Sai cos'è un epiteto?

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Sono le 9 e Nathan stava parcheggiando davanti al portone d'entrata.
"Ok allora penso sia giunta l'ora che io vada"
Lui abbassa il volume della musica e dice "almeno un abbraccio me lo merito dai"
"Ora ti spiego i motivi per il quale lo farò" dico appoggiandomi sullo schienale del sedile.
"Motivo numero 1 uscita da qui tu continuerai a a fare lo strafottente e fingere che ti dia fastidio la mia presenza"
"Come fai a sapere che è una finzione?"
"Perché oggi non sembravi molto infastidito dalla mia presenza ma fammi finire "
"Okok continua"
"Quindi la l'abbraccio che ti darò tra 2 minuti e una specia di addio"
Dico contando con le dita gli altri motivi.

"Inoltre tu tornerai a fare il più figo della  scuola impenetrabile e che non si fa abbattere da nessuno, capitano della squadra di basket e con la più figa delle cheerleaders che ti sta sotto"

"Ti prego smettila e abbracciami"
Si butta su di me in un abbraccio sincero e io ovviamente ricambio  e lo stringo forte inalando il suo profumo d'arancia.

Quando si stacca mi sento molto in imbarazzo allora distolgo lo sguardo dai suoi occhi e scendo dalla macchina andando nel bagagliaio a prendere le valigie.

Faccio per suonare al citofono a  Will quando sento la voce di Nathan.
"Quando vuoi venire a vedere Nacho vieni pure come ho detto prima è nostro"
"Ok verrò ti scrivo così i tuoi amici non penseranno che ci sia qualcosa tra noi"
"Eh ultima cosa è vero fingo che mi dia fastidio"
"Lo sapevo" dico con un suono impercettibile all'orecchio umano.
"Non vuoi aggiungere niente?"
Dico ad alta voce.
"No mi sembra di aver finito"
"Bene e allora buona serata Nat"
"Siamo passati ai nomiglioli Meg"
"Certamente Nat"
"Notte Meg" merda come può sembrare così seducente una parola uscita dalle sue labbra.

Quasi mi dispiaceva lasciarlo mi ero abituata alla sua compagnia.

Mi giro e sento il rumore della macchinqa di Nathan che partiva  allora in quel momento faccio un sorrisino da ebete che ho forzato tanto a reprimere.

Perchè Megan la dura non può permettersi di diventare Megan la sottona che si eccita perchè un ragazzo dice l'abbreviativo del suo nome.

Suono a Will che mi apre il portone principale e mentre salivo le scale con la valigia in mano mi preparai psicologicamente  ad affrontare la sua furia.

Arrivai alla porta d'entrata  dove mi aspettava Will che mi guardava disprezzante come se volesse mangiarmi per colazione.

Mi aspettavo una furiata di quelle alla Will ma lui usa la carta del mutismo selettivo; mi aiutò a portare le valigie dentro senza ovviamente rivolgermi la parola  e poi si sedette sul divano ignorandomi.

"Dai Will almeno fammi spiegare" dico  togliendomi il giubbotto e mettendomi di fianco a lui.

"Ti lascio 5 minuti di parola se non hai una scusa decente mi devi tu una settimana di colazione"

Gli racconto tutto e finito di fargli il recap del mio Weekend il suo sguardo non era più incazzato.

"Tuo padre mi sta così tanto sul cazzo  che se passasse per strada  e non fosse sulle strisce  pedonali lo prenderei sotto"

Ridacchiai ignorando il fatto che stava premeditando un omicidio.

"Comunque non vuoi andare in ospedale  sai la testa"

"No tranquillo non serve , Nathan ha già fatto tutto penso che avrebbe un futuro come medico"

"Quindi con Nathan ti piace davvero?"

"Quante volte ancora ti devo dire di no , lo sopporto come amico ma tanto da domani non mi cagherà più"

"Ok...  comunque ti perdono ma giuro la prossima volta che mi fai cagare addosso così ti mangio, comunque la prossima volta vengo anch'io tanto so che tuo padre non mi sopporta"

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