felpa oversize e un paio di pantaloni del pigiama e mi misi sul letto sotto le coperte e dal comodino presi Jane Eyre e inizia a leggere da dove mi ero fermata finché gli occhi non si chiusero.

La mattina seguente suonò la sveglia alle 5, si ero parecchio in ansia e dovevo prepararmi quindi misi il segnalibro e lo posai di nuovo sul comodino mi alzai goffamente strofinando un mano sugli occhi.
Corsi in bagno e mi feci una doccia  sulle note di Rolling in the Deep di Adele e finita la doccia con un asciugamano che mi copriva tutta fino ai piedi e un asciugamano nei capelli andai in cucina.
Mi prepari un cappuccino ,che lasciai anche per Will ,accompagnato da una brioche alla crema.
Andai in camera  presi la pochette con in trucchi e controllai l'ora 6:00, cazzo era tardi, corsi in bagno e mi tolsi l'asciugamano dai capelli e misi una fascia per tenere i capelli lontani dalla faccia per truccarmi.
Sentii una suoneria proveniente dalla camera di Will probabilmente era la sveglia oppure un tipo che aveva conosciuto pensai poi continuai a truccarmi.
Un po' di fondotinta del correttore eyeliner e mascara ed ecco fatto un'altra persona. Tolsi la fascia e presi l'arricciacapelli appena ebbi finito mi diressi velocemente in camera e decisi cosa indossare.
Optai per un maglioncino con una scollatura a v nero e un paio di jeans marroni a zampa, sopra indossai il mio gilet marrone e le mie adorate converse nere.
Misi la mia collana con il ciondolo a stella che mi aveva regalato mia mamma e uscii dalla stanza ero decisamente carina.
Aspettai Will in salotto e nel mentre scorsi le storie su Instagram di tutte le "amiche" se così si può definire di Washington poi mi ricordavo che avevo dimenticato di fare la borsa.
Indecisa presi solamente un quaderno un'astuccio e nel dubbio portai anche il libro poi bussai alla camera di Will.

"Will muoviti abbiamo il bus tra 10 m"

Uscii dalla camera con un sorriso sgargiante sul viso e aveva una felpa grigia e un paio di jeans larghi e un paio di converse bianche.
Chiudemmo la porta di casa a chiave e dopo 10 m di bus arrivammo a scuola.
Era maestosa e enorme rimasi a bocca aperta e Will con una gomitata mia avvisò di chiuderla.
Entrammo,parecchi visi mi osservavano ma non ci facevo caso andammo in segreteria gli consegnammo i documenti e lei ci diede  il numero degli armadietti e l'orario. Salutai Will con un bacio sulla guancia e poi mi diressi verso la classe di letteratura.
Amo la letteratura ma il mio punto forte è la matematica, mi dicevano sempre che sono pazza ad amare la matematica e probabilmente è vero.
Arrivai in classe e mi sedetti rigorosamente in ultimo banco, presi il cellulare, mancavano ancora 20 minuti ,ero arrivata parecchio in anticipo allora presi gli auricolari e mi misi ad ascoltare la musica.
Mentre nella mia testa canticchiavo good for you di Olivia Rodrigo vidi una ragazza sedersi vicino a me.
Era di media statura capelli ramati raccolti in due trecce, aveva gli occhi verdi, aveva una linea grossa di eyeliner e del mascara, sulle labbra carnose aveva un rossetto sulla tinta carne e sul naso aveva un nostril.
Aveva una top bianco che però arrivava fino all'ombelico e dei pantaloni grigi della tuta aveva un giubbotto di jeans nero e ai piedi delle Nike air-force.

Senti un brusio allora mi tolsi un auricolare così da poter sentire.
"Ehi, hai detto qualcosa?' dissi leggermente in imbarazzo ma non lo diedi a vedere.

"Si, ho chiesto se sei nuova" stava mangiando una gomma e rimasi sorpresa non mi immaginavo che qualcuno badasse a me.

"Si,sono qui da una settimana" sorrisi debolmente.

"Mi sembra di averti già visto" sorrise anche lei e mi tese la mano "io sono Debora ma chiamami Debby" le  strinsi la mano e dissi "io sono Megan, chiamami pure Meg".

Nel frattempo in classe entrarono un gruppo di quattro ragazzi e Debby alla mia destra li salutò con un cenno  di mano e poi disse un nome che mi sembrava familiare.

"Nathan siediti qui anche voi David,Axel e Elliot"

Cazzo Nathan, potevo immaginarmelo quante altre università esistevano ma dio proprio nello stesso corso nella stessa ora il primo giorno.
"Ragazzi lei è Megan, la adoro già quindi fatevela stare simpatica" sorride, cazzo, anche a me stava simpatica.

"Ciao,ragazzi" cercai di non guardare Nathan ma aimè era tardi mi stava fissando.

"Tu.." mi stava guardando, merda merda merda ,volevo scomparire ma.. no anzi io non devo scomparire io devo farmi valere.

"Tu mi hai bagnato con l'acqua" mi disse.

"Tu invece stronzo mi hai bagnato con il jack daniels"

"Ah ecco dove ti avevo vista" Debby trattenne una risata.

Nel frattempo mi accorsi dell'entrata del professore lui si girò in avanti e io seguì la lezione.

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